Finalmente Wooyoung poteva dirlo ufficialmente: era divenuto il fidanzato di San! Del suo migliore amico! Aveva trovato la persona giusta anche se pensava che l'avrebbe ripudiato una volta saputo il suo orientamento sessuale.
Invece ha ottenuto il suo amore,un amore genuino,uno a 360°. E Woo non aveva parole per descrivere la contentezza,l'euforia che provava in quell'esatto momento - nel momento in cui le labbra di San si sono arricciate nelle due semplici parole "ti amo"-. Parole semplici ma potenti quanto una pallonata in faccia.
«Dio...» mormorò Wooyoung quando San continuò a baciarlo fuori dal Griffin bar preso dalla foga. «San...» il corvino prese a mordicchiargli il labbro inferiore portandolo davanti all'auto rosso -l'auto di suo padre che però diceva di aver preso in prestito,diceva - e aprendo la portiera. «Ti amo da impazzire» sussurrò il corvino buttandolo praticamente a capofitto sul sedile del passeggero e salendogli sopra.
Le sue labbra morbide ritornarono nelle proprie,muovendosi ad un ritmo più lento di prima ma non per questo meno passionale. Mise le mani ai lati del suo volto e approfondì il bacio,godendosi dei mugolii di piacere di Wooyoung. «Anche io ti amo da impazzire,San» sussurrò il suo nome con la voce un po' roca dopo tutti quei baci,scatenando mille brividi sul corpo di questo. «Non sai quanto ho aspettato questo momento» Woo sorrise come un bambino accoccolando la testa sul suo petto e avvolgendo le braccia attorno alla sua vita. Il corvino rimase intenerito da questo gesto e prese ad accarezzargli i capelli,entrambi travolti da una dolcezza appena scoperta.
«Sono felice che mi hai aspettato,Woo» San gli lasciò un bacio nella guancia e avrebbe voluto riprendere a baciare le labbra gonfie del fidanzato ma il suo telefono iniziò a squillare. «Avevo detto che non volevo essere disturbato...» borbottò tra sé a sé ma quando vide il nome sul display quasi divenne bianco. «Tuo padre?» riuscì a leggerlo, confuso. Perché il padre di San avrebbe dovuto chiamarlo proprio quella serata?
Il corvino rispose subito,buttando alcune occhiate a Wooyoung. «Papà,che c'è?...Si...Cosa? No! Non intendo venirci!...Tienimi lontano dalle tue cene di lavoro...Ti ho detto che non vengo...» Wooyoung aggrottò le sopracciglia non riuscendo a seguire il filo del discorso. «Non vengo se non c'è Wooyoung» il suo nome preso in causa gli fece alzare un sopracciglio e aprì bocca ma San gli fece segno di stare zitto. Il biondo incrociò le braccia al petto,non curandosi più della chiamata. «Perchè ti ha chiamato? Ho sentito parlare di cene» chiese Woo curioso e il suo sguardo diceva tutto. «Si,il ventisette febbraio avrà una cena importante di lavoro dove mi mostrerà con chi avrò a che fare dopo le superiori e con l'università» la bocca del biondo assunse la forma di una "o".
Doveva pensare pure lui ad un'università. Gli era sempre piaciuto insegnare ai suoi compagni o ai suoi genitori cose nuovo ma non sapeva davvero se quel lavoro fosse stato suo. «E no,non ci voglio andare»«Ma San,si tratta del tuo futuro!» lo rimproverò Wooyoung.
«Non è il mio futuro se quello a decirlo non sono io» lo guardò anche lui severo.
«Io non voglio che i miei genitori mi seguano fino alla mia tomba» sussurrò lasciando il biondo fermo sul posto. «So che loro mi lasciano fare tutto ma non penso che mi lasceranno scegliere l'università. Voglio oppormi a questo,Woo. Non che' non mi piaccia il lavoro che svolgono ogni giorno,ma non fa per me. Non lo trovo mio» Wooyoung annuì comprensivo. «Dunque deciderai di fare medicina o economia?» chiese cercando di capire che strada volesse fare il fidanzato.
«Non lo so,Woo. Da una parte sento che quel lavoro non sia per me dall'altra si»ma Woo non aveva finito il suo interrogatorio. «Perchè prima hai nominato il mio nome?» chiese il biondo stranito. «Ho detto a mio padre che non sarei venuto alla cena se tu non ci fossi stato» fece gli occhi da cucciolotto abbandonato. Woo intuì subito le sue intenzioni. «Eh no,non intendo venirci».
«Questo lo vedremo» ghignò sfidandolo con lo sguardo ed il biondo alzò gli occhi al cielo. «Pensi davvero di convincermi?» anche lui guardò con aria di sfida il fidanzato. «Potrò sempre dire che il mio ragazzo non è voluto venire con me perché non voleva vedere i miei genitori» fece spallucce. «Sei davvero un bastardo,Choi San!» affermò gonfiando le guance. «Anche ma principalmente sono il tuo ragazzo».
[...]
«Dici che è troppo?» Wooyoung si guardava allo specchio quella mattina del ventisette febbraio,con lo smoking di suo padre addosso. Gli veniva perfetto,esaltava le sue curve mascoline e le scarpe eleganti nere lucide risplendevano così come i suoi capelli. «Penso proprio che dovrò starti sempre attaccato. Ti staranno dietro in tante» disse con tono disgustato San riferendosi alle figlie dei colleghi del padre. «Tu volevi che io venissi» il corvino alzò gli occhi al cielo ma in fondo aveva più che ragione.
«Sei una favola, Wooyoung,basta guardarti allo specchio perché poi si rompe» ridacchiò alla faccia offesa del biondo. Chiuse la porta della sua camera per poi avvicinarsi al fidanzato. «Dico sul serio,Woo. Sei uno schianto» sorrise il corvino lasciandogli un dolce bacio sulle labbra che subito Wooyoung ricambiò. «Woo,la mamma chie- oh,scusatemi!» Miyoung uscì subito dalla stanza imbarazzata per aver interrotto un momento intimo come quello. «Quante volte ti ho detto di bussare?» chiese infastidito il fratello una volta uscito dalla stanza sotto gli occhi divertiti del fidanzato.
«Scusami ma io mica mi aspetto di trovare due persone che si sbaciucchiano» lo disse come se fosse colpa di Woo. San decise di salvarlo. «È ora di andare» guardò l'orologio del polso e il biondo trovò quel gesto più che attraente.
«Arrivederci,signora Jung» la madre di Wooyoung gli rivolse un sorriso amorevole. Forse anche lei lo sapeva ma non voleva darlo a vedere,fatto stava che di lì a poco avrebbe dovuto confrontarsi con suo padre.
Sospirò deciso a non pensarci troppo.
«Allora Woo,devi ricordarti di tre semplici cose» gli informò San in auto. «Uno: mai dire che non sopporti qualcuno» Wooyoung lo ascoltò attentamente ammirando la campagna di Seoul da oltre il finestrino della Hyundai. «Due: fingere di essere interessato ai discorsi degli uomini di affari»«Mh»«Tre: prendere per il culo». Il biondo lo fissò come a voler dire di star scherzando.
«Prendere per il culo?» San annuì. «È fondamentale se si è in un ambiente del genere» spense il motore della macchina quando arrivarono al parcheggio di un ristorante di lusso. «Benvenuto nel mio mondo,Woo».
❥︎It's Audrey Here!
Buon pomeriggio a tutti quanti! Purtroppo gli impegni mi portano a saltare alcuni aggiornamenti - anche la pigrizia di correggere - e di conseguenza non risulto essere costante.
Ma spero comunque che non mi linciate 🥺
Questo è un capitolo di passaggio,San e Woo sono ufficialmente fidanzati e sono pronti per andare ad una cena in cui ci sarà solamente disagio e ancora disagio.
Grazie a tutti per il vostro sostegno❤️ spero che il capitolo vi sia piaciuto!
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Sorry If I Love You || A WooSan Story
Fanfiction|Completata| «Cosa te ne importa di me,cazzo?» San guardò negli occhi ,alterato, il migliore amico. «Mi importa troppo di te,San! Come fai a non notarlo?» rispose a tono il biondino,guardandolo in quelle sue cascate di miele quali erano i suoi occhi...