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«Attento a dove metti i piedi,Wooyoung!» il ragazzo viene rimproverato ogni momento dal titolare del ristorante nonché zio di Hongjoong mentre cerca in ogni modo di portare cinque piatti contemporaneamente,sul serio

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«Attento a dove metti i piedi,Wooyoung!» il ragazzo viene rimproverato ogni momento dal titolare del ristorante nonché zio di Hongjoong mentre cerca in ogni modo di portare cinque piatti contemporaneamente,sul serio. Era iniziata la sua prova più in fretta di quanto si aspettasse il giovane ed adesso si ritrovava quasi con le ginocchia per terra per via del suo scarso equilibrio.

L'aveva sempre detto: faceva schifo in ginnastica,era un miracolo che riuscisse a camminare senza inciampare ogni secondo.

Purtroppo quel giorno la fortuna non era dalla sua parte tanto che si scontrò parecchie volte con il piede di qualsiasi tavolo rischiando di buttare a terra quei preziosi piatti di ceramica delicata. «Mi scusi,sono un completo disastro» mormorò dispiaciuto,inchinandosi davanti il signor Park Jinyoung. L'uomo si grattò la nuca regalandogli un piccolo sorriso incoraggiante. «Non dire così,con la pratica poi si è più bravi» prese dalle braccia i cinque piatti e li porse al nipote dai capelli rossi. «Con un po' di pratica tutto si risolve» ripeté andando in cucina e lasciando il povero Wooyoung a rimuginare sulle sue scarse abilità da cameriere.

«Dai Wooyoungie,non fare quella faccia» cercò di tirargli su il moral non ottenendo però l'effetto sperato. «Vieni ti presento agli altri» circondò con un braccio le spalle del biondo portandolo davanti a tante persone diverse. «Ragazzi,ragazze,lui è Wooyoung e da oggi sarà uno di noi» tutti quanti applaudirono e fecero schiamazzi accogliendo Woo nella proprio famiglia. «Spero che ti troverai bene con noi» sorrise un ragazzo dalla pelle abbronzata e i capelli scuri,tendenti al cioccolato e dal corpo molto tonico da come lo poté intravedere dai bicipiti flessi per salutare il biondo con una stretta di mano.

«Io sono Choi Jongho,piacere di conoscerti» strinse molto forte la mano tanto che il biondo dovette ritirarla. «Scusami» Wooyoung scrollò le spalle ed arrossì quando questo gli fece un sorriso ancora più grande.

«Bene ragazzi,mettiamoci all'opera!» esclamò una signora più anziana degli altri dal quale Wooyoung apprese si chiamasse Lee Hyori.

«Ah...che giornata stressante» borbottò Hongjoong alla fine di quella lunga serata passata a servire tavoli ed inciampare continuamente.

Al contrario di Wooyoung,Hongjoong era molto abile nel suo lavoro. Girava fra i tavoli con una grazia tale che una ballerina di danza classica poteva solo invidiarlo. «Beh,sono stato una schiappa dal primo all'ultimo secondo» il braccio del rosso ritornò sulle sue spalle. «Nah,ognuno di noi ti aiuterà in qualsiasi modo».

Wooyoung arrossì lievemente per il fresco della sera,ritrovandosi a tremare un po'.

«Soprattutto Jongho»«Perchè lui soprattutto?» chiese innocentemente Woo e l'altro gli sorrise. «Non l'hai notato?» scosse la testa in segno di risposta. «Jongho ti fissa con una strana luce negli occhi,secondo me hai fatto colpo» Wooyoung iniziò a prendere colore facendo invidia al più rosso dei pomodori al mondo.

Sorry If I Love You || A WooSan StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora