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San lo guardò da cima a fondo soffermandosi sul suo viso paffuto e tondo che tanto voleva mordere

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San lo guardò da cima a fondo soffermandosi sul suo viso paffuto e tondo che tanto voleva mordere. C'era qualcosa in lui che lo attirava, qualcosa che gli faceva dire che quello che stava pensando fosse giusto.

Il biondo si accomodò all'interno del suo attico sorridendogli calorosamente e subito lo abbracciò stretto. «Mi sei mancato,San»quelle parole sussurrate dolcemente e con le braccia di Wooyoung attorno alla sua vita stretta,fecero perdere un battito al corvino.

«Anche tu mi sei mancato,tesorino» San ricambiò velocemente l'abbraccio,sciogliendosi come un ghiacciolo al sole riscaldandosi del suo calore che tanto adorava.

Woo sciolse l'abbraccio prima di poggiare le mani sulle sue spalle e continuare a sorridergli mozzafiato.

Il cuore di San perse altri battiti e non riusciva a spiegarsi il perché. Guardò incantato il suo viso radioso e sorridente,perdendosi in quei tratti infantili che tanto lo stavano seducendo. «Che cosa stavi facendo prima che venissi?» chiese curioso entrando subito in quell'enorme salone con la televisione anch'essa gigante. Più che salone sembrava un vero e proprio cinema.

Due grandi poltrone affiancavano il divano lungo in stoffa costoso che proietta sulla grande TV. L'enorme finestra fornita di tende color bianco sporco,dava la visione di una porzione di Seoul comprendendo anche il fiume Han. «Niente di cui debba preoccuparti,affari di lavoro» rispose semplice e Wooyoung aggrottò la fronte.

Affari di lavoro?

«Da quando lavori?»«Da quando sono diventato maggiorenne mio padre mi ha fatto entrare nella sua azienda...» si grattò la nuca pentendosi di non aver detto nulla al suo migliore amico prima di allora. «E me lo dici adesso?» quasi come un dejavu,sembrava che la situazione fosse la stessa ma dettata da persone diverse. «Scusami,Woo...non sapevo come dirtelo» prese da dentro un mobile una ciotola in vetro. Andò un attimo in cucina per prendere un pacchetto di patatine e pop corn per ritornare dal suo migliore amico che lo aspettava pazientemente. «Serata film?» il biondo sorrise. «Serata film» confermò lasciando che il corvino si sedesse accanto a lui con sopra la ciotola ricolma di schifezze.

«Film horro-»«Drammatico!» Woo sorrise come un bambino contento che il corvino lo avesse accontentato quando lo vide sbuffare. Si misero comodi sul divano e iniziarono a guardare "Io prima di te".

«Andiamo Woo,non puoi piangere così dal nulla!» esclamò alzando gli occhi al cielo quando sentì varie tirate col naso di Wooyoung e vide i suoi occhi acquosi. Il suo cuore si strinse. «È solo un film,non c'è bisogno che piangi»«Puoi stare zitto?» borbottò frugando nelle tasche un fazzolettino che non trovò ma qualcosa si perse nel divano e senza notarlo. Woo prese un fazzolettino sul tavolino in vetro del salotto,asciugandosi le lacrime.

«Adesso vediamoci un film che dico io!» Woo sbuffò senza nessuna cattiva intenzione e si mise di nuovo comodo sul divano. Il film partì e man mano che andava avanti anche le palpebre del biondo si facevano pesanti,fino a chiudersi completamente.

«Woo...» il corvino lo scosse leggermente quando si accorse che il migliore amico stesse dormendo con la testa poggiata sulla sua spalla.

Gli accarezzò i capelli morbidi,guardando quelle lunghe ciglia che accarezzavano le guance morbide e le labbra socchiuse che...

San si morse il labbro inferiore scuotendo la testa. Non era da lui fare certi pensieri sul suo migliore amico.

Sospirò pesantemente,passandosi una mano sui capelli. Si alzò dal divano prestando attenzione a non svegliarlo.
Erano le ventidue passate e non avevano neanche cenato,i suoi genitori sarebbero stati fuori fino a tarda notte e non aveva alcun problema in quel campo.

Stava però cercando di capire da quando fosse attratto così tanto da Wooyoung. Sapeva che fosse un bel ragazzo ma così...

Svegliati San!
Si ripetè il corvino andando a prendere dall'armadietto della cabina armadio una coperta pesante.

Di nuovo in salotto distese il biondo completamente sul divano ammirandolo per pochi secondi prima di mettergli la coperta. Gli accarezzò una guancia e notò un bigliettino a lato della sua testa.

Quel bigliettino.

Lo prese tra le mani e una fastidiosa sensazione si fece spazio in lui.

Lesse il nome più e più volte cercando di capire chi fosse: Choi Jongho.

Strinse la mano libera a pugno mordendosi fortemente il labbro inferiore e spostare l'attenzione sul biondo.

Wooyoung aveva appena ricevuto il numero del figlio del collega di suo padre e avrebbe dovuto essere felice per questo. Era il suo migliore amico e sembrava che qualcuno fosse interessato a lui...allora perché si sentiva così?

Che fosse geloso?

Non doveva pensare a questo quando nei giorni successivi sarebbe dovuto andare a scuola e fare i conti con tutto e tutti.

Lasciò riposare Wooyoung con mille domande per la testa.

[...]

San era finalmente ritornato a scuola e non sembrava essere cambiato qualcosa. Gli studenti non erano preoccupati per il trasferimento dei fratelli Hwang e non sembrano preoccupati per il comportamento strano avuto da San quella notte di Halloween.

C'era qualcosa che puzzava per San:il modo in cui guardavano Wooyoung al suo fianco e il modo in cui quest'ultimo evitava Hongjoong. Se n'era accorto e Woo lo sapeva perfettamente. Non era stupido e lo sapeva.

All'uscita della scuola,quel lunedì,qualcosa di anomalo successe.

«Woo, Hongjoong ti osserva tutto il tempo,dovresti parlargli» cercò di farlo ragionare San ma con scarsi risultati. «Ho deciso io di allontanarlo» il biondo strinse lo zaino. Era per il suo bene non venir preso di mira. «Non è così che si fa» lo guardò duro ma Wooyoung lo lasciò sbattere. «Non c'è bisogno che ti preoccupi così tanto,so quello che faccio».

San non era d'accordo  ma prima che potesse ribattere una macchina piuttosto costosa parcheggiò davanti il cancello della scuola e un signore di mezza età aprì la portiera al passeggero.

La persona che uscì da quel lato era proprio Choi Jongho con addosso gli occhiali da sole ma l'uniforme di un'altra scuola di Seoul.

Il bruno si avvicinò al biondo con un sorrisetto felice mentre il suo migliore amico lo guardava con i pugni stretti. Non riusciva a capirsi. «Wooyoung!»Jongho chiamò il suo nome ad alta voce facendo girare gran parte degli studenti in loro direzione.

Il biondo si accorse di San e del suo strano atteggiamento. Non ci stava capendo più niente e l'incontro con Jongho stava solo aumentando le innumerevoli domande che vorticavano nella sua testa in attesa di risposte.


❥︎It's Audrey here!

Buonasera a tutti quanti! Come stiamo?

San sembra essere geloso,davvero tanto geloso,ed iniziano i primi dubbi.

Perché si sente in quel modo?

Non lo capisce evidentemente ;;

Jongho, pareri su di lui?

Vi lascio con la solita suspense,a lunedì 🧡

Sorry If I Love You || A WooSan StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora