Jimin's pov
Arrivai al locale in anticipo, grazie al passaggio di Kookie. Mi chiese di poter rimanere lì a pranzo, ed io accettai. Prima della nostra rottura era solito frequentare il ristorante, a quanto pare non voleva perdere questa abitudine.
<<Siediti, ti porto qualcosa per iniziare>>, affermai indicandogli un tavolo. Andai dritto in cucina, scegliendo un antipasto.
<<Jimin sei tornato finalmente, era un po' che non ti vedevo al lavoro. Sei stato male?>>, chiese Minhyuk salutandomi.
<<Ho preso dei giorni di ferie per risolvere alcune faccende, nulla di grave>>, spiegai. Effettuare un trasloco in due giorni non era cosa da niente, in più con i continui cambi di umore di Jungkook, era impossibile mantenere la pazienza. Devo ammettere le che le cose pian piano si stanno sistemando e sono fiducioso. Penso che stia facendo un grande passo in avanti.<<Mi sei mancato, è brutto lavorare senza di te>>, sorrise. Ricambiai e lasciai la cucina. Dopo aver servito Kookie, presi altri due ordini, dirigendomi in pizzeria. Questo lavoro era di gran lunga utile per perdere qualche chilo. Camminavo tutto il tempo, mi alternavo fra giardino e diverse sale a disposizione, con tanto di piano superiore. Mi sarei rimesso in forma. E forse sarei riuscito a sfidare un po' Yugyeom.
Passò un po' di tempo prima della fine del turno, e Jungkook non era intenzionato ad andarsene. Aveva finito il suo pranzo da tempo, ma disse di volermi riaccompagnare a casa. Dopo la chiacchierata con i suoi genitori l'ho visto molto alterato, distaccato. Ha delle ferite che non è riuscito a superare, a rimarginare. In macchina mi accennò qualcosa, giusto qualche frase, disse non volerne più parlare ed io non insistetti.
<<Vuoi uscire con me? Ci prendiamo qualcosa di caldo, o andiamo al cinema, possiamo fare quello che vuoi>>, propose Minhyuk.
<<Si, mi piacerebbe>>, sorrisi.
<<Jimin allora andiamo?>>, tossì falsamente Kookie.
<<Grazie per il passaggio ma uscirò con Minhyuk, torno a casa stasera ok?>>, spiegai. Avevo notato come ci stesse fissando da ore e non volevo farlo rimanere male. Ho la fortuna di avere degli amici e non voglio trascurarli solo perché la nostra relazione non è delle migliori. Lui ha la palestra, il lavoro tra casa e azienda, Yugyeom sempre fra i piedi....anch'io ho diritto ad un po' di svago.<<Io credevo che....>>, iniziò.
<<Tornerò, esco solo con un amico>>, risposi. Mi guardò con rabbia, anche se stette zitto. Mi aspettavo una scenata di gelosia colossale, una litigata furiosa e invece no. Se ne andò così, lasciandomi un bacio sulla guancia e augurandoci una buona giornata.
<<L'hai stregato o è diventato buono?>>, scherzò. Il mio amico.
<<Andiamo va, prima che cambia idea e torna indietro>>, risposi a tono. Presi la giacca e uscii dal locale, proponendo di passeggiare un po' prima di richiuderci nella mia caffetteria preferita. Mi strinsi un po' nella giacca, pentendomi della scelta di camminare. Inoltre, il vento soffiava già da un po', di sicuro avrebbe piovuto. Minhyuk notò il mio disagio e mi abbracciò.<<Andiamo in un posto al chiuso, prima che ti ammali, sei vestito leggero>>, affermò stringendomi. Mi sentii in colpa. Non stavo facendo nulla di male, ma di sicuro a Kookie non sarebbe piaciuto. Avanzammo così verso la caffetteria, sempre stretti l'uno all'altro.
<<Non pensavo facesse così freddo, è una temperatura anomala per essere a fine agosto>>, esclamai. Due settimane fa si moriva dal caldo, e ora devo andare in giro con il cappotto, assurdo. Arrivammo lì verso le 17, prendendo io un tè caldo e lui un gelato.<<Amo il freddo, e il gelato non ha stagione>>, affermò notando il mio sguardo. Congelavo solo a guardarlo.
<<Come vanno le cose con il tuo ragazzo?>>, chiesi poco dopo.
<<Ci siamo lasciati qualche settimana fa, non ero più innamorato di lui>>, giustificò. Sembrava molto tranquillo, come se si fosse tolto un peso. Avevo conosciuto il suo ragazzo di sfuggita, mi sembrava quello giusto. Era molto simile a me, pacato, rispettoso, mentre lui era il mio opposto. Era un vulcano pronto ad esplodere in qualsiasi momento, un pieno di energie, una stella che brilla ovunque.<<Mi dispiace>>, dissi solamente.
<<E tu con Jungkook?>>, domandò prendendomi la mano.
<<Non so che dire, è complicato. Va un pochino meglio, ci stiamo riavvicinando>>, affermai felice. Notai delusione del suo sguardo, come se si fosse spento di colpo.
<<Ah....bene dai, sono felice per voi>>, sospirò forzato. Decisi di non prolungare l'argomento, dal suo comportamento avevo intuito qualcosa che mi avrebbe solo creato problemi. Provava forse...gelosia per me?<<Ma sei sicuro di voler ricominciare con lui? Anche dopo quello che ti ha fatto? Non hai paura di soffrire?>>, continuò poco dopo.
<<Sono terrorizzato da questo pensiero, ma non so che altro fare, non riesco a stargli lontano. Sono così innamorato di lui da non riuscire a voltargli le spalle, nonostante mi abbia distrutto e ricomposto mille volte. La verità è che insieme siamo un casino, ma separati non funzioniamo>>, sorrisi. Mi persi per un momento, pensando a cosa stesse facendo a casa, se gli mancassi, se stesse bene. In questi giorni mi ha ripetuto tante volte di sentire la mia mancanza, di volermi accanto, di contare per lui. Mi sembrava sincero.<<Capisco, quando sei innamorato non c'è nessun'altro per te>>, sussurrò guardandomi. Mi sentii in imbarazzo, quasi nudo di fronte al suo sguardo rivelatore.
<<Minhyuk credo che sia meglio vederci un altro giorno no?>>, affermai guardandomi intorno.
<<Mi dispiace se ti ho fatto sentire a disagio, non volevo. È solo che non si può tenere sempre tutto dentro, ho provato, ma non ci sono riuscito>>, ammise. Lasciò la sedia per avvicinarsi sempre di più a me, afferrando le mie mani e nascondendole fra le sue.<<Non penso sia la cosa migliore, forse ti ho dato dei segnali che ti hanno fatto credere qualcosa che non è, ma sai cosa provo>>, dissi sconsolato. Non sapevo cosa fare, cosa dire. Era difficile guardarlo negli occhi e rifiutarlo, perché sapevo cosa si provasse dall'altra parte.
<<Sai perché non ti ho mai baciato? Perché mi sono limitato a guardarti da lontano, a consolarti quando piangevi, ad esserti amico....perché vedere questa fede al dito, mi fa capire quanto tu lo ami. So che le mie parole non ti faranno cambiare idea, ma sarei un idiota a far finta di non provare nulla per te. Non so neanche come sia successo, so solo di non riuscire a pensare ad altro, di non riuscire a dimenticarti>>, spiegò sfiorando i nostri nasi. Mi alzai di forza, scansandolo e prendendo le mie cose.<<Mi dispiace molto, non volevo soffrissi così>>, affermai lasciando il tavolo. Mi afferrò per il polso, stringendo le dita attorno ad esso e facendomi voltare.
<<Jimin io ti a->>
<<Non dirlo>>, lo bloccai. Lo guardai un'ultima volta, e corsi via dalla caffetteria piangendo. Come avrei voluto sentire quelle due parole da Jungkook. Avrei fatto di tutto, pagato qualsiasi cifra per ascoltarle. E fu lì, in preda alla disperazione che ricevetti una sua chiamata. Ma non risposi.----------------------------------------------
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~Unpredictable~ Jikook
FanficJimin e Jungkook sono due poli opposti che si richiamano continuamente. Il primo pauroso, gentile, sincero, riservato. Il secondo passionale, schietto, bugiardo, deciso in tutto quello che fa. Sarà una pizzeria a farli incontrare, e dal primo sguard...