Il biondo si grattò le mani nervoso quando si ritrovò davanti l'enorme grattacielo in cui viveva San e la sua famiglia,tre giorni dopo essere andato nell'azienda Wang del fidanzato della sorella Ryujin. Non c'era un motivo particolare per cui c'era andato,era uno indispensabile. Da quando è successo l'irreparabile alla festa di fidanzamento del fidanzato,non vide più il signor Choi neanche in ospedale. Questo perché San glielo vietò più e più volte per non provocare degli attacchi nervosi al suo babbo.
Fece un profondo respiro ed entrò in quella grandissima struttura, accomodandosi dentro l'ascensore e notando con suo grande sollievo che nessuno era entrato di sorpresa come l'ultima volta in cui Jongho voleva invitarlo ad uscire fuori. L'ascensore si fermò dopo vari secondi in cui Wooyoung contemplava i numeri luminosi ad ogni piano che passava,mordendosi le labbra e torturandosi quello inferiore in un tentativo di diminuire il nervosismo.
«Oh...mi devo calmare» borbottò nervosi e si passò una mano fra i capelli prima di suonare il campanello. Ad accoglierlo non fu San ma una domestica che,appena lo vide,gli sorrise. «Prego, è venuto per il signor Choi?» chiese e il biondo annuì entrando in quella sala. «La aspetta nella sua camera,assieme al padrone c'è anche il figlio» quella notizia gli tolse un piccolo peso dal cuore. Ci sarebbe stato San a fargli capire le intenzioni che aveva la neo coppia. «Mi segua» come se Wooyoung non conoscesse abbastanza bene la casa del corvino, lasciò che la domestica gli mostrasse la via per la camera del genitore. Si inchinò a dovere e se ne andò lasciando Wooyoung davanti quell'enorme porta in legno massello con il cuore in tumulto.
Doveva farcela.
Toc Toc.
Bussò alla porta e venne aperto dal fidanzato. San gli sorrise e lo fece entrare. «Salve, signor Choi» s'inchinò quando vide il padre del fidanzato steso sul letto con un enorme bendatura sul petto coperta da una camicia bianca. L'uomo lo osservò e non ricambiò il saluto aspettando che i due si sedessero.
La stanza era buia,le finestre era tutte chiuse e le tende chiare suggerivano un po' di luce. Il grande letto situato al centro della stanza dava vista a un altrettanto gigantesco televisore con una libreria al lato opposto.
Vi era una porta accanto alla libreria che dava per l'armadio in camera anch'esso più grande di due stanze della sua casa messe assieme. «San mi ha detto che venivi per parlarmi di quel discorso» disse con voce rauca il padre tossendo lievemente. Wooyoung si sedette ancora più vicino al fidanzato con la gamba che tormentava il pavimento per il suo continuo tremore. «S-si» l'uomo alzò un sopracciglio alla timidezza e al nervosismo del ragazzo biondo. «Papà-»«Non sono in grado di esprimere quanto imbarazzo e vergogna mi avete provocato entrambi» disse l'uomo facendo zittire i due ragazzi in quella camera. San fissò negli occhi il padre deciso a non lasciargliela vinta. «Mi sembra che la cosa più vergognosi sia stato cercarmi di farmi fidanzare solo per i tuoi scopi lavorativi» disse il figlio e il signor Choi alzò gli occhi al cielo.
«San,tu non capisci nulla» il padre fissò negli occhi il fidanzato del ragazzo corvino,non staccandogli gli occhi di dosso. «Non sai nulla dell'amore» non distolse gli occhi dalla sua figura e il figlio strinse i pugni. «Non saprò nulla ma almeno Woo è disposto a starmi accanto,cosa che tu e la mamma non avete mai provato a fare» strinse i denti e Wooyoung si ritrovò gli occhi dei due puntati addosso.
«Signor Choi» il biondo mise una mano sulla sua coscia. «So bene che non è facile per lei scoprire che suo figlio si sia fidanzato con un ragazzo... di famiglia umile per giunta» disse il biondo e il signore lo guardò con interesse. «Ma penso che dovrebbe accettarlo così per com'è-»«No, Woo,non m'interessa se a mio figlio piacciono i ragazzi anziché le ragazze» lo bloccò il padre e i due si ritrovarono confusi.
«È ovvio che sia profondamente deluso dal fatto che non si sia fidanzato con quella ragazza,il ché mi rende un uomo sfortuna e lo zimbello dell'intera azienda,per adesso» borbottò infastidito. «Ma sono deluso che quella persona scelta sia proprio tu»assottigliò gli occhi e lo guardò male facendo provare diversi sentimenti contrastanti e più che confusi al biondo. «Papà,non iniziare con questa predica» il figlio alzò gli occhi al cielo ancora più infastidito. «Te l'ho già detto ,figlio mio,devi puntare in alto non in basso» lo rimproverò facendo abbassare la testa a Wooyoung mortificato.
Il corvino mise una mano sulla sua spalla e guardò male il padre. «Se vorrai di nuovo che le cose vadano come prima,allora dovrai accettare Wooyoung come mio fidanzato» il padre mise le braccia al petto ma fece una smorfia di dolore per aver sfiorato la ferita. «Le giuro che con me non avrà nessun problema da ora in poi,mi basta solo che San sia con me» mormorò e il padre si morse il labbro inferiore.
Passarono vari secondi e nessuno dei tre aprì parola. «D'accordo» Wooyoung sgranò gli occhi. «D'accordo?» chiesero i ragazzi all'unisono scioccati. «Se Wooyoung ti renderà felice e ti permetterà di proseguire i tuoi studi non vedo più il problema» fece solenne. «Ma» i due alzarono le sopracciglia. «Se anche solo ti farà cambiare idea sul lavoro,sappi che ti impedirò qualsiasi rapporto con lui» li guardò male ma San era troppo preso a riformulare la prima frase. Wooyoung si alzò dalla sedia e strinse la mano del signor Choi con un meraviglioso sorriso sulle labbra. «La ringrazio molto,signor Choi. Non la deluderò» l'uomo di mezza età trovò quel gesto fastidioso ma decise di mostrarsi gentile per volontà del figlio.
La domestica entrò nella camera e avvisò entrambi che era arrivato il momento di cambiare le bende. I due uscirono dalla camera e subito Wooyoung buttò le braccia al collo del fidanzato. «Sono così felice,San!» il fidanzato lo afferrò per i fianchi e lo baciò di trasporto,facendo sorridere nel bacio Wooyoung. Si staccarono con un sonoro schiocco di labbra e si guardarono negli occhi.
Parlavano al posto della loro bocca e si dicevano tutto.
Adesso mancava solo dirlo ai parenti di Wooyoung alla festa dell'Albero.
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Sorry If I Love You || A WooSan Story
Fanfiction|Completata| «Cosa te ne importa di me,cazzo?» San guardò negli occhi ,alterato, il migliore amico. «Mi importa troppo di te,San! Come fai a non notarlo?» rispose a tono il biondino,guardandolo in quelle sue cascate di miele quali erano i suoi occhi...