.☆66☆.

108 5 0
                                    

I parenti e i genitori continuarono a mangiare la loro cena silenziosi,non c'era più quel baccano iniziale provocato da quelle urla di auguri

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

I parenti e i genitori continuarono a mangiare la loro cena silenziosi,non c'era più quel baccano iniziale provocato da quelle urla di auguri. Non c'erano più quelle domande impertinenti capaci di urtare i nervi a Wooyoung o a San,non c'erano più quei sorrisi luminosi dati dall'incontro dei parenti.
Al posto di questi vi erano degli sguardi e non erano dolci o teneri,erano analizzatori e alcuni anche derisori come a voler dire "ma non ti fai proprio schifo?". San notò che l'aria si fece pesante e con un sorriso alquanto sforzato iniziò a rompere il ghiaccio. «Dahye,tu invece? Non hai portato il fidanzatino?» sorrise alla ragazza che divenne rossa quanto un pomodoro ridacchiando per la sua reazione.

Wooyoung sorrise lievemente ringraziandolo con lo sguardo di star prendendo in mano la situazione e di diminuire quell'aria tesa e pesante. I parenti e la madre di Woo ricominciarono a parlare del più e del meno lanciando qualche occhiata al ragazzo biondo ma non facendo nessun commento di nessun tipo. Era una fortuna avere persone che lo comprendessero anche in famiglia,che lo accettassero così per com'era.
Qualcosa però,gli suggerì che non sarebbe andato tutto rosa e fiori e quel qualcosa era proprio il silenzio del padre tramutato in qualcosa di estremamente inquietante. Non parlava,non diceva nulla,neanche scherzava con gli altri, semplicemente stava in silenzio e osservava il figlio fattosi piccolo in quell'enorme tavolo.

«Wooyoung» San passò una mano davanti il volto del fidanzato guardandolo con un sopracciglio alzato. Non aveva dato nessun segno da quando aveva rivelato quel piccolo segreto alla sua famiglia e la cosa fece preoccupare San. «Mh?» il corvino gli sorrise dolcemente accarezzandogli la guancia fregandosene della cugina Dahye che li guardava con un cipiglio in volto. «Tua zia voleva sapere i dettagli della nostra relazione» gli occhi di Woo si fecero man mano luminosi e guardò la madre di Dahye con un piccolo sorriso stampato in viso. «Davvero zia?» chiese e la donna annuì già con le orecchie aperte. «Tutti qui la vogliono sapere» la sua famiglia annuì,ad eccezione di qualcuno molto vicino a Wooyoung.

Suo padre e suo nonno. Gli unici che,se fosse stato un ristorante,sarebbero scappati subito o avrebbero fatto una scenata.

«Allora,io e San...» iniziò a raccontare la loro storia facendo sorridere e arrossire allo stesso tempo il fidanzato quando gli parlò del viaggio a Jeju e del fidanzamento.
Quasi tutti li ascoltarono con interesse,c'era chi come Ryujin sclerava ad alta voce e chi ascoltava senza intervenire o fare commenti come Dahye.

La madre aveva visto il modo in cui il marito si stava comportando e si morse il labbro inferiore sapendo che non sarebbe stata una serata breve.

«Siamo stati davvero bene oggi» gli zii e i nonni li salutarono e accarezzarono dolcemente il viso di San adesso membro effettivo della famiglia. «Venite a trovarci presto» fece la madre da oltre la porta di ingresso e gli zii annuirono e una volta andati via,la donna chiuse la porta e con esso anche la vivacità della serata. C'era silenzio,tanto silenzio. Il padre era seduto sul divano saltando ogni canale perché per niente interessato e Miyoung navigava su internet. Se non fosse stato per San la cena sarebbe continuata in silenzio tombale.

«Grazie per aver accettato la nostra relazione» San sorrise alla madre che gli scombinò teneramente i capelli. «Fai parte della famiglia adesso» aveva uno sguardo preoccupato,sapeva che sarebbe scoppiato qualcosa quella notte. Era quasi mezzanotte quando tutti se ne andarono e mezzanotte precisa quando i ragazzi andarono nella stanza di Wooyoung.

