Quando Wooyoung era in procinto di afferrare la mano del rosso in modo amichevole,Hongjoong si voltò verso la porta e scappò senza dare un apparente motivo. Wooyoung dovette alzarsi e uscire dalla cabina per vedere che fine avesse fatto il rosso ma di lui nessuna traccia.
C'erano solo due ragazzi che chiacchieravano animatamente riguardo l'argomento "ragazze".
Il biondo dovette trattenere uno sbuffo e si posizionò davanti il lavandino che disponeva di un largo specchio rettangolare. Si sciacquò le mani e il viso per poi guardarsi allo specchio e si maledì mentalmente.
Sono solo un coglione.
Ripeté spesso. Si era comportato da stupido. Perché era scappato poi? Perché al suo migliore amico piaceva una ragazza e lui non lo voleva accettare? Che il suo cuore non volesse accettarlo?
Si asciugò le mani con un fazzolettino e si pettinò i capelli con il medesimo dandosi una sistematina. Non voleva presentarsi come un morto vivente una volta rientrato in classe, non poteva mica fargli sospettare nulla.
Con tutta la volontà di questo mondo,si voltò verso la porta ed uscì dirigendosi verso la sua classe.
Era un miracolo che,appena rientrato,la professoressa di matematica non l'avesse rimproverato. Di solito non accettava ritardatari alla sua ora ma con lui era più flessibile.
Almeno, così pensava Woo e tutta la classe.
«Che fine hai fatto?» chiese San sottovoce per non farsi sentire dalla professoressa. Il biondino non rispose e prese dallo zaino il quaderno ed il libro per quell'ora. «Woo» lo richiamò un'altra volta ma il nominato continuava ad ignorarlo.
«Jung Wooyoung!» lo disse ad alta voce tanto che la prof si girò in direzione di loro due. «Che succede là sotto?» chiese la donna e i ragazzi dai capelli tinti si misero dritti sul posto.
Una volta che si girò,San ricominciò. «Dico,sei impazzito per caso?» lo guardò negli occhi alterato. Voleva attirare la sua attenzione richiamando anche quelle degli altri?
«Che cosa è successo prima?» chiese San ingnorando completamente la domanda dell'amico.
Woo non rispose e ripose l'attenzione sulla lavagna nera. «Scusa San,sto cercando di studiare» e la conversazione finì lì. C'erano molto cose che confondeva il corvino con le mash rosse. La prima era il comportamento del biondo. Non si capacitava di come cambiasse improvvisamente umore e di come sfuggisse ogni qualvolta che gli poneva una domanda.
D'altra parte Wooyoung non sapeva proprio come fare. Era confuso ,anche lui,non si capiva e non riusciva a capirsi.
Sapeva che fosse tutta colpa di quello stupido sentimento e che doveva smetterla di provarci con San perché non lo avrebbe mai visto in una maniera al di fuori di quella amichevole. Pensava che non avrebbe avuto nessuna speranza.
«Perchè continui ad ignorarmi?» chiese San una volta usciti dalla scuola. «Mi dispiace,Sannie».
Woo bloccò i suoi passi e strinse maggior mente la bretella della sua cartella. «Non volevo ignorarti,sono stato un idiota» il corvino fece un sorriso a trentadue denti e mise un braccio attorno alle sue spalle.Sorpassarono il cancello della scuola e andarono verso la casa di Woo in silenzio tombale. Non accennavano a parlare oltre quelle scuse,San troppo impegnato a fantasticare su Yiren e Woo troppo impegnato a sistemare quei disastri mentali.
«Allora ci si vede...» disse il biondino allo stipite della porta. Fece per chiudere la porta ma la punta della scarpa di San bloccò la sua azione. «Aspetta». Il ragazzo più basso aprì di nuovo la porta e lo guardò confuso. «Sabato verrai alla festa,vero?» chiese speranzoso ed il biondo non poté fare a meno di fare un piccolo sorriso. «Ci vediamo,San» non gli diede risposta e chiuse la porta.
Si diresse in cucina dove lo aspettava la madre intenta a fare qualcosa con il computer. «Ciao,amore. Com'è andata a scuola?» gli chiese quando questo prese dal frigo un succo di frutta alla pera e ne bevve un sorso. Fece un cenno come a voler dire di lasciar perdere e guardò cosa stesse cercando sul computer. «Quindi è vero?» chiese sorprendendola. La donna di mezza età dai corti capelli rossicci,guardò triste il figlio. «So che è dura per te lasciare questa casa,bimbo mio,ma io e tuo padre non riusciamo a coprire l'affitto di questo mese» annunciò non togliendo gli occhi dal computer.
Woo vide come la madre mosse la rotellina del mouse giù in quel sito di appartamenti disponibili. «Hyerin è scoppiata a piangere quando le abbiamo detto che dobbiamo cambiare quartiere». Hyerin era la sorellina di Woo, aveva quindici anni ed era molto legata alla sua scuola.
Il biondo strabuzzò gli occhi. «Cambiare quartiere?». La madre annuì. «Vi darò una mano,mamma» e con quelle parole,si diresse nella sua camera non prima di aver buttato il cartoncino ormai vuoto del succo di frutta.
Accese il suo computer ed iniziò a cercare lavoro part-time online, ininterrottamente.
Passarono due ore circa e all'ora di cena,uscì dalla stanza insoddisfatto. Avrebbe aiutato la sua famiglia ,anche lavorando. Non avrebbe permesso che sua sorella abbandonasse la scuola a cui si era affezionata.
Era così difficile,però,trovare un lavoro part-time per un ragazzo della sua età. Sbuffò annoiato e si stese sul suo letto,guardando il soffitto.
Erano successe un sacco di cose in un giorno solo: San gli aveva parlato di Yerin,si era arrabbiato con sé stesso,era scappato da quella verità e il risultato di quell'azione fu l'incontro con Kim Hongjoong.
Era così arrabbiato con sé stesso che si sarebbe preso a pugni se solo avesse voluto. Di sicuro San l'avrebbe preso come un pessimo amico e se anche l'avesse pensato,avrebbe avuto ragione.
Così pensava il povero Wooyoung che si trovava a far fronte alla paura di essere mal visti,alla paura di non piacere agli altri e alla paura di non riuscire a compiere qualcosa di buono. Quel mondo lo spaventava e lo aveva capito solo quando prese una cotta per il suo migliore amico San.
Perché era così difficile essere felici?
❥︎It's Audrey here!
Buon lunedì a tutti quanti! Oggi sono felicissima di poter dire di aver finito le interrogazioni e i compiti(cit. Geometria mi aspetta).
Come state?Penso che sia chiaro che la storia avrà alti e bassi per quanto riguarda il rapporto tra Woo e San,ce ne saranno delle belle u.u
Wooyoung definisce il suo sentimento stupido perché si sente sbagliato,preparatevi a tutto.
L'amore non è un sentimento sbagliato e non è solo un mio pensiero.
Penso che definirlo sbagliato è più che un controsenso,se ti innamori,ti innamori,punto. Che male c'è nell'innamorarsi di una persona? Che sia donna,uomo,non binario,non importa,l'amore rimarrà sempre amore.Chiusa parentesi,fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti e ci vediamo al prossimo chap!
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Sorry If I Love You || A WooSan Story
Fanfic|Completata| «Cosa te ne importa di me,cazzo?» San guardò negli occhi ,alterato, il migliore amico. «Mi importa troppo di te,San! Come fai a non notarlo?» rispose a tono il biondino,guardandolo in quelle sue cascate di miele quali erano i suoi occhi...