Capitolo 52

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Jimin's pov

Mi svegliai grazie alla sveglia che risuonava squillante in tutta la camera. Jungkook dormiva ancora fra le mie braccia, con un'espressione tranquilla in volto. Avevamo passato tutta la serata insieme a coccolarci, come una volta. Era stato dolcissimo, si era preso cura di me preparando la cena, massaggiandomi la schiena, rimanendo a dormire qui a casa. Le nostre divergenze si erano assottigliate nel momento in cui i nostri corpi si unirono di nuovo, lì capimmo entrambi quanto fossimo importanti l'uno per l'altro.

Era così bello vederlo dormire serenamente, fra le mie braccia. Tracciai i contorni del suo viso, incredulo. Mi aveva sempre riempito di complimenti su quanto fossi bello, senza mai soffermarsi sulla sua di bellezza che non passava assolutamente inosservata. Non c'era parte di lui che non amassi più di me stesso.

<<Buongiorno>>, esclamò muovendosi. Si stropicciò gli occhi, avanzando un braccio verso di me.
<<Sono ancora qui>>, scherzai. Gli lasciai un bacio sulla fronte, tenendolo stretto.
<<Come stai?>>, domandò.
<<Sono felice. Tu?>>
<<Anch'io. Ti sei...uhm...pentito per ieri?>>, domandò incerto. Puntò gli occhietti da bambi nei miei, impaurito. Come potrei pentirmi, se non avevo desiderato altro, da quando c'eravamo lasciti, di riaverlo qui con me.
<<Certo che no, era tanto tempo che aspettavo questo momento, lo sai>>, affermai. Si alzò di poco, raggiungendo la posizione seduta. Mi guardava dolcemente, indeciso se avvicinarsi di più, colmare quella piccola distanza fra i nostri visi che io avevo creato.

<<Passiamo la giornata insieme?>>, propose.
<<Devo lavorare, ma