«Alla fine non è stato poi così terribile» San si sedette sul letto seguito subito dopo da Wooyoung. «Sì,invece. Mio padre non ha avuto una reazione e ho paura che possa succedere qualcosa» San lo abbracciò d'istinto facendo così cadere di schiena Wooyoung sul materasso. «Andiamo Woo,non ha detto nulla quindi anche lui è d'acc-»«È omofobo,San»mormorò davvero incapace di sapere cosa passa per la testa al padre.

Il corvino si sollevò sui gomiti e lo fissò negli occhi. «Non è successo ancora null-» e mentre che disse quella frase uno strano botto si sentì dalla cucina salotto. «Non ci posso credere!» udirono entrambi i ragazzi e subito si alzarono. Wooyoung fissò negli occhi San che annuì capendolo e aprirono la porta. Woo si nascose dietro il cipiglio della porta e così anche San guardando la scena che gli si presentava davanti.

Il padre aveva buttato a terra con forza il telecomando, rompendolo in mille pezzi e facendo spaventare la moglie e la figlia per quell'assurda reazione. «Caro,non c'è bisogno di prenderla a male» la madre provò a farlo ragionare e subito Miyoung corse nella sua stanza accorgendosi dei due ragazzi. Gli fece segno di stare zitto e se ne andò,lasciandoli soli a vedere quella bomba già scoppiata. «È frocio,Hyejin!» strinse le mani a pugno e Wooyoung poté osservare anche la rabbia di San. «È tuo figlio,Minho!» ribattè la moglie ma l'uomo alzò gli occhi al cielo infuriato.

«Vado a letto!» esclamò con rabbia e oltrepassò la soglia della porta notando solo allora gli occhi lucidi del figlio. Voltò lo sguardo e andò nella sua camera da letto lasciando Wooyoung,San così come Hyejin increduli. «Woo...» la madre accorse subito al figlio vedendolo impallidire e gli occhi lucidi.

Lo sapeva che suo padre non lo avrebbe accettato,lo aveva sempre saputo e avere la conferma di tutto ciò gli aveva spezzato il cuore con tutto la potenza e ferocia con cui poteva farlo.

"È frocio,Hyejin!" Quelle parole rimbombavano nella mente di Wooyoung creando un mal di testa così forte dal portarlo a chinarsi sul pavimento. «Wooyoung» il corvino si mise al suo stesso livello e la madre fece lo stesso,guardandolo in modo diverso. La madre era così dispiaciuta per Wooyoung che avrebbe voluto solo rassicurarlo,il fidanzato,invece,lo guardava come a voler dire di non farsi abbattere e andare avanti.

Di prendere la forza e il coraggio per affrontarlo e chiarire. «Scusatemi tanto...Non pensavo che-»«Non si scusi,signora Jung. Non è colpa sua se suo marito è chiuso di mente» morse il labbro inferiore e vide le spalle del fidanzato fare sali e scendi,facendogli male al cuore per quella vista.

Hyejin annuì e si passò una mano sul viso. «Woo...per favore» la donna prese ad accarezzargli i fluenti capelli biondi. «L-lasciatemi s-solo» tra i singhiozzi, poggiò la testa sulle ginocchia. «Andiamo in camera tua,Woo,ci sono io con te» Hyejin rimase ad osservare la scena capendo di lasciare spazio alla coppia. «Farò ragionare mio marito» San annuì e prese la mano di Wooyoung alzandolo da terra.

«Woo,per favore,non piangere» il corvino gli aveva asciugato le lacrime che gli baciavano il volto più e più volte ma queste non la smettevano di cadere così come i singhiozzi non la smettevano di fuoriuscire dalle sue labbra carnose.
Gli prese il viso fra le mani e subito unì le labbra con le sue,interrompendo quei singhiozzi e quelle lacrime sorprendendo il biondo. Mosse la bocca a ritmo lento,saggiando la salatezza di queste e calmandolo una volta per tutte.

Si staccarono e si guardarono in quegli oceani scuri e una luce conosciuta illuminò gli occhi di San. «Affronteremo questo insieme, Wooyoung. Come abbiamo sempre fatto».

Sorry If I Love You || A WooSan StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora