.☆62☆.

117 4 0
                                    

«Senti,Woo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«Senti,Woo... tuo quasi cognato mi sta sulle palle» disse senza mezzi termini San una volta che i due si erano allontanati da Ryujin e da Jackson. Wooyoung lo fissò negli occhi,bloccando i passi e non capendolo. «Perchè dici così,San? Ti ha fatto qualcosa?» chiese cercando di capirlo ma il corvino scosse la testa. «È troppo perspicace» disse irritato e la sua reazione fece divertire il biondo ma si bloccò capendo il significato delle sue parole.
«Mi stai dicendo che sa di noi?» chiese e il fidanzato annuì. «Com'è possibile? Lo avremmo detto alla cena del festival dell'Albero! Come ha fatto a scoprirlo prima?» fece domande su domande e il ragazzo al suo fianco abbassò la testa lievemente. Quella semplice mossa con la testa,quei semplici scontri di occhi avevano permesso a Jackson di leggerlo nella mente. La prima parola che San pensò sentendo il nome di Wooyoung appena citato fu "amore". Gli è venuto così automatico che non si era reso conto di essere sotto osservazione del giovane adulto cinese.

«È molto perspicace, Wooyoung,ma non penso ci darà problemi per questo» il biondo non lo credette. «Che ti ha detto dopo?» il corvino ricordò le sue parole ma non volle condividerle. «Mi ha sorriso e non ha detto nient'altro...» lasciò Wooyoung in mezzo al corridoio mentre questo lo guardava poco convinto. «Dai San,che ti ha chiesto?» lo raggiunse velocemente e gli si parò davanti. «Niente,zuccherino» gli solleticò i fianchi i modo da farlo passare e ci riuscì e dopo un periodo di astinenza breve ma lungo per lui,gli prese la mano e la strinse più forte di prima.

"Prenditi cura di lui".

Il corvino sorrise e Wooyoung lo guardò destabilizzato. Sapeva che gli stava tenendo nascosto qualcosa ma non voleva farglielo pesare dunque restò zitto.

D'altra parte San non faceva altro che sorridere come un ebete. Nonostante Jackson abbia capito tutto,non gli ha detto nulla contro e l'ha accettato al volo. Wooyoung aveva molte probabilità di essere accettato nella sua famiglia,cosa che nella sua...non era successo.

Il suo sorriso man mano si spense ma aumentò la presa sulla mano del fidanzato. «Volevo chiederti...» fece Wooyoung guardando il ragazzo dalle mash rosse di profilo e trovandolo maledettamente bellissimo. «Ti andrebbe di fare un giro nel fiume Han dopo» quella semplice frase fece ritornare il sorriso a San. Annuì e gli scompigliò i capelli. «Certo,dolcezza, però aspettami qui,vado a prendere qualcosa alla macchinetta» un brontolio del suo stomaco lo fece mugulare dalla fame. «Se vuoi ti accompagno» fece il biondo ma San negò. «Non fare come la settimana scorsa in ospedale» lo avvertì e andò verso il distributore di merendine.

Wooyoung era rimasto lì in mezzo al corridoio dei piani alti della Wang Company,poggiato alla parete e salutando formalmente i signori e le signore che ci lavoravano giorno e notte. «Oh, Wooyoung! Che bello rivederti!» una voce conosciuta, più che conosciuta,fece sobbalzare il ragazzo sul posto così come il suo cuore perse numerosi battiti. «J-Jongho?» chiese sperando di aver sbagliato. Il bruno era proprio davanti a lui e la prima domanda che gli venne in testa fu "Che cosa ci fa lui qui?".

Perché non era nell'agenzia del padre di San? Cosa ci faceva là con suo padre accanto e una signora dall'aria sconosciuta? «Jongho,ti do cinque minuti» gli fece il padre freddo e il figlio annuì prima di rivolgere totalmente la sua attenzione al biondo. «Come stai?» chiese appoggiandosi al muro proprio appiccicato a lui. «Bene...»«Mi fa piacere» cadde un silenzio soffocante. Jongho aveva tante domande da fare ma in quel preciso istante aveva preferito analizzarlo cosa che fece sentire il ragazzo biondo molto più che a disagio.

«Che ci fate qui? Tuo padre non lavora per conto dell'azienda Choi?» chiese e il bruno alzò gli occhi al cielo. «Facciamo affari anche con altre aziende,non siamo in rapporti di concorrenza» fece semplicemente e riprese a fissarlo. «Chi era quella signora?» chiese e Jongho fece una smorfia poiché non cambiava ancora discorso. «La madre di Kang Yeosan» Yeosan...il ragazzo molto amico con Seunghwa allora. «Lavora pure lei qu-»«So che vi siete fidanzati» lo interruppe Jongho infastidendolo.

«Chi te l'ha detto?» chiese guardandolo negli occhi e facendo sussultare lievemente il bruno. Gli occhi di Woo era incredibilmente profondi e quegli oceani di cioccolato sembrano risucchiare i suoi pensieri come un vortice a mare. «Ho le mie fonti» si grattò la nuca e fissò la parete davanti questa volta lui a disagio. «Mi dispiace che ti sia fatto un'idea sbagliata su di me,Woo...non volevo sembrarti così disperato con quei regali» il biondo scosse il capo. «Non c'è bisogno che ti scusi,non è colpa tua se ti piace qualcuno. Mi dispiace solo che quel qualcuno sia io» mormorò con tono dispiaciuto.

Non voleva ferire i sentimenti di nessuno e non voleva tantomeno fidanzarsi con qualcuno che non amava. Era una cosa contrastante ma vicina alla realtà. Non voleva fidanzarsi con Jongho perché il suo cuore non aveva scelto lui come persona a cui donarsi totalmente e completamente. «Sono senza speranze,quindi?» Wooyoung,seppur dispiaciuto,disse di sì con la testa. Sospirò pesantemente e si lasciò andare lungo la parete. «Mi dispiace tanto,Jongho,ma penso che sia meglio dirlo direttamente piuttosto che illuderti» Jongho annuì convinto anche se con l'amaro in bocca,era senza parola. Alla fine, Wooyoung non era innamorato di lui come lo era lui.

Wooyoung in lontananza vide il fidanzato con del cibo in mano e gli fece un segno con la mano ma,appena vide il suo sguardo indurirsi, pregò che non scatenasse nessuna lite proprio in mezzo all'azienda del quasi cognato. «Ciao Jongho» mormorò freddo e diede al suo ragazzo un Chambungeobbang* sperando che quel terzo incomodo se ne andasse il prima possibile. Stranamente Jongho non lo sfidò e Wooyoung sapeva benissimo il motivo per cui non lo aveva fatto: per lui.

Doveva andare avanti.
Quando Jongho se ne andò senza dire nulla Wooyoung finalmente respirò l' aria non più tesa,guadagnandosi un'occhiata interrogativa. Aprì la sua merendina ed iniziò a mangiarla con gusto.

Si sentiva soddisfatto e con la schiena leggera,nessuno avrebbe potuto più immischiarsi nella sua relazione amorosa,nessuno avrebbe potuto più intervenire perché Wooyoung era felice con solo una persona e quella persona era proprio San.

A quel pensiero sorrise a trentadue denti. «San,possiamo finalmente vivere una vita in cui noi due siamo i soli protagonisti».

Sorry If I Love You || A WooSan StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora