«Si riprenderà San?» Hongjoong si sedette accanto a Wooyoung che non aveva smesso neanche per un secondo di piangere. Un pianto incontrollabile e disperato,per quanto silenzioso urlava tutte le sfumature del dolore che pian piano lo stava divorando. Quel dolore che gli provocava una paura immane,immensa capace di inghiottirlo fino a chiudersi in una bolla. Una bolla che voleva scoppiare ma che non ci riusciva.
Seunghwa accarezzò i capelli del biondo distrutto da quella visione. Non riusciva semplicemente a guardare Woo in preda a un crollo,infatti questo non rispose abbracciando subito il grigio e nascondendo il suo viso nell'incavo del collo,lasciandosi stringere forte e consolare. Ne aveva bisogno. Aveva bisogno sostegno,aveva bisogno di aiuto.
Aveva bisogno di qualcuno che condividesse la sua paura,dimezzandola. Aveva bisogno di sentire calore e mai aveva ringraziato come in quel momento i suoi amici che non avevano perso altro tempo a raggiungerlo. Mezz'ora di strada durata un'eternità,un buio senza di loro per Woo. Yunho era appena ritornato con una fasciatura sulla spalla di poco conto e guardò triste il suo amico disperato. «Se San non dovesse»«N-no!» urlò capendo cosa volesse dire Yunho. "se San non dovesse farcela" No,no,no!San ce l'avrebbe fatta. Lo avrebbe raggiunto e lo avrebbe abbracciato. Lo avrebbe stretto fra le sue esili braccia e avrebbe avvolto la sua vita sottile,lasciandosi cullare dall'amore.
Non lo avrebbe lasciato solo,non lo avrebbe permesso. Non voleva...rimanere solo.
Perché la paura di perdere qualcuno che si ama va oltre la logica.
Perché la paura di perdere qualcuno di così importante riesce a far impazzire.
E Wooyoung stava lentamente impazzendo.
Mezz'ora...un'ora...un'ora e mezza e delle condizioni di San non si seppe nulla. «Abbiamo altre sue notizie?» chiese Sana evidentemente sconvolta quanto i ragazzi lì seduti in quell'angolo della sala d'attesa. Era ancora più terrorizzato dall'idea di non poterlo più rivedere,di sentire in che condizioni fosse il fidanzato. «Abbiamo fermato l'emorragia» fece facendo un piccolo sorriso a quella bella notizia.
Un lume di speranza si riaccese negli occhi di Wooyoung lasciandolo con la bocca socchiusa e con le lacrime ferme ai bordi dei suoi occhi. «Ma il suo cuore ha smesso di battere per trenta secondi» annunciò facendo sbarrare gli occhi di tutti. Wooyoung si morse il labbro inferiore per evitare di scoppiare di nuovo a piangere e abbassò di nuovo la testa sui suoi piedi,sentendo il braccio di Yunho e Hongjoong sul suo torso. «Per adesso è meglio che non lo vediate. Se non prima non troviamo nessun miglioramento sarà meglio evitare contatti esterni» fece il dottore che aveva in cura San,facendo stringere a tutti il cuore.
Quello che però sentiva di non averlo più era proprio Wooyoung. Sembrava essersi abituato a quel dolore. «Vi consiglio di andare a casa,fra dieci minuti l'ospedale chiuderà a tutti gli estranei» Baekhyun prese per mano il biondo che però rimase sul posto. «Voglio restare qua...»sussurró flebilmente e il grigio lo fissò triste. «Non sei ancora maggiorenne,Woo,non puoi rimanere.» e quella realtà gli fece mordere fortemente il labbro inferiore fino a farlo sanguinare. «San non vorrebbe mai vederti così» quelle parole fecero scattare Woo come la lancetta di un orologio all'ora nuova.
Non disse nessun'altra parola,non aprì bocca neanche all'indomani mattina ma subito corse in ospedale accompagnato da Baekhyun che non riusciva a stargli lontano. Aveva paura che Wooyoung crollasse,che si disperasse.
Passarono cinque giorni e San non aprì gli occhi. Passarono cinque giorni in cui Wooyoung pensò a quanti danni avesse fatto e a quanta sfigata portasse.
In quei cinque giorni,il fidanzato dai capelli biondi aveva sperimentato l'inferno vero e proprio.
Portò nella camera d'ospedale un mazzo di gigli e gerbere gialle,mettendolo nel vaso apposito e sedendosi sulla sedia accanto al letto, stringendo la mano di San,fredda come una statua in marmo. «Sono cinque giorni che non ti svegli...» fece il conto di tutte le volte in cui era crollato in pochissimi giorni,trattenendo le lacrime vedendo tanti aghi e tanti tubi che martoriavano la pelle nivea del fidanzato. «Sono passati cinque giorni da quando mi hai parlato per l'ultima volta...» accarezzò il dorso della sua mano col pollice vedendo un ago proprio al polso. Storse la bocca e il naso impressionato e guardò il suo viso. «Sono passati pochi giorni ma...ho la paura di...non sentire più la tua voce» di nuovo le piccole gocce di rugiada salate corsero sulle sue guance. «Ho paura che...non ti risveglierai più,che non aprirai gli occhi...ho paura che...t-tu non poss-a più ascoltare i miei "ti am-o" e io i t-tuoi» prese a inspirare ed espirare profondamente.
«H-ho così tan-nta paura di perderti,S-San...che mi mal-edico per ques-to sen-ti-mento» con la voce spezzata e con un groppo in gola venne accompagnato dal sonoro bip della macchinetta. «T-ti ho p-promesso che ti avrei dato l-la mia verginità...ti ho p-promesso che avremmo a-avremmo vissuto...insieme dopo la scuola superiore» la sua vista divenne sfocata. «Ti ho promesso...di starti accanto per tutta la mia vita,non importa i problemi» sorrise amaramente ripensando a quei momenti.
«Me l'hai promesso pure tu,no?» continuò a guardare il volto del fidanzato questa volta con la voglia matta di fargli riaprire gli occhi con forza.
"Non mi importa degli sguardi della gente,di questa mentalità chiusa,dei loro pregiudizi..." Strinse forte la sua mano e si alzò dalla sua sedia.
«Mi hai promesso che...avresti fatto il lavoro di tuo padre per starmi accanto» guardò con malinconia le sue labbra protette.
"Non voglio deluderlo,tesorino,non voglio che ci separi" Wooyoung sorrise dolcemente e mise le mani sul suo collo, avvicinandosi col viso al volto del fidanzato. «Non lo deluderai e non ci separerà. Non pensarlo più»"
«Me l'avevi promesso» preso dallo sconforto strinse i denti e guardò tutto tranne che la sua figura. «N-non puoi rim...angiare c-ció...che hai dett-o» si lasciò andare a un pianto libero. «I-io...» toccò le sue guance con una mano,l'altra stretta in quella del fidanzato,non riuscendo a sopportare quel dolore. «S-sono così-ì inutil-e» poteva solo guardarlo. Guardarlo e parlarci sperando che quelle parole strazianti entrassero nel cuore del fidanzato dormiente.
Qualcosa lo fece bloccare. Un movimento della mano fredda che penso di aver immaginato. Il bip della macchinetta del cuore prese a fare un rumore bestiale,i battiti dapprima calmi adesso erano scatenati,la mano pian piano cercava di muoversi e gli occhi si strinsero lievemente ma non si aprirono.
Wooyoung andò in panico. «San- merda,un dottore!» cliccò subito il bottone d'urgenza e aspettò l'arrivo del dottore.
«W...W-Woo» spalancò gli occhi volgendo la testa in direzione di San. «San?» accarezzò la sua guancia e vide il suo bel viso contrarsi. «T-te l'ho...p...promesso...» con fatica aprì bocca ma subito la richiuse.
E un incessante bip non lasciava la stanza.
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Sorry If I Love You || A WooSan Story
Fanfiction|Completata| «Cosa te ne importa di me,cazzo?» San guardò negli occhi ,alterato, il migliore amico. «Mi importa troppo di te,San! Come fai a non notarlo?» rispose a tono il biondino,guardandolo in quelle sue cascate di miele quali erano i suoi occhi...