Capitolo 33

632 45 19
                                    

Jimin's pov

Mi assentai dal lavoro, prendendo il giorno libero. Oggi non ero intenzionato a fare proprio nulla, se non prendere le cose dalla mia ex casa e tornare da Tae. Jungkook non sapeva nulla della mia decisione e proprio per questo motivo ci sarei andato quand'era ancora al lavoro. Sicuramente non mi avrebbe lasciato solcare la porta di casa.
Così mi riposai un po' sul divano, in attesa che le ore passassero. Avevo pensato anche di tornare a vivere con mio fratello e di rivedere mia madre, ma di sicuro non era il momento migliore. O forse sì? Insomma, non sapevano nulla del matrimonio e sicuramente una volta scoperto ne uscirebbero scioccati. Non sarebbe una cattiva idea avvisarli, anche perché sarebbe ora. Scacciai questo pensiero dalla testa, non potevo addossarmi anche la loro delusione per il mancato invito. Così mi guardai un film, o almeno tentai. Tae sarebbe tornato a momenti, forse in compagnia di Yoongi, che di sicuro avrebbe cercato di farmi cambiare idea su Jungkook.

Ogni volta che mi muovevo, lo sguardo cadeva sulla fede. Faceva così male vederla. Fino a qualche giorno fa era così bella, segno del nostro amore che si era trasformato velocemente in una farsa. No, bugia. Non è ancora così. Ricordo benissimo tutte le emozioni che provai quel giorno, gli occhi lucidi di Kookie, il mio sorriso smagliante, la torta meravigliosa che aveva fatto preparare, la casa decorata, i petali di rose rosse sul letto. Era stata una giornata splendida.

<<Sono a casaaaaa>>, esclamò Taehyung distogliendomi dai miei pensieri.
<<Felice di avere di nuovo il mio coinquilino>>, scherzò abbracciandomi. Gli feci un debole sorriso e ricambiai l'abbraccio.
<<Oggi l'ho affrontato, ti giuro non avrei mai pensato di poterlo fare, credevo di non avere il coraggio di mettere un punto che fosse un reale punto di fine>>, spiegai. In quel momento era stata la rabbia a parlare, ma ora posso dire di non essermi completamente pentito, infondo, aveva sempre fatto ciò che voleva con me.
<<Perché non hai messo un punto di fine Jimin, gli hai solo detto come la pensavi>>, rispose.
<<Non è vero>>, mi difesi.
<<L'hai lasciato?>>, domandò.
<<No, non posso farlo. Che razza di domanda è?>>, mi scaldai. Taehyung scoppiò a ridere e mi scompigliò i capelli.

<<Cosa ridi?>>, mi arrabbiai. Lui continuò. <
<<Ma ti sei visto? È bastata una domanda per farti scaldare, nessuno ti ruberà il tuo Kookie tranquillo>>, affermò. Andò in cucina, lasciandomi perplesso. Preparò qualcosa da mangiare, chiedendomi se ne volessi anch'io.
<<Non è di questo che ho paura>> mormorai. O almeno non solo di questo.
<<Yoongi mi ha accennato qualcosa su questa storia, e da quello che ho capito Jimin ti è andata di lusso nel vero senso della parola! Andiamo, sei miliardario adesso, hai il futuro assicurato, un ragazzo giovane e bellissimo al tuo fianco che si è finto quasi "povero" pur di stare con te. Ha rinnegato tutto per conquistarti, che ti costa perdonarlo?>>, domandò.

<<So di essere fortunato, non per i suoi soldi, ma per essere amato da lui. Jungkook è tutto per me e venire a sapere dopo così tanto tempo che non è il ragazzo di cui mi sono innamorato è devastante>>, affermai. Oggi mi aveva detto una frase importante: aveva paura di assomigliare a mio padre. Ne avevo paura anch'io. Lui è un ragazzo più serio da questo punto di vista, so che tiene al suo lavoro, e se a soli 22 anni è riuscito a raggiungere quel livello vuol dire che ha talento da vendere. Però non so, mi serviva solo del tempo. Non posso stare senza di lui.
<<Lui è il ragazzo di cui ti sei innamorato, ma in questo momento ti va di fare il maritino offeso>> scherzò.
<<Che ne hai fatto del mio Tae? Dell'amico dolce che mi consolava sempre?>>, risposi a tono. Mi ero stancato di queste accuse, non me le aveva mai rivolte.
<<Vieni qui>>, affermò aprendo le braccia. Mi voltai per distogliere lo sguardo dal suo, ma fu più veloce, attirandomi a sé.
<<Ti voglio bene Jimin, tanto, ma credo tu stia sbagliando. Capisco che ti senta ferito, a nessuno piace essere presi in giro, ma credo anche che lui abbia mentito per una buona causa, voleva solo conquistarti. Poi sicuramente la cosa gli sarà sfuggita di mano e si è aggravato il tutto, ma sono le intenzioni che contano no?>>, affermò. Respirai a fondo. Aveva in parte ragione.
<<Però non avrebbe dovuto, ah, mi fa così arrabbiare questa cosa. E se mi mentisse ancora? Forse ci sono altre cose che non so. Anche quando ha baciato quel ragazzo in discoteca non me lo disse, lo scoprì con Instagram. Io non mi fido più di lui Tae>>, mormorai afflitto. È mio marito, e lo amo, ma la fiducia è un'altra cosa, la deve riconquistare.

<<Lì non stavate insieme. Ma lui cosa ti ha detto?>>, domandò.
<<Che mi ama, è pentito e mi ha spiegato come sono andate le cose, più o meno quello che hai pensato tu>>, risposi. Forse stavo esagerando, o forse no, ma se c'è qualcosa che non tollero sono proprio le bugie.
<<Vi chiarirete, ne sono sicuro. Che fai rimani qui qualche giorno?>>, propose con un sorrisone da un orecchio all'altro.
<<Vorresti?>>, scherzai.
<<Certo! Mi mancano i nostri pomeriggi alla play in cui ti batto continuamente!>>, affermò.
<<Devo prendere alcune cose a casa sua e penso che qualche giorno separati ci farà bene>> pensai. Il solo pensiero di tornare lì mi inquietava, ma di sicuro sarebbe stata una cosa veloce. Così passammo il pomeriggio insieme, giocando alla play station e guardando film. In serata Tae aveva in programma di vedere Yoongi a cena, invitarono anche me, ma rifiutai. Anche Yoongi sapeva tutto e aveva retto il gioco all'amico, sarebbe stato imbarazzante vederlo, più per lui che per me. Chiesi però a Taehyung accompagnarmi lì, non avevo voglia di prendere i mezzi e di certo non potevo avvisare Jungkook del mio arrivo.

In poco tempo mi ritrovai davanti alla villa, indeciso se entrare o no. Pensai alle mie cose lì, al fatto che non avessi niente da mettermi e questo mi spronò a varcare quella porta. Trovai tutto come lo avevo lasciato, la casa era stranamente in ordine. Tutte le luci erano spente, per fortuna Kookie non c'era. Feci tutto di fretta, preparai una valigia prendendo solo l'indispensabile. Non avevo voglia di fare l'ennesimo trasloco e mi dava fastidio il fatto di dover essere sempre io a spostarmi. La casa però era sua, non potevo certo cacciarlo. Presi un po' di vestiti, beni di prima necessità come spazzolino, spazzola, guardandomi un'ultima volta allo specchio. Avevo il volto stanchissimo. Scrissi in un piccolo post it un messaggio

Ho preso ciò che mi serviva, non cercarmi per un po', quando me la sentirò tornerò.

Lo attaccai al vetro dello specchio in bagno, scendendo poi di sotto. E fu lì che mi bloccai, Jungkook era davanti a me, con un mazzo di gigli bianchi in mano. 

-------------------------------------------
Fatemi sapere cosa ne pensate ❤️


~Unpredictable~ JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora