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Wooyoung decise di aspettare l'arrivo dei genitori per chiedergli il perché di quel regalo

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Wooyoung decise di aspettare l'arrivo dei genitori per chiedergli il perché di quel regalo. Era sicuro non l'avessero fatto loro perché non erano tipi da complimenti e gioielli costosi ma comunque sia era anche convinto che c'entrassero qualcosa.

Dopo circa un'ora e mezza la porta d'ingresso si aprì rivelando le due figure genitoriali vestiti... elegantemente?

«Wooyoung!» la madre corse ad abbracciarlo con un sorriso e strinse le braccia attorno al suo collo regalandogli baci colorati sulla guancia. Il biondo alzò gli occhi al cielo e fece una faccia mezza disgustata quando si accorse che il rossetto della madre gli avesse sporcato tutta la guancia. «Sei arrivato presto» il padre mormorò per poi regalargli anche lui un sorriso. «Com'è andata?» chiesero all'unisono lasciando Wooyoung immerso nei suoi pensieri.

Il castello di vetro,gli Harubang,il Suwolbong,le cascate di Cheonjihyeon... Baekhyun,Matthew e San.

Avrebbe ovviamente omesso quei tre personaggi per non destare sospetti.

Non glielo avrebbe detto così facilmente e dunque avrebbe aspettato ancora molto visto che sembravano essere dello stesso parere del padre di Jongho. «Tutto... bene» la madre fece un sorriso a trentadue denti. «Sapete chi mi ha portato questo?» indicò il pacchettino e il braccialetto sopra e la lettera romantica.

Il padre scosse la testa ma la donna non fece nessun segno. «Una tua ammiratrice segreta! Lo sapevo che eri famoso nella tua scuola» sorrise vittoriosa e Wooyoung rimase ancora più confuso. La cosa più sospetta è che avesse pensato molto più a lungo di quanto pensasse per rispondere.

«La conosci,mamma?» la donna annuì ma prese dalla borsa il telefono notando vari messaggi. «Scusa,Woo,ne riparliamo dopo» la donna andò in cucina per rispondere ai messaggi ed era ancora più sospetta. «Dove siete stati?» chiese il biondo ancora più curioso. Il padre era rimasto in quella stanza e analizzava il regalo che il figlio aveva ricevuto da un'ammiratrice.

L'uomo gonfiò il petto orgoglioso. «La mia azienda sta avendo un grande incremento di persone e siamo andati al centro a comprare qualcosina. Se tutto va bene potremmo di nuovo trasferirci ma questa volta in una villa» sorrise soddisfatto e fiero della sua azienda.

Ryujin aveva fatto davvero miracoli e ancora non l'aveva ringraziata abbastanza.

Uscì dalla stanza del figlio andando nella sua camera per spogliarsi e mettere abiti più comodi.

«Sicuro non sia successo nulla?» la madre raggiunse il figlio nel balcone quella sera,curiosa di sapere tutte le avventure del figlio. «Si,mamma...» guardò il cielo pieno di nuvoloni rossi e sentì la madre sospirare. «Quando mi hai chiesto chi ti avesse fatto quel pacchetto e quella busta e ti ho risposto una ammiratrice...ti ho mentito» si grattò la nuca e si girò controllando se il marito fosse preso alla TV.

«Che vuoi dire?» si voltò in sua direzione con la bocca socchiusa e la fronte aggrottata. «Non era una ragazza» mormorò guardando negli occhi il figlio. «Era un ragazzo» ancora più confuso che persuaso, Wooyoung sbuffò. «E perché non l'hai dett-»«Tuo padre è omofobo,Woo. Te ne sarai accorto in quella cena» si morse l'interno guancia maledicendosi,nel profondo,che l'aveva sempre saputo ma ignorato sperando di aver sbagliato. «Tu mamma?» guardò negli occhi la madre e sussultò alla sua sincerità. «Se dovessi mai essere attratto dai ragazzi, Wooyoung,io sarò sempre qui» gli accarezzò la guancia facendo mordere fortemente il labbro al figlio.

Sorry If I Love You || A WooSan StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora