«Complimenti signorino Jung,ha preso un 100 su 100 nella verifica di ingresso di matematica» la professoressa Lee si congratula con Wooyoung felice che un suo alunno abbia preso il massimo così da potersene vantare con le altre insegnanti.
Passarono velocemente due settimane e la situazione scolastica era molto tranquilla. Tutto apparte quella sentimentale e familiare, ciò che non riusciva a capacitarsi il biondo era che San non avesse scoperto ancora nulla. Cosa strana visto che fin da piccoli il corvino scopriva tutto prima del tempo.
Era molto ma molto strano come comportamento.
Soprattutto da quando c'è stata la festa che c'è qualcosa che non andava in San.
Molte cose non coincidevano.
«La ringrazio,professoressa» fece un breve inchino e si risedette sulla sua sedia sotto gli sguardi infuocati dei suoi compagni,rossi di invidia.
Si sapeva che fosse un alunno modello ed infatti questa era una delle prove. Andava bene in tutte le materie ad eccezione di scienze motorie.
Odiava scienze motorie come odiava le feste.
«Bene ragazzi,vorrei parlarvi di una cosa importante» la professoressa si sedette sulla cattedra guardando uno ad uno i suoi allievi. «La nostra scuola sta organizzando una gita nell'isola di Jeju prima delle vacanze natalizie» quella bella notizia sollevò una coperta di parole entusiaste e sospiri felici.
Woo dovette abbassare lo sguardo mordendosi il labbro inferiore. «Siamo ancora ad ottobre ma la scuola sta facendo tutto il possibile per organizzare nei minimi dettagli la gita» fece entusiasta anche lei sognando di poter andare in viaggio in quell'isola meravigliosa. «I dettagli ve li darà poi la vostra prof di cultura coreana» si sedette questa volta sulla sedia della cattedra,aprì il libro e iniziò a spiegare. «Oggi parleremo della parabola».
[...]
«Hai sentito Wooyoung? La nostra scuola sta organizzando una gita a Jeju!» il rosso sorprese Woo proprio quando questo stava per alzarsi ed andare in mensa.
Inutile dire che tutti i compagni di quest'ultimo lo guardarono con le sopracciglia corrugate. Allora il rosso diede ad ognuno un meraviglioso sorriso di scuse ed aspettò che il biondo uscisse dall'aula.
Oltre allo strano comportamento di San,da quando c'è stata la festa a casa Yunho,Hongjoong è diventato molto socievole con Wooyoung tanto che gli raccontava tutto ciò che gli passava per la testa e viceversa.
Al biondo piaceva la sua compagnia,la trovava estremamente confortevole e tranquilla a differenza di quella di qualcuno che diventava sempre più opprimente e pesante.
Woo guardò il suo migliore amico che era intento a sorridere al telefono nel mentre che chattava con qualcuno. O meglio dire,con qualcuna. Yiren,infatti,era diventata sempre più legata a San e il biondo non ha avuto modo di conoscerla oltre quella piccola introduzione alla villa di Yunho. Allo stesso tempo,San non aveva accennato nemmeno per un millisecondo alla sua love story con Yiren.
E lui parlava sempre delle sue storie d'amore.
Wooyoung sbuffò infastidito da quei pensieri che scorrevano frenetici nella sua testolina bionda e si alzò dalla sedia pronto per andare ,assieme al rosso,nella mensa.
«Allora,come va? Ho visto che non stai facendo progressi con la tua cotta-»«Hongjoong» lo bloccò fermamente il biondo. Hongjoong fece spallucce. «Insomma,sono passate due settimane e sembra che il vostro rappor-»«Non dire una sola parola in più,ti prego» lo pregò Wooyoung e il rosso sbuffò irritato per il venir incessantemente interrotto.
«Andrai a Jeju?» chiese una volta seduto su una sedia di un tavolo vuoto.
Con il mangiare in bocca, guardò il biondo curioso di scoprire la sua risposta ma rimase deluso quando questo alzò le spalle. «Veramente non so neanche cosa mangiare stasera per cena» ridacchiò leggermente malinconico.
No,la situazione della sua famiglia non andava per niente a gonfie vele e se solo San avesse aperto un po' di più gli occhi,si sarebbe accorto che la madre e il padre di Wooyoung non erano più gli stessi.
Ed ancora San gli comparse nella sua mente come una tremenda maledizione. Fottuto Choi San.
«Mh,io non saprei però ci vorrei andare» i suoi occhi divennero luccicanti mentre mangiava il suo riso fritto. «Ogni sera devo lavorare per mantenere me e mia sorella quindi vorrei proprio avere una vacanza prima delle vacanze natalizie» e quasi Wooyoung non si strozzò con il suo stesso cibo. «Lavori?» chiese questa volta con un briciolo di speranza.
Se davvero lavorava come diceva lui,allora significava che aveva un'opportunità anche lui di trovarne uno anche misero.
Hongjoong annuì. «Mia madre è sempre fuori per lavoro ed alcune volte ci ritroviamo senza soldi nonostante lavori più di nove ore al giorno» un mezzo sorriso si fece spazio nel suo volto. «Per questo ho cercato un lavoro che potesse riuscire a camparci tutti e tre».
Tutti e tre.
Wooyoung voleva sapere di più di Hongjoong ma non voleva sembrare uno che si faceva gli affari altrui e il rosso ne fu grato.
«Perchè me lo chiedi?» chiese dopo dieci secondi,inclinando leggermente la testa. «Ecco... vedi...» guardò le sue mani che nel frattempo erano poggiate sul tavolo di legno plastificato. «Sto cercando un lavoro» il rosso sembrò comprensivo. «E non ne ho trovato. Sono più di due settimane che cerco disperatamente di aiutare la mia famiglia ma se la prossima settimana i miei genitori non riescono a pagare l'affitto della casa,dovremmo cambiare quartiere»gli spiegò velocemente.
Hongjoong mise il pollice e l'indice della sua mano destra sotto il mento riflettendo sul da' farsi. «Posso sempre chiedere al mio capo di aggiungere un impiegato in più,non fa mai scomodo» e se gli occhi di Wooyoung prima erano leggermente luccicanti,adesso brillavano.
«Sul serio faresti questo per me?» il rosso bevve un sorso della sua fanta all'uva guardandolo negli occhi. «Questo ed altro» si sorrisero come due bimbi quando trovano delle caramelle nella borsa della madre. «Però mio zio non è un tipo molto flessibile,non accetta ritardi e neanche che qualcuno commetta sbagli».
Zio... «Sì, è mio zio il mio capo» bevve un altro sorso della sua fanta. «Che lavoro fai?» Wooyoung si dimenticò di chiedergli quella semplice domanda che tanto rimbombava fra le pareti della sua testa.
«Non so a cosa tu stia pensando ma è un lavoro molto semplice. Il cameriere».
❥︎ It's Audrey here!
Ahhh,sono riuscita ad aggiornare solo ora,non uccidetemi.
Chissà cosa succederà a Jeju, chissà cosa succederà prima e dopo. Ce ne saranno delle bellissime u.uFatemi sapere cosa ne pensate e ci vediamo lunedì prossimo,Muah!🧡
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Sorry If I Love You || A WooSan Story
Fanfiction|Completata| «Cosa te ne importa di me,cazzo?» San guardò negli occhi ,alterato, il migliore amico. «Mi importa troppo di te,San! Come fai a non notarlo?» rispose a tono il biondino,guardandolo in quelle sue cascate di miele quali erano i suoi occhi...