«Prego,potete andare» dopo quella ramanzina i due ragazzi dovettero uscire,e Wooyoung pure. C'era qualcosa che non andava e il sesto senso del biondo non falliva mai,come se San gli stesse nascondendo qualcosa che non voleva rivelare.
Prese a seguire il corvino che se ne stava col capo basso e camminava lentamente. «San,va tutto bene?» chiese Wooyoung molto preoccupato. Glielo si leggeva in volto che non ci fosse nulla di buono. «Che cosa è successo con i tuoi?» chiese non riuscendo a tenere a freno la sua curiosità. Non vedeva mai il suo sguardo e rimaneva indifferente quando si parlava dei suoi genitori. Allora perché si stava comportando in quel modo sospettoso?
San si voltò verso di lui e gli accarezzò la guancia colpita con il polpastrello, stringendo i denti e assottigliando gli occhi. «Tu invece stai bene?» il biondo si accigliò quando rispose con un'altra domanda. Non valeva! «San...per favore,se c'è qualcosa che non va puoi sempre dirmelo» mise le mani sui fianchi e il corvino sospirò pesantemente lasciandogli il viso. «Andiamo in classe,te ne parlerò più tardi».
La campanella di fine ora suonò e tutti gli studenti uscirono contenti dalla scuola. Tutti apparte San che voleva raccontare ciò che gli era successo con i suoi genitori. «Ho parlato con i miei di te qualche giorno fa» si avviò verso la Hyundai seguito da Wooyoung. «Come?» arrossì violentemente non aspettandosi di quell'affermazione. San...aveva parlato di lui?
«Ho detto che...sei un ragazzo d'oro,gentile,che gli potrebbe piacere come...mio fidanzato» si grattò la nuca per poi inserire le chiavi nell'auto rossa e aprirla. «Vuoi...davvero-» si bloccò realizzando quello che aveva detto.
"Come...mio fidanzato".
Il cuore quasi gli esplose e per poco le sue ginocchia non cedettero quelle mille emozioni. Voleva così tanto essere il suo fidanzato, poter dire finalmente di essere suo e viceversa. Voleva sancire quel legame con un "Vuoi essere il mio fidanzato?" E la fatidica risposta "si".
Sarebbe stato troppo bello per essere vero.
Ma purtroppo,dovette ritornare con i piedi per terra e rendersi immediatamente conto che quel discorso non fosse per nulla piaciuto ai genitori di San, anzi.
«Hanno obiettato» entrò in auto e si sistemò la cintura di sicurezza così come Wooyoung. «Hanno detto che non avrebbe fruttato nulla nella nostra azienda» inserì le chiavi nella zona di accensione mentre Woo lo guardò incredulo,stupito di quando fossero freddi i suoi genitori. «E se sanno che sono coinvolto con te,penso mi spedirebbero dai miei nonni a Namhae» sorrise amaramente. Il biondo si morse il labbro inferiore. «Se ti creo così tanti problemi allora mi allont-»«No! No, Wooyoung,ascolta. A me non fotte nulla di quello che dicono» lo bloccò prima che potesse finire la frase. «A me basta stare con te e sono felice,cazzo» borbottò facendo arrossire ancora di più Woo. «Quello che loro non hanno capito» mise in moto la macchina.
«Non hanno mai capito loro figlio,hanno capito solo come si guadagna di più».
[...]
San Valentino.
La festa degli innamorati.
Almeno, così la chiamavano tutti,per Hongjoong ,invece, era tutta una grande cazzata. Insomma,ricevere cioccolatini e fiorellini solo in quel giorno per celebrare l'amore di una coppia gli sembrava un grande cazzata.O forse,era proprio perché non aveva nessuno con cui passarlo che gli sembrava ancora di più una grande cazzata.
Quella mattina di sole insopportabile,il rosso si alzò dal suo letto morbido e caloroso,forse il suo unico e vero fidanzato,e corse in bagno rendendosi conto di arrivare in ritardo. «Che giornata di merda...» borbottò vestendosi velocemente e salutando sua madre che si trovava in cucina a cucinare deliziosi dolci. Dolci al cioccolato che raffiguravano cuoricini e fiorellini.
Prese due biscotti al cioccolato e li mangiucchiò,mentre sua madre scombinava teneramente i suoi capelli appena phonati.
«Ci vediamo dopo ,tesoro» Hongjoong le diede un bacio a stampo sulla sua guancia uscendo dalla sua abitazione.
Iniziò subito a correre verso la scuola,fregandosi di sbattere contro le persone. Se non fosse arrivato in tempo,i cancelli della scuola avrebbero chiuso ai battenti e non poteva lasciarlo fare!
Doveva stare attento però,altrimenti poteva cadere malamente addosso a qualcuno. Appunto,doveva. «Merd- mi dispiace tanto,non ho visto dove mettevo i piedi e ti sono caduto addosso» il rosso si era ritrovato addosso ad un ragazzo della sua età e immediatamente si scusò,dimenticandosi di levarsi di dosso. «Hongjoong...» borbottò il ragazzo e il rosso sobbalzò riconoscendo Mingi.
Si alzò subito da lui con le gote dello stesso colore dei suoi capelli. «Mingi? Oddio,mi dispiace non volevo schiacciarti» si battè una mano sulla fronte sentendosi un emerito cretino.
«Non importa» Hongjoong spalancò gli occhi e probabilmente una mosca avrà fatto una gita nella sua gola. Era davvero cambiato! «Senti,devo correre a scuola» disse subito rendendosi conto che,se entro cinque minuti non fosse arrivato a destinazione,i cancelli avrebbero chiuso.
«Aspetta!» lo riprese il castano. «Che ne dici di incontrarci dopo scuola nel bar in cui lavoro?» chiese facendolo sorridere lievemente. «Certo,aspettami lì» lo salutò e subito riprese la sua corsa.
«Dunque mi stai dicendo che a Incheon hai trovato un ragazzo troppo carino che però ti ha scaricato per un altro?» chiese Hongjoong nel locale in cui lavorava Mingi quel pomeriggio. «Beh,non penso di avere tanta fortuna in amore» gli passò un cappuccino che non aveva richiesto. Lo guardò torto ma lo prese comunque. Anche lui aveva sfiga in amore,anche lui capiva. «Neanche io...» borbottò il castano gli sorrise. «Fa schifo San Valentino» esclamarono all'unisono e scoppiarono entrambi a ridere. Forse poteva nascere qualcosa fra di loro,una conoscenza,un'amicizia o qualcos'altro. «Hai ragione,San Valentino fa proprio schifo se non hai nessuno con cui passarlo» borbottò il rosso sorseggiando il suo cappuccino.
Il castano annuì d'accordo per poi servire un caffè ad un altro cliente. «Se non hai nessuno ,puoi sempre passarlo con me» gli sorrise a trentadue denti facendolo arrossire. «Perchè no? Dopotutto siamo entrambi sfigati» Mingi gli regalò un ghigno divertito. «Staremo a vedere».
Andò verso gli altri clienti lasciando con la bocca socchiusa il rosso e poi la stese anche lui in un sorrisetto divertito.
❥︎It's Audrey here!
Buonasera a tutti! Mi rendo conto che sto aggiornando piuttardi rispetto alle volte precedenti,ma questo pomeriggio non ho avuto il tempo di correggere quindi eccomi qui!
San sta diventando uno zuccherino - anche se lo è sempre stato solo - e Hongjoon ha un incontro inaspettato con Mingi.
Grazie per aver letto il capitolo, è stato molto tranquillo - stranamente- ma ogni tanto i nostri personaggi devono respirare aria pulita ;;
Vi mando un grande abbraccio🥺
A giovedì ❤️
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Sorry If I Love You || A WooSan Story
Fanfiction|Completata| «Cosa te ne importa di me,cazzo?» San guardò negli occhi ,alterato, il migliore amico. «Mi importa troppo di te,San! Come fai a non notarlo?» rispose a tono il biondino,guardandolo in quelle sue cascate di miele quali erano i suoi occhi...