Non lo vide neanche quando i soccorritori presero per le spalle Yunho facendolo salire sulla barca rossa,non lo vide neanche quando questi fecero un "x" con le mani alla gente del posto dicendo che era troppo pericoloso entrare in acqua. Non lo vide neanche quando aizzarono la bandierina rossa e corse,corse fin dove toccava fregandosene delle onde alte,della corrente e dei vortici marini. Corse a perdifiato e prese respiro quando l'acqua gli arrivò al mento,respiro che però non riuscì a far andare ossigeno in tutte le cellule del corpo. Una sensazione di impedimento tale da fargli stringere le palpebre e sperare di essere solo in un incubo e che la mattina successiva si sveglierà sudato,ma con la consapevolezza di aver fatto solo un sogno che non voleva si ripetesse. Ma era lì,in mezzo al mare mosso alla ricerca del fidanzato che,con una stupida gara aveva sfidato Yunho e il mare stesso,questa volta arrabbiato.
Mare bipolare che aveva cambiato umore tutto d'un tratto portando le sue figlie alte alla riva per trascinare.
Mare crudele che aveva trascinato il suo San sott'acqua non portandolo più a galla.
«San! Per favore!» urlò a squarciagola quando finalmente i bagnini portarono in superficie il suo amato. Urlò come mai aveva urlato prima,una voce ritrovata solo in quel momento,cosciente che l'unica arma che avesse per affrontare la sua paura fosse il grido. Un bagnino gli intimò di andare in riva ma Wooyoung non voleva nemmeno dargli ascolto.
Vedeva solo San,San di persona,San nella mente. Non vi era altra persona che riusciva a distinguere in quel momento Wooyoung se non la persona che amava e il buio attorno.
«Wooyoung!» Hongjoong lo prese per i fianchi e lo portò in riva seguito anche dai bagnini che avevano recuperato i due ragazzi.Yunho non era messo male,solo qualche graffio quando l'onda e la corrente lo fecero strofinare con una pietra tagliente. San,invece,non apriva gli occhi. Non dava segni,le sue labbra erano bianche,la sua pelle ancora più cadaverica e una ferita alla tempia dava colore a quel volto bianco,un colore rossastro,il colore del sangue. Paralizzato il biondo si avvicinò al suo fidanzato e cercò di toccarlo ma la squadra di soccorritori del posto gli fece segno di allontanarsi. «No! Voglio stare con lui! Voglio stare con il mio fidanzato» urlò con potenza sentendo le dolci gocce di rugiada delle nuvole tristi, scendergli sulle guance. I soccorritori si guardarono negli occhi e mentre che mettevano il corpo di San su una barella,avevano invitato Wooyoung a salire con loro in ambulanza. «I-io...non ce la posso...fare senza di l-lui» i singhiozzi erano solo una piccola parte di quello che davvero provava. Il suo cuore spezzato non a metà,ma da ben migliaia,milioni parti tutte contraddistinte fra di loro,la mente spenta e la voglia di urlare ai quattro venti il perché di tale crudeltà.
«I-io...non posso farce-la senz-a di t-te,S-san» gli toccò il viso nell'ambulanza,stringendo gli occhi e poggiando le mani sulle sue ginocchia,sentendosi inutile perché impotente di far nulla. «Come si chiama?» chiese un soccorritore che era rimasto con Wooyoung. «C-choi San...» si morse il labbro inferiore guardando con occhi spenti il fidanzato che non accennava a niente se non un lieve bip del monitor dei battiti del cuore. «Quanti anni ha?» chiese ancora,cercando di non farsi coinvolgere dall'amarezza che stava provando in quel momento. «19...» il soccorritore annuì e porse il foglio compilato al suo collega.
«Portatelo in urgenza a fare la Tac» subito la barella venne portata lontano dagli occhi di Wooyoung che si stava crogiolando nel suo dolore. Si sedette in un angolo lontano dalle persone nella sala di attesa,ripensando alla volta in cui San era venuto in ospedale assieme a lui per vedere suo padre.
Per sapere come stava.
E aveva portato lui per fargli compagnia forse...e solo allora Wooyoung capì il perché lo avesse portato con sé,per condividere un dolore silenzioso,un dolore che solo in quel momento aveva compreso appieno.
Solo che...
Solo che accanto a lui non vi era San a condividere il suo dolore,non vi era nessuno se non un posto vuoto.Portò le mani al viso,nascondendolo con esse e lasciandosi andare a un ennesimo crollo e a un ennesimo dolore.
"Tu eri vivido e continui ad esserlo".
Dimmi San,continuo ad essere vivido nella tua mente?
La dichiarazione di San Valentino lo travolse come quell'onda ha travolto il suo fidanzato,adesso ricoverato d'urgenza in quell'ospedale vicino Seoul.
Con un briciolo di considerazione nei confronti di sé stesso,si alzò dal suo posto dopo più di mezz'ora passata a piangere e a singhiozzare e, fregandosene del suo aspetto terribile,prese dal distributore una bottiglia d'acqua sentendo la sua gola terribilmente secca. Ma voleva sapere,sapere che cosa stessero facendo,che notizie avessero del suo fidanzato.
«S-scusatemi» chiese al dottore che lo aveva preso con sé una volta rientrato nella sala d'attesa. «Posso...» prese un profondo respiro. «Posso sapere cos'ha il mio fidanzato?» con la voce che più gli risultava normale ma difficile, aspettò che il dottore gli dicesse qualcosa. «Choi San?» il ragazzo biondo annuì ma l'azione che fece il dottore non lo fece per nulla rassicurare.
Lo fece preoccupare. «Quando è stato travolto dall'onda,non toccava di due metri il suolo marino. Eppure l'onda è stata capace di portarlo giù e di fargli sbattere violentemente la testa...» «Si riprenderà?» chiese speranzoso ma quella luce negli occhi si spense lentamente. «Non si sa se...appena operato, aprirà effettivamente gli occhi».
Perché sei così terribile con me?
Chiese rivolto a nessuno in generale e abbassò la testa sentendo le lacrime agli occhi. No,non poteva essere!
Non poteva finire così!Non poteva...lasciarlo così.
Si erano giurati amore eterno,si erano promessi di fare l'amore sotto il chiarore della luna. Wooyoung gli aveva promesso di andare a vivere insieme appena iniziava l'università...Perché...allora?
Perchè sei così crudele con me?
Ma questa volta si riferiva al dolore che provava al petto,al cuore. Si riferiva a quel dannato sentimento,si riferiva all'amore.
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Sorry If I Love You || A WooSan Story
Fanfiction|Completata| «Cosa te ne importa di me,cazzo?» San guardò negli occhi ,alterato, il migliore amico. «Mi importa troppo di te,San! Come fai a non notarlo?» rispose a tono il biondino,guardandolo in quelle sue cascate di miele quali erano i suoi occhi...