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«È stato

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«È stato...strano» ammise Hongjoong quando se ne andarono via da quel bar. «Se per strano intendi scioccante allora ti do ragione» il rosso scosse la testa alle parole del biondo. «No... cioè si» con la fronte aggrottata il biondo si volse verso l'amico. «Sicuro di stare bene?» gli chiese Wooyoung vedendo le sue guance rosse. «Non sto bene, Wooyoung! Non capisco perché il mio cuore continui a battere così velocemente!» esclamò lasciando interdetto Woo facendolo poi realizzare. «È stato strano perché era la prima volta che qualcuno mi diceva scusa in quel modo,era così sincero che il mio cuore ha sussultato e poi i suoi occhi erano così profondi che...mi ci sarei perso volentieri» arrossendo ancora di più il rosso nascose il viso fra le mani facendo ridacchiare leggermente per il gesto Wooyoung.

«Hongjoong non mi dire che solo per quelle scuse ti sei preso-»«No,non lo dire!» gli tappò la bocca non volendo sentire altro. «Non è vero,non è assolutamente vero! Lui era il mio bullo,non può mai esistere una cosa del genere» Wooyoung alzò un sopracciglio e rimosse la sua mano dalla sua bocca. «Hongjoong,non puoi mentire a te stesso» come se i ruoli si fossero invertiti,Woo mise le mani sui fianchi e lo rimproverò. «Che ne dici di andare all'Arcade game?» fece il rosso facendogli intuire che non voleva più continuare la conversazione. «Fra poco dobbiamo lavorare» gli ricordò e Hongjoong si piantò il palmo della mano in fronte. «Non possiamo per una volta saltare il lavoro?» chiese sperando ad una risposta affermativa.

Ne ottenne una negativa.

«Se non vuoi che tuo zio ci mandi a fanculo a suon di calci nelle palle,ti conviene andarci» Wooyoung si meravigliò di quelle parole che uscirono dalla sua bocca. «San ti influenza troppo» alzò gli occhi al cielo ma non fece altro che esser d'accordo.

[...]

Il biondo stava servendo un gruppo di uomini d'affari quando,da oltre la finestra dell'Élite Restaurant,vide la folta chioma corvina e rossa di San. «Scusa, Yeji,puoi occuparti di questi signori per cinque minuti? Sto venendo» chiese alla sua collega non aspettando nessuna risposta.

La ragazza alzò gli occhi al cielo e lo vide uscire dal locale. «San! Che ci fai qui?» chiese andandogli incontro e vedendo come questo lo prese per i fianchi e lo abbracciò d'istinto. «Sto aspettando un tizio» rispose solamente facendo aggrottare le sopracciglia al biondino. «Chi?»«Seunghwa» rispose subito incuriosendolo. «E poi volevo vederti» sorrise prendendogli il viso fra le mani e lasciandogli un bacio sulla fronte. Vedendo che Wooyoung non accennava a dire niente ma lo guardava incuriosito si passò una mano sui capelli sospirando. Gesto che non passò inosservato agli occhi ingenui del biondo.

«Il padre di Seunghwa sta avendo problemi con il lavoro e voleva chiedermi se ci fosse un posto disponibile nell'azienda di mio padre» Wooyoung annuì distratto. «Non potevate discuterne nella tua azienda?» chiese battendo le palpebre cercando di capire. «Mio padre non vuole che si facciano contratti a persone di altre aziende» sospirò un'altra volta stringendolo per i fianchi e poggiando la testa sulla sua spalla.

«San,volevo chiederti una cosa...» il corvino mormorò un "mh" che arrivò dritto nell'orecchio di Wooyoung per quanto fossero vicine le sue labbra al suo lobo. Rabbrividì e non per il freddo.

Voleva chiedergli se suo padre   sapesse che provava qualcosa per lui e che stava frequentando un ragazzo e non una ragazza. «Tuo pa-»«San!» un ragazzo corvino uscì dalla portiera passeggero di una macchina interrompendo la domanda che il biondo stava ponendo a San. Si staccarono lievemente ma rimasero con le mani intrecciate. «Seunghwa,pensavo avessi fatto un incidente. Sei in ritardo di dieci minuti» il ragazzo appena nominato si scusò e lo salutò per poi accorgersi che c'era anche Wooyoung. «Non ci si vede da»«Halloween» completò il biondo e Seunghwa gli rivolse un piccolo sorrisetto. Vide le loro mani intrecciate e strabuzzò gli occhi. «Voi due-»«Sei venuto qua per parlare di lavoro,no?» lo interruppe San evitando così una domanda scomoda.

Wooyoung li salutò entrando di nuovo nel locale non prima che il corvino gli desse un bacio sulla guancia. Sorrise innamorato guardando Hongjoong che lo guardava con sospetto. «Sei uscito per parlare con la tua metà?» chiese Yeji per nulla sconcertata.

Woo scosse la testa. «Dei ragazzi hanno ordinato di essere serviti da te» gli disse la bionda multicolore facendo confondere Wooyoung.
«Perchè proprio io?» chiese prendendo quattro piatti dal bancone. La ragazza alzò le spalle non sapendo come rispondergli. «Tavolo 12,due piatti di pesce,uno di carne e un piatto di ramen ai frutti di mare».

Entrarono nel locale anche Seunghwa e San e quest'ultimo guardò il biondo facendogli l'occhiolino. Si sedettero al tavolo quindici,parlando di lavoro ma una cosa fu sospetta per Wooyoung.

Al tavolo dodici provenivano diversi schiamazzi,sicuramente quattro ragazzi di cui una voce femminile. Si fece coraggio e portò i piatti in quel tavolo. «Spero gradiate tutto» fece un sorriso cordiale ma la voce di qualcuno che avrebbe riconosciuto anche a distanza lo fece spalancare gli occhi. «Grazie mille,cameriere» la voce insopportabile di Joonheon rimbombava in quelle pareti rustiche ma eleganti facendo pietrificare sul posto Wooyoung.

Come per prenderlo in giro per il suo mestiere, prolungò la parola "cameriere". «La richiameremo più tardi,cameriere» come se non bastasse,la sorella di Joonheon,Yerin,aveva un sorriso beffardo in volto. Volto che avrebbe preso volentieri a schiaffi.  Oltre a loro vi erano due ragazzi che non conosceva ma che avevano la stessa espressione divertita dei due fratelli.

Non potendo rispondere a tono per il suo lavoro,il biondo fece un piccolo inchino digrignando i denti. Se Mingi aveva capito di aver sbagliato,Joonheon e Yerin continuavano a sbagliare. «Che ci fanno loro nel nostro ristorante?» Hongjoong assunse un'espressione rabbiosa, stringendo i pugni. «Non ne ho idea» mormorò Wooyoung vedendoli mangiare e parlare animatamente fra di loro,spesso disturbando anche le persone che volevano mangiare in santa pace con i loro schiamazzi. «Vi prego di far meno rumore,ragazzi» Wooyoung era corso da loro per farli smettere ma questo scoppiarono a ridere.

«Sentito amici miei? Il cameriere comanda qua» risero fragorosamente facendo infuriare ancora di più i ragazzi. «Almeno io mi rendo utile» sbottò fermando le loro risate. Joonheon si alzò dalla sua sedia fronteggiandolo. «Che hai detto, pivello? Non ti è bastata la scorsa lezione?» le persone si girarono verso i ragazzi sorpresi .

«Sei sordo,per caso?» senza paura lo guardò negli occhi. Una mano si posò sulla spalla di Wooyoung facendolo sussultare. «Non ti è bastata la scorsa lezione?» ripeté San facendo battere velocemente il cuore del suo semi-ragazzo. «Se non avete niente di meglio da fare,vi conviene andarvene» lo zio di Hongjoong venne in soccorso guardandoli duramente. I quattro ragazzi si guardarono negli occhi prima di alzarsi. «Non è un pub, né tantomeno un bar. Se avete tanta voglia di fare casino,di fronte a questo ristorante c'è un posto adatto a persone rumorose come voi» Joonheon strinse i denti e spalleggiò il titolare,mentre gli altri uscirono infuriati.

«Non è finita qui,Choi San»



❥︎It's Audrey Here!

Oggi è il lunedì di una settimana di quiete e pace solenne. Da mercoledì entrerò ufficialmente in vacanza e chi meglio delle mie già presenti lacrime può esultare? Sapete che significa? Che inizierò ad aggiornare regolarmente e questo è già un traguardo 🥺

Parlando del capitolo, Hongjoong può essere che sia assurdo visto che si è preso una cotta per il suo bollo,ma può anche non esserlo poiché Mingi si è reso conto dei suoi sbagli. Poi il rapporto tra Wooyoung e San si basa sulla loro estrema fiducia e consapevolezza.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto,vi mando un grande bacio🧡🧡 molto probabilmente aggiornerò prima di Natale 🥺

Vi abbraccio 🧡

Sorry If I Love You || A WooSan StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora