«Dai Woo,non essere nervoso» San gli accarezzò i capelli sentendone la morbidezza e la setosità e godendosi del suo rossore sulle gote. Inutile dire che Wooyoung fosse nervoso per via dell'imminente giorno arrivato più in fretta di quanto pensasse: il cinque aprile. E come tutti gli abitanti della Corea del Sud,il cinque aprile si festeggia l'arrivo della primavera e quale simbolo della natura lo rappresenta come l'albero? Scelta indiscussa: un piccolo seme dal quale cresce un albero che porta vita.
Alberi dai vasti colori,alberi secchi,alberi spogli. Si celebrava l'arrivo di quella primavera che tanto molti agognavano e pochi non la sopportavano. Con nervosismo e frustrazione,Woo affrontò quello che gli parve il più lungo autunno e inverno della sua vita,sospirando ancora più pesantemente all'arrivo della primavera. La sera di quel giorno ci sarebbero stati tutti i parenti di Wooyoung a casa sua e non riusciva a capire come ventiquattro persone potessero entrare in una sola stanza come la cucina salotto.
«Non sono nervoso,San,sono stanco!» borbottò buttandosi sul suo letto e nascondendo la testa sul suo cuscino,facendosi accarezzare dolcemente la schiena da San. Il fidanzato era arrivato la mattina presto con la scusa di aiutare i genitori con i tavoli e le sedie sotto gli sguardi di chi la sa lunga della sorella Miyoung. «Se sei stanco, perché non ti riposi?» chiese ma ricevette un "no" con la testa seppur mal fatto.
«Non è questione di sono stanco fisicamente» alzò lievemente il capo e poggiò il mento sul cuscino. Il fidanzato si sedette vicino a lui tracciando con le dita una scia infuocata dalla zona lombare fino al dorsale della schiena del ragazzo,facendolo rabbrividire. «Allora non pensare a nulla» gli sussurrò all'orecchio,facendolo ritrarre leggermente. La sua mano si infilò sotto la maglia leggera del fidanzato tastando la schiena nuda e morbida di Wooyoung. I due si guardarono con occhi socchiusi mordendosi il labbro inferiore quasi come se fossero uno lo specchio dell'altro.
Da quando Baekhyun era entrato nel gruppo ,vi era una strana tensione fra la coppia. Wooyoung non riusciva a capire il perché guardare San anche solo per un secondo gli provocasse uno strano calore al basso ventre. Era pur vero che il corvino facesse di tutto per stuzzicarlo,dal mordersi il labbro a toccare il suo tronco nudo. Wooyoung si girò a pancia in su,lasciando che San lo baciasse con passione e poggiasse le dita ai bordi della sua maglietta. «San...» Wooyoung mormorò il suo nome quando il fidanzato scese con le labbra sul suo collo,inumidendole bene e tracciando un'altra scia di baci avidi su tutto il collo e sulla clavicola.
San salì a cavalcioni su di lui riprendendo la sua scia di baci e alzando la maglietta di Woo,leccandosi le labbra quando sentì il ragazzo sotto di lui rabbrividire. Alzò la testa e puntò gli occhi sul fidanzato,mordendosi la lingua alla vista delle sue condizioni: ansimante e con le labbra gonfie. San fece un piccolo ghigno malizioso. «Vorresti che...»non continuò la frase e fece scendere la mano sulla patta dei suoi pantaloni lunghi. Il biondo spalancò gli occhi e subito sussultò. Non aveva la forza di aprire bocca,neanche di dire una parola ma i suoi occhi dicevano al posto suo.
San gli baciò la guancia e sbottonò il bottone e scese la cerniera del pantalone tastando la semi erezione del fidanzato. «Mh» gemette leggermente il biondo e subito si tappò la bocca. «Ragazzi,potete darci una mano per la cena?» la madre di Wooyoung bussò alla porta dei due facendoli spalancare entrambi gli occhi e mettersi in posizione normale. «O-ora veniamo!» con un primo balbettio il biondo si aggiustò i pantaloni e la maglietta sotto gli occhi languidi di San. Non riuscì a guardarlo negli occhi per l'imbarazzo e si morse il labbro inferiore. «Scusami Woo,non so cosa mi sia preso» si grattò la nuca e si scusò sorprendendo il biondo. «N-non ti scusare,San! N-non ne parliamo adesso...» si aggiustò i capelli e si diede un'ultima occhiata allo specchio.
«Bene,gli ospiti dovrebbero arrivare fra pochi minuti,potete mettere,per favore,le bibite in tavola?» chiese la madre con i suoi grandi occhioni stanchi sorridendo a entrambi. «Certo, signora Jung» la donna sorrise e fece un piccolo risolino facendo alzare gli occhi al cielo al figlio. A suo madre piaceva San,anche troppo.
«Oh andiamo San,puoi chiamarmi Hyejin» gli scombinò i capelli e andò in un'altra camera lasciandoli soli con Miyoung. «Vi ho sentiti prima» gli puntò il dito contro e Wooyoung assomigliò più a un papavero che a una persona. «E non dirai nulla di tutto ciò,vero Mimi?» chiese San mieloso e la sorella ci pensò su. «Tanto oggi glielo direte» sorrise impertinente sapendo cosa avrebbero combinato entrambi.
Woo storse la bocca non volendo ci pensare e in quel momento il campanello della porta suonò. «Sono arrivati!» canticchiò la madre e fece accomodare dapprima i nonni paterni e materni e poi,dopo vari minuti arrivarono pure gli zii. Ok,c'erano più di trenta persone e miracolosamente ci entravano tutte. «Buona festa dell'albero, Wooyoung!» una delle cugine del biondo lo abbracciò cogliendolo alla sprovvista. «Grazie,Dahye» la bionda ossigenata con un anno in meno di lui sorrise e rivolse poi la sua attenzione a San.
«Non mi avevi mai detto che avevi un amico così bello» esclamò entusiasta e i ragazzi si guardarono negli occhi. Con le solite frasi da parte di zii e nonni "come sei cresciuto" e "chi è questo bel giovincello?"i due si sedettero uno accanto all'altro. A differenza di Wooyoung,San parlava con chiunque!
Era una radio a differenza sua che sembrava più un MP3 malfunzionante. Sua madre mise davanti ad ogni parente e amico un piatto di Naengmyeon* sedendosi poi a tavola e augurando buona primavera a tutti. «Allora Wooyoung» la cugina pettegola qual era Dahye sorrise maliziosa mangiando i suoi noudle freddi con gusto. «Non hai portato nessuna fidanzatina? Chissà,ce la potevi presentare» fece il labbruccio e tutti i parenti portarono l'attenzione su di lui, specialmente il padre.
Woo scosse la testa e la abbassò ma la mano di San sulla sua coscia gli diede la forza di parlare. «No,Dahye,non ho portato la fidanzatina...» mangiò con calma metà uovo sodo. «Ho portato il fidanzatino» San sussultò alla sua risposta,trattenendo le risate per la sua sfrontatezza.
La ragazza così come gli altri li guardarono scioccati,tutti ad eccezione di Miyoung,Jackson e Ryujin che sapevano già tutto e forse anche la mamma. «Mi dispiace non avervelo detto prima ma sono omosessuale» il padre di Wooyoung era calmo,molto calmo. Aveva smesso di mangiare e teneva gli occhi fissi sul figlio. «E San è il mio fidanzato» il corvino fece un sorriso a trentadue denti dando un sonoro bacio sulla guancia al fidanzato. «So che è difficile da accettarlo» si morse il labbro inferiore. «Mamma» guardò la madre che era leggermente scioccata ma non disgustata. «Papà» adesso guardò negli suo padre e vide la delusione più profonda in quelle sue pozze scure.
Delusione e tanta incomprensione. «Spero che mi accettiate così per come sono» sorrise e subito la madre e alcuni parenti lo rassicurarono. «Certo che ti accettiamo!».
Il padre però non era di quel parere. Esprimeva solo calma,quiete...e sarebbe stata una calma prima della tempesta.
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Sorry If I Love You || A WooSan Story
Fanfiction|Completata| «Cosa te ne importa di me,cazzo?» San guardò negli occhi ,alterato, il migliore amico. «Mi importa troppo di te,San! Come fai a non notarlo?» rispose a tono il biondino,guardandolo in quelle sue cascate di miele quali erano i suoi occhi...