Jimin's pov
Presi Jungkook per mano portandolo fuori da quella casa. Jin e Namjoon avevano avuto la possibilità di spiegarsi, e decisi di ascoltarli. Il racconto di Yoongi riuscì a schiarirmi le idee, facendomi passare l'arrabbiatura. Jungkook rimase in silenzio per tutto il tempo, mentre io desideravo che mi parlasse. È sempre spavaldo, chiacchierone, divertente, ma appena accade qualcosa si ammutolisce, portando me a dover sempre cercare un punto di incontro.
<<Kookie dimmi qualcosa>>, affermai bloccandomi sul posto. Mi voltai cercando il suo sguardo. Eravamo molto vicini, potevo percepire il suo nervosismo. Non mi guardava, anche se si notava lontano un miglio quanto si stesse trattenendo.
<<Avrei dovuto informali della nostra relazione, solo che non mi sembrava il momento. Mi dispiace se questo ti ha ferito, ho capito che sono molte le cose che ti fanno soffrire. Cercherò di stare più attento>> mormorò prendendomi la mano. La strinsi alla sua, accarezzandone il palmo.
<<Non devi, va tutto bene>>, risposi abbracciandolo. Mi fa arrabbiare la maggior parte delle volte, mi spinge costantemente al limite, a conoscere lati di me che mi erano oscuri, ma questo Jimin infondo mi piace, perché sono felice, se è al mio fianco.<<Sei davvero importante per me>>, rispose tenendomi stretto.
<<Ero arrabbiato con te, credevo ti vergognassi di noi, o di non essere all'altezza dei tuoi amici. Poi però ho ascoltato le parole di Yoongi, e ho capito una cosa>>, mormorai attirando la sua attenzione. Jungkook mi guardò perplesso, ma attento ad ogni mia parola.
<<Cosa?>>, domandò.
<<Che la paura di perderti va oltre ogni delusione che potresti darmi. Forse posso sembrare affrettato, possessivo, ma credo che l'amore che sento per te vada oltre ogni confine. Capisco subito se una persona può fare al caso mio, e lo faccio in base a come mi sento quando sto con lei. Potrebbe darmi la luna, ma se non sento una connessione speciale, rimane un'estranea>>, spiegai. Il ragazzo dagli occhi da bambi mi attirò a sé, lasciandomi un bacio sul collo.
<<E con me la senti?>>, chiese. Mi fece il suo solito sorriso beffardo, in grado di fregarmi tutte le volte. Jungook era l'emblema della bellezza, in ogni sua sfaccettatura, e ne rimanevo sempre incantato.<<Fin da subito avevo capito che saresti diventato qualcuno di importante, perché mi sentivo legato a te, attratto quasi come una calamita. Ad oggi posso dirti di amarti davvero tanto Kookie>>, mormorai. Il suo sguardo si illuminò, e le sue mani raggiunsero il retro della mia schiena, accarezzandola.
<<Sei così tenero>>, disse prima di baciarmi. Le sue labbra erano la cosa più buona che avessi mai provato e quella che di sicuro mi sarebbe sempre mancata.
Jungkook mi sorrise prima stringere le nostre mani e lasciare la casa di Jin. Era stata una giornata particolare, piena di avvenimenti e scoperte.Salimmo in macchina, lui al posto del guidatore, ed io al suo fianco. Rimasi per un po' a fissarlo, soprappensiero. Spero davvero che mi ami tanto quanto io amo lui. Ci sono ancora molte cose che non so, sento che mi tiene lontano da quella che è la sua vita, la sua quotidianità. Non so nulla della sua famiglia ad esempio, e poco dei suoi amici. Ogni volta che provo a fare una domanda reagisce male, mi aggredisce, sono argomenti intoccabili e vorrei capire il perché. Forse non ha un bel rapporto con loro e non si sente pronto a parlarmene. Ma penso che non lo sarà mai.
<<Tutto bene?>>, chiese. Chi lo sa quale sia la risposta giusta, forse si, forse no, ma l'unica certezza di questa relazione sono io.
<<Si, andiamo a casa>>, affermai. Annuì e continuò a guidare. Mi piacerebbe fargli conoscere mio fratello, e TaeTae, penso gli piaceranno. Potremmo fare un'uscita a 4, insieme a Yoongi. Arrivammo finalmente a casa sua, ero stanchissimo. Jungkook scese per primo dalla macchina, ed io lo seguii. Notai come le luci della villa fossero accese, insieme ad una macchina posta accanto alla nostra. Qualcuno ci era venuto a trovare. Jungkook assunse un'espressione perplessa e mise le chiavi nella serratura. Fece qualche respiro profondo ed entrò. CI trovammo davanti una donna alta, bella, che ci fissava.<<Mamma? Come mi hai trovato?>>, domandò Kookie.
<<So sempre dove sei figliolo. Non torni a casa da giorni, si può sapere che succede? Lui chi è?>>, chiese indicandomi. Kookie si mise davanti a me, coprendomi completamente la visuale. Cosa che non accettai, spostandomi alla sua destra porgendo la mano a sua madre.
<<Sono Jimin piacere>>, affermai. Lei la strinse con un sorriso, tornando poi a guardare il figlio.
<<È un mio amico, è qui per prendere alcune cose, ora se ne va>>, affermò voltandosi. Mi guardò supplichevole. Voleva che gli reggessi il gioco, ma ero stanco di farlo. Prima i suoi amici, poi la madre, perché nessuno può sapere che ci amiamo? Mi sembra una donna tranquilla, continua a sorridermi, non sembra per nulla arrabbiata.<<Non cacciarlo così, devi essere cordiale con le persone, quante volte dovrò ancora ripetertelo?>>, lo sgridò. Spero sappia che suo figlio è gay, perché potrebbe diventare ancora più grave la cosa.
<<Jimin puoi lasciarci soli?>>, domandò. I nostri sguardi si sfidavano, si cercavano, ma lui spezzò il contatto. Prese sua madre e la portò in un'altra stanza chiudendo la porta dietro di sé. Rimasi da solo in soggiorno, pieno di dubbi e rabbia. Questa volta non lo avrei perdonato, non mi sarei fatto sopraffare dall'amore che provavo. Così mi ne andai, chiudendo forte la porta. Non sapevo minimante come tornare a casa e così chiamai un taxi.Ero preoccupato per lui. Non era tranquillo, non riusciva a stare fermo sul posto, e vedendo l'insistenza sicuramente mi stava nascondendo qualcosa. Aveva ragione a dire che non sapeva nulla di relazioni, e si vede benissimo. Mi tiene sempre fuori dalla sua vita, senza accettare che qualsiasi cosa accada io ci sarò per lui, l'affronteremo insieme. Gli ho dato troppe sicurezze, questo è il problema. Ha capito che qualsiasi cosa farà io rimarrò al suo fianco. Ed è ora che debba intervenire, mi allontanerò, prenderò le distanze, facendogli pentire amaramente tutta la sofferenza che mi sta procurando.
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~Unpredictable~ Jikook
FanfictionJimin e Jungkook sono due poli opposti che si richiamano continuamente. Il primo pauroso, gentile, sincero, riservato. Il secondo passionale, schietto, bugiardo, deciso in tutto quello che fa. Sarà una pizzeria a farli incontrare, e dal primo sguard...