La scuola non era mai stata silenziosa come quella settimana dopo la festa di Halloween. Era stato tutto sospeso dopo che la festa finì male,molto male.
Joonheon non aveva avuto danni cranici o altre brutte cose e di questo Wooyoung ne fu grato e della sorella non si seppe più niente,se non del suo trasferimento in un'altra scuola. Se non c'era lei allora significava che anche Joonheon si era trasferito. Un sospiro di sollievo uscì dalle sue labbra quando seppe di quella notizia a suo parere una delle poche buone, eppure era da una settimana che San non si faceva vivo e sicuramente era perché era stato messo in punizione dai suoi genitori severi.Non voleva che San finisse dietro le sbarre a causa sua e aveva evitato fino a quel pomeriggio di giovedì di andare nel suo attico. Era stato letteralmente obbligato dal corvino che si sentiva tremendamente solo.
E lo aveva pure convinto... ma come poteva non succedere se il biondo era cotto al puntino di San?
Wooyoung era convinto che fosse un combina guai,dietro l'angolo trovava sempre un pericolo e non riusciva mai ad affrontarlo da solo ma era più che deciso di doverci almeno provare.
Quando quella notte di Halloween San gli era rimasto accanto ed aveva abbandonato quel gruppo,era stato così felice...d'altra parte non sapeva come si sarebbe evoluta questa sua felicità. Difatti,a causa di quella litigata sfociata in una vera e propria lite sanguinolenta il biondo non si sentiva più al sicuro,non quando la colpa di quell'avvenimento era stata buttata su di lui. Come se non ci bastasse,gli studenti avevano iniziato pure ad ignorarlo,spesse volte anche a fargli degli scherzi di poco gusto come degli schizzi fatti male di lui ed Hongjoong intenti a baciarsi o fare altro.
Era lui il primo a provare disgusto in quelle persone. Come potevano essere così cattive con lui solo perché omosessuale? Non potevano semplicemente accettare la cosa o ignorarla completamente?
Per non parlare che San aveva avuto una sospensione di due settimane,menomale che non aveva subito l'espulsione dalla scuola.
La campanella suonò rumorosa come al solito e i corridoi strariparono di studenti e studentesse pronte a buttarsi sui loro letti per riprendere quelle ore di sonno che avevano perso per studiare tutti gli argomenti.
Ultimo anno,esami di maturità.
Hongjoong guardò il biondo da lontano, più triste che mai. Era certamente convinto che lo avesse fatto perché si sentiva in colpa per la festa.
Ed infatti non aveva sbagliato. Wooyoung si era allontanato da lui proprio per questo motivo,per non fargli pesare la questione anche sulla sua schiena.
Il ragazzo ormai soggetto da quegli sguardi disgustati,prese a camminare a piccoli passi verso l'uscita della scuola,stringendo fortemente le bretelle dello zaino.
Guardava alto davanti a sé,non timoroso di quelle facce anche se,a prova contraria,ne aveva più paura. Non avrebbe mai voluto che tutta la scuola lo venisse a sapere in quel modo cattivo.
Perché non si mettevano nei suoi panni? Perché erano così insensibili?
Pieno di queste domande senza risposta,Woo uscì dalla scuola finalmente respirando aria fresca e sorprendosi quando sembrò riprendere aria fuori. Che l'avesse trattenuta?Wooyoung si guardò attorno per poi prendere la strada opposta alla sua. Sapeva dove abitava San,non ci voleva molto a trovare il grande grattacielo vicino la scuola. Un edificio di lusso che permetteva solo ai più ricchi di comprarsi le case e ai benestanti di affittarle.
Camminò lento verso la grande porta in vetro dell'enorme struttura entrando definitivamente e suonando il citofono con su scritto i nomi dei genitori e "Choi Sanjook". Aspettò che una domestica aprisse definitivamente l'ingresso permettendogli di accedere all'ascensore per poi premere l'ultimo piano.
Quando entrò in quell'ascensore pulito e profumato,come tutto l'ambiente del resto,e proprio quando le porte dell'ascensore si stavano per chiudere,una mano le aprì e un bel ragazzo dalla pelle ambrata,i capelli color cioccolato,si sistemò accanto a lui. Era vestito di tutto punto,con un completo blu scuro a evidenziare il suo corpo tonico e un paio di occhiali scuri.
Ma c'era qualcosa in lui che gli risultava familiare. Appena il ragazzo si mosse per premere un altro piano dell'ascensore Wooyoung lo riconobbe. «Jongho?» chiese squadrandolo.
Era strano che il suo collega fosse così sistemato abituato com'era a vederlo con il grembiule da cameriere. «Wooyoung!» Jongho si tolse gli occhiali rivelando i suoi occhi scuri e sentì uno strano rossore farsi spazio nel viso.
Era la prima volta che osservava attentamente Jongho e doveva ammettere che non era niente male. «Come va?» le porte si chiusero completamente e l'ascensore prese a salire. «Tutto...bene» mormorò il biondo facendo aggrottare la fronte al collega. «Sicuro di-»«Sì,sì! Benissimo» annuì freneticamente facendogli intuire che non c'era nulla di strano.
Magari.
«Come mai sei vestito così bene?» chiese curioso più che mai e Jongho gli sorrise caldamente. «Sono ritornato da un colloquio di lavoro. Sono stato accettato!» esclamò l'ultima frase quasi mettendosi a cantare. «Sono felice per te» gli sorrise raggiante,il biondo,vedendo quanto il suo viso abbronzato assumesse sfumature di colore. Le ante dell'ascensore si aprirono rivelando il piano 24esimo. «Ci vediamo allora» fece per salutarlo ma Jongho lo fermò. «Senti...Woo» le sue guance assunsero più colore.
«Ti va se...ecco» l'imbarazzo lo stava consumando vivo. «Uno di questi giorni uscissimo?» chiese speranzoso.
Il biondo rimase spiazzato a quella domanda. Amava San ma questo non sapeva della sua cotta e le possibilità che si fidanzassero erano pari a sotto zero.
Avrebbe provato ad andare avanti e voltare pagina e quella richiesta capitò a pennello.
«Certo,Jongho» con gli occhi luminosi il bruno gli porse un biglietto con su scritto il suo numero. «Quando puoi chiamami o inviami un messaggio» Wooyoung lo salutò e lasciò che le porte si chiudessero lasciando continuare il tragitto dell'ascensore.
C'era qualcosa nel suo petto che suggeriva che stava facendo la cosa giusta ma anche la cosa sbagliata.
Ma non voleva badarci più di tanto,non dopo tutto il casino che era successo prima.
Con un calore dolce al petto,arrivò all'appartamento di San con un sorriso a trentadue denti. Finalmente era arrivato il suo momento di essere felice.
❥︎It's Audrey here!
Buon pomeriggio a tutti quanti! Come state? l'Italia ha vinto e il sogno del tanto agognato bagno di mezzanotte si è avverato💙
Sempre io che stavo morendo di freddo:
Capitolo di passaggio ma che fa intuire che Wooyoung è preso di mira da moltissimi - mi dispiace tantissimo vederlo così giù-.
D'altro canto,Jongho gli chiede un appuntamento.
Attenzione attenzione!
Come andrà a finire?
Vi mando un abbraccio grande 🧡🧡
-Adryy
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Sorry If I Love You || A WooSan Story
Fanfiction|Completata| «Cosa te ne importa di me,cazzo?» San guardò negli occhi ,alterato, il migliore amico. «Mi importa troppo di te,San! Come fai a non notarlo?» rispose a tono il biondino,guardandolo in quelle sue cascate di miele quali erano i suoi occhi...