Subito Wooyoung si rifugiò dietro l'angolo non sapendo cosa fare bene. Non sapeva perché ma si sentiva come in pericolo quando c'era Kim Matthew nonostante non lo conoscesse e sembrava davvero che non volesse avere rapporti con lui dopo il discorso che Hongjoong gli fece quella famosa notte a inizio dicembre. Guardò il telefono per vedere se avesse ricevuto messaggi ma ovviamente li ricevette solo dai suoi genitori. Di San nessuna traccia. Si stirò il maglioncino grigio e prese un profondo respiro.
Dopotutto non lo conosceva,non poteva dirgli o fargli nulla. Convinto, si levò dal muro precendentemente suo amico e complice e si rivelò in quel corridoio che lo portava in ascensore.
Si avvicinò ad esso e il ragazzo gigante non sembrò notarlo ,troppo preso a parlare con una ragazza del suo corso...Chaeryeong? La mora si accorse della sua presenza e lo salutò con la mano attirando così l'attenzione di Matthew sulla sua figura.Il biondo battè velocemente le palpebre e sorrise malizioso ricordandosi di quel cameriere che lo aveva servito nell'Élite Restaurant. «Mi ricordo di te!» esclamò con un tono di voce alto facendo sobbalzare Wooyoung. «Matthew! Non urlare» lo rimproverò la mora. Fece spallucce in risposta e Woo gli regalò un sorriso forzato. «Sei il cameriere dell'Élite Restaurant,giusto? Come ti chiami? Sei venuto qui con la scu-»«Scusalo Woo, è sempre stato uno invadente» Matthew alzò gli occhi al cielo ma i suoi occhi si illuminarono leggermente. «Non importa...Sono Wooyoung,Jung Wooyoung» fece finta di non essere agitato premendo il tasto dell'ascensore. «Sono Kim Matthew» quasi involontariamente Woo gli rispose un "lo so" e subito si tappò la bocca.
«Mi conosci?» chiese aggrottando le sopracciglia e fortuna volle che le porte dell'ascensore si aprirono in quell'istante. «È stato un piacere conoscerti, Matthew» si infilò subito al suo interno schiacciando il tasto del piano terra e facendo sì che le porte si chiudessero autonomamente.
«Ti stavano aspettando» il corvino dalle mash rosse era seduto su un sedia di un tavolo elegantemente decorato di piatti e bicchieri luccicanti. Al tavolo vi era Yunho, Hongjoong,San,Lia,un posto vuoto per Chaeryeong e un altro per lui. «Scusatemi,h-ho avuto un contrattempo» fece balbettando e questa cosa non passò inosservata al migliore amico.
«Non me la racconti giusta tu» gli sussurrò all'orecchio San ma Wooyoung cercò di rassicurarlo con un sorriso mezzo forzato. San aveva uno sguardo vuoto già da quando erano arrivati a Jeju e sperava solo fosse una cosa momentanea.
«Bene ragazzi,come già vi ha accennato la vostra professoressa di Hangul,oggi vedremo il castello di vetro» la professoressa Choi,una prof di storia dell'arte che accompagnava la classe di Hongjoong,prese a parlare ad alta voce come se avesse un megafono in mano. La sua voce si sentiva dappertutto per quanto fosse stridula.
I ragazzi dentro il pullman erano molto più felici di quanto si pensasse. I loro schiamazzi facevano capire tutto,chi intonava canzoni felici e che parlavano di gioventù,chi si divertiva a raccontare battute ,chi parlava di tutto quello che gli veniva per la testa e chi,come Wooyoung,pensava e pensava in continuazione. Sembrava come se volesse torturare la sua mente. San lo guardava profondamente in molto non capendo in che mondo fosse andato a finire Woo.
Lo scosse leggermente quando arrivarono per destarlo dai suoi pensieri.«Scendete,siamo arrivati» fecero le professoresse, facendoli uscire tutti dal pullman.
La prima cosa che uscì fu "wow" dalle labbra di Wooyoung alla vista di un enorme bicchiere interamente fatto di vetro alla sinistra dell'entrata nel Glass Castle. «Prego,accomodatevi» un impiegato li accolse con un sorriso cordiale, trovandosi proprio sotto quell'ingresso in cui due assi di legno bianco si incontravano in un punto creando un arco dai colori arcobaleno.
Era semplicemente spettacolare. «Prego,procediamo verso la struttura» superarono quell'ingresso trovandosi dinnanzi un edificio dai mille colori che sembrava esser stato costruito con i Lego. Era diviso in tre blocchi,il primo e il terzo erano colorati,quello in mezzo era costituito da numerosi finestre.
Quando entrarono numerosi quadri fatti interamente di vetro resero l'ambiente più che spettacolare. Da quadri che raffiguravano onde ai quadri che raffiguravano l'universo.
Dei piccoli castelli, ovviamente di vetro, erano situati su un grande tavolo. Questi erano illuminati grazie alle lucine presenti al loro interno e davanti una splendezza tale ai castelli da renderli quasi magici. La parte più bella era di sicuro il giardino. Pieni di monumenti e fiori di cristallo,un giardino fatto interamente di vetro colorato con un albero dalle foglie gialle e il tronco bianco e piccoli cespugli dai fiori bianchi,rosa,arancioni e rossi.
Con la bocca semichiusa il biondo era preso da quei bellissimi cristalli colorati che non si accorse che San avesse scattato una foto. Una sua foto come protagonista lui e i suoi occhi scintillanti che parlavano al posto della sua bocca. Non c'era bisogno che parlasse,c'erano i suoi occhi a farlo e San ne fu così tanto immerso che non gli importò più di quei monumenti di vetro e cristallo. Aveva davanti a lui una vera e propria opera d'arte che avrebbe ammirato senza stancarsene.
La mise come immagine sfondo blocco del telefono,sorridendo tra sé e sé sotto lo sguardo curioso del compagno di stanza del migliore amico Baekhyun.
La sera arrivò quasi come un lampo e presto il giardino diede spettacolo a un universo di colori scintillanti.
Da lontano si vedeva un grandissimo albero ricoperto da luci natalizie. Il tronco e i rami erano avvolti da delle luci bianchi e attorno a quell'albero vi erano numerosi pesci brillanti e girandole. Wooyoung non perse tempo e scattò diverse foto all'albero.
«Ragazzi, è ora di andare all'hotel!» le professoresse richiamarono i loro alunni ma nessuno sembrava volerle sentire per via di lasciare quel luogo molto simile ad un mondo fatato.
Da lontano il ragazzo dai capelli grigi stava guardando Wooyoung e San concentrato al massimo e nessuno si curò di nulla. Hongjoong era intento a parlare animatamente con Sana e Yunho era offeso per le attenzioni che non gli riservava.
Baekhyun si accorse anche di quegli sguardi che San lanciava a Woo quando questo era immerso in quel mondo di cristalli e quelli di Woo che lanciava al migliore amico quando meno se ne accorgeva.
Da lontano guardava gli altri,come aveva sempre fatto. Da lontano guardava i ragazzi dai capelli tinti,come aveva sempre fatto da mesi ormai. Sapeva tutto di loro ma loro non sapevano nulla di lui.
Sorrise internamente e abbandonò la sua postazione per andare dagli altri senza che nessuno avesse il minimo sospetto di ciò che passava in quella sua mente bizzarra.
❥︎It's Audrey here!
Buonasera a tutti quanti! Come state?
In questo capitolo Wooyoung ha un incontro diretto con Matthew - che non è poi così tanto lungo - anzi, è sempre imbarazzato quando deve fare nuove amicizie.
Il castello di vetro esiste sul serio ed è WOW,peccato solo che con le immagini di Google non riesca a viverlo al meglio ;-;
Infine Baekhyun. Che persona bizzarra,totalmente.
Seconde impressioni?
Fatemi sapere cosa ne pensate,vi ringrazio per tutto il sostegno che mi date🥺❤️
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Sorry If I Love You || A WooSan Story
Fanfiction|Completata| «Cosa te ne importa di me,cazzo?» San guardò negli occhi ,alterato, il migliore amico. «Mi importa troppo di te,San! Come fai a non notarlo?» rispose a tono il biondino,guardandolo in quelle sue cascate di miele quali erano i suoi occhi...