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«Partendo dal presupposto che ultimamente capisco più la matematica che te e tu sai bene che io non capisco un cazzo di matematica,mi dici cosa ti sta succedendo ultimamente?» perplesso e confuso Choi San aveva cercato di fare sputare,in un modo t...

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«Partendo dal presupposto che ultimamente capisco più la matematica che te e tu sai bene che io non capisco un cazzo di matematica,mi dici cosa ti sta succedendo ultimamente?» perplesso e confuso Choi San aveva cercato di fare sputare,in un modo tutto suo,il rospo a Wooyoung. Non ché ci volesse molto ma voleva sapere che cosa girava in quella testa bionda.

Woo si passò una mano fra i capelli prendendo dal distributore di merendino il solito succo alla pera. «Allora?» lo canzonò il corvino e Woo alzò gli occhi al cielo. «Non c'è niente che non va,San. Te l'ho già detto!» prese dal distributore il resto in monete e lo mise nella tasca del pantalone della sua tuta. «So che mi stai mentendo,zuccherino» il biondo divenne paonazzo e la gola gli si seccò. Menomale che non c'era nessuno nei paraggi che potesse pensare a qualcos'altro.

«Lo sai che non ti mentirei mai» portò la cannuccia alle labbra carnose e la succhiò,permettendo al liquido fresco di andare in contatto con la sua gola. San incrociò le braccia al petto e lo guardò negli occhi con la sua solita aria furba.

Woo guardò altrove non volendolo fronteggiare. «Eppure lo stai facendo» sbuffò appoggiandosi allo stipite del distributore. «Sono passati cinque giorni dalla scuola e domani c'è la festa e il tuo modo di comportarti mi sta dando alla testa» Woo buttò nel cestino il succo.

La campanella venne in soccorso a Woo iniziando a squillare. «Andiamo, la professoressa di matematica potrebbe infuriarsi se non siamo puntuali» San alzò gli occhi al cielo e seguì il suo amico.

[...]

Mangiare il proprio pranzo non si era mai rivelata un'impresa ardua ma con lo sguardo infuocato di San lo diventava. Anzi, peggio!

Stava fissando insistentemente il migliore amico e Woo sapeva che non credeva alle parole dette quella mattina. La mensa non gli era mai sembrata così grande e piena come quella volta,forse perché erano appena stati sfornate le ciambelle. Cosa strana visto che i dolci non venivano mai cucinati nella sua scuola.

Da lontano San guardava ancora il suo amico e non ci volle molto prima che si alzasse dal suo tavolo pronto a riprendere la conversazione.

Peccato che successe un inconveniente.

Nel modo di prendere l'ultima ciambella,venne spinto da un ragazzo e Woo fece cadere il suo pranzo per terra. Oltre al cibo vi era anche il suo sedere che si ritrovò spiaccicato contro il pavimento freddo della mensa.

Se lo massaggiò non prima di alzare lo sguardo e riconoscere chi lo avesse spinto. «Devi guardarti bene il culo,femminuccia». Quanto avrebbe voluto tirargli il pranzo ormai ridotto a poltiglia in faccia. Joonheon era lì,in piedi davanti a lui,che prendeva l'ultima ciambella della mensa.

«Sei proprio uno stronzo» si intromise un'altra voce che Woo ha riconosciuto dopo qualche secondo. Alzò lo sguardo per incontrare quello del rosso che lo aveva rassicurato qualche giorno prima in bagno. «Fatti da parte,finocchio rosso,non sono affari che ti riguardano». Hongjoong strinse le mani a pugno e il biondino giurò di vederle tremare.

«Tu non sei nessuno» lo fronteggiò assottigliando lo sguardo. Joonheon indietreggiò quando questo gli si avvicinò lentamente. «Hai paura che un gay ti possa toccare e immischiare la malattia?» fece per toccare il petto del ragazzo robusto ma questo si allontanò con uno sbalzo. «Vai a fanculo,Kim» uscì dalla mensa e calò un silenzio imbarazzante.

Hongjoong sospirò stanco per poi posare lo sguardo su Wooyoung. «Stai bene?» gli porse la mano e gli sorrise e gli occhi del biondo si illuminarono.

Era così...forte!

Lo ammirava per il suo essere sfrontato!

«Si,si...tranquillo» afferrò la sua mano ricambiando quel sorriso. «Grazie» mormorò dopo e ricevette una patta sulla schiena. «Non devi lasciare che qualcuno si approfitti di te» il rosso gli fece un ultimo sorriso e girò i tacchi, uscendo da quella mensa che,fino alla sua entrata e uscita è sempre rimasta silenziosa.

Wooyoung era rimasta ammirato dal suo carattere forte. Aveva saputo fronteggiare un tizio più grande di lui il doppio.

Era per questo che gli occhi luccicavano e le guance si colorarono leggermente. Finalmente sentì qualcosa di più leggero nel suo cuore.

Tutto questo sotto gli occhi analizzatori di Choi San che aveva guardato la scena dall'inizio alla fine.

«Spero tu sia pronto per la festa di domani» fece Yunho con il suo tipico entusiasmo da festaiolo. Woo emise un "fantastico" seccato. Non lo stava facendo per suo piacere personale ma per San. Avrebbe fatto di tutto pur di vedere il migliore amico felice. «Oltre alla piscina ci sarà anche la disco» aggiunse e per la seconda volta Woo mormorò un altro "fantastico".

No,non ha mai amato le feste e no,non gli piaceva stare in mezzo a troppe persone.

L'opposto di Choi San,appunto.

Per tutto il tempo della camminata al cancello della scuola,il corvino aveva tenuto la bocca chiusa. «Tu,San?» questo si risvegliò dai suoi pensieri misteriosi e si beccò un'occhiata confusa da parte del migliore amico. «Si,si. Stupendo» fece un finto sorriso ed il gigante blu se ne accorse. «Ma insomma, è la prima settimana della scuola e mi avete risposto solo con un "fantastico" ed uno "splendido" seccati» mise il labbruccio. «Siete strani tutti e due» annunciò infine e San dovette trattenersi per non rispondergli male.

Strani...

Pensarono all'unisono.

I migliori amici si guardarono negli occhi per un momento prima che Woo distogliesse lo sguardo rabbuiato.

Mentre per San quella parola non significava nulla per il biondo era il contrario.

Anche lui mi trova strano.

«Allora ci vediamo domani direttamente alla festa!» li salutò con la mano e il resto del tragitto verso casa di Woo lo fecero a piedi. «Woo» lo richiamò a metà strada guardandolo negli occhi,cosa che finalmente il biondo ricambiò.

«Se c'è qualcosa che non va puoi dirmelo» Wooyoung sbuffò a quelle parole. «Sei idiota o cosa? Ti ho già det-»«Non ti credo.» lo fermò categorico. «Perchè?» chiese quasi intimorito che avesse scoperto qualcosa che non doveva scoprire.

«Quando non mi hai guardato negli occhi, Wooyoung, è come se me l'avessi già detto» il biondo aggrottò la fronte ancora più confuso. «Non guardi negli occhi le persone quando menti,o sbaglio?»

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Buongiornissimo!

Oggi è una giornata piuttosto movimentata quindi non mi trattengo tanto🧡

Ditemi cosa ne pensate e ci vediamo lunedì prossimo!

-Adryy

Sorry If I Love You || A WooSan StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora