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«Cosa te ne importa di me,cazzo?» San guardò negli occhi ,alterato, il migliore amico.
«Mi importa troppo di te,San! Come fai a non notarlo?» rispose a tono il biondino,guardandolo in quelle sue cascate di miele quali erano i suoi occhi...
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San Valentino.
La festa degli innamorati,e Wooyoung,a differenza del suo amico Hongjoong,non aveva fatto altro che aspettarlo.
Era incredulo ed emozionato allo stesso tempo. Finalmente quell'anno avrebbe avuto davvero qualcuno con cui passarlo,qualcuno oltre sua madre che gli ricordava sempre che c'era qualcuna là fuori disposto ad amarlo e Wooyoung aveva aspettato fin troppo tempo. Ma almeno,la sua pazienza aveva ottenuto dei risultati. Aveva aspettato il giorno di San Valentino nel momento esatto in cui le sue labbra sfiorarono quelle del migliore amico quella notte di Jeju. Non c'erano parole per descrivere quanto fosse agitato.
Comunemente avrebbe invitato Yunho,fino all'anno prima single,a passare la festa degli innamorati guardando film strappalacrime e lamentandosi di ogni persona che non voleva averli accanto. Meglio non parlare di San che era soggetto a tantissimi regali tra cui cioccolatini il giorno in cui Cupido tirava frecce ai ragazzi innamorati.
E San,come era solito fare,dava i cioccolatini a Wooyoung facendolo sentire speciale,ma, infondo,lo era sul serio.
Quell'anno ,invece, lo avrebbe passato in modo diverso,voleva che San e lui lo festeggiassero non per davvero fidanzati ma quasi. Avrebbe aspettato il momento in cui San si sarebbe dichiarato,lo avrebbe aspettato perché andava fatto così. E gli andava bene anche che rimanesse così la loro relazione: un miscuglio di confusione e amore con un pizzico di gelosia sopra. Amava il suo sorriso,le sue gote pallide che si coloravano raramente,a differenza sua,amava i suoi capelli corvini con strisce rosse,talmente morbidi da far invidia al più bel cuscino di piuma d'oca del mondo. Amava il suo modo di approcciarsi con la gente,di sfidarla,amava anche quando si ingelosiva a tal punto da negare. Lo amava in tutto e per tutto e Wooyoung aveva perso la testa già da un bel po'.
Quel giorno Cupido aveva deciso di scoccare la sua freccia rosa nel cuore di San,colpendolo in pieno e facendolo inchinare al cospetto di un sentimento più potente degli altri messi insieme. Cupido aveva deciso che fosse arrivato il momento di mettere il puntino sulla "i" in quel legame confuso.
Quel giorno San si sarebbe dichiarato a Wooyoung e questo non lo avrebbe saputo fino alla sera tardi.
«Wooyoung,sono le sette e cinquanta! A che ora ti devi alzare da quel letto?» sua madre lo sgridò aprendo le finestre al massimo facendo entrare quei fastidiosi raggi solari che accecavano il povero Wooyoung. «Le sette e cinquanta?!» esclamò alzandosi dal letto e prendendo il telefono tra le mani spalancando gli occhi. «Mi sarei dovuto vedere con San già da cinque minuti!» esclamò ancora più in agitazione.
Proprio in quel momento,il suo telefono prese a squillare. Era San.
Prese subito il telefono e rispose. - Dove sei?- chiese San abbastanza accigliato. Il biondo cercava le parole giuste per non farlo alterare ulteriormente. - La mia sveglia non ha suonato -. Attimi di silenzio. - Jung fottuto Wooyoung,dovevi essere qua già da cinque minuti! - il biondo disse un piccolo "lo so" mettendosi velocemente le scarpe. - Sto venendo a casa tua - borbottò e Wooyoung sentì il suo motore accendersi. - Non c'è bisogno! Sto venendo- ma prima che potesse anche solo dire un'altra parola,il corvino riattaccò.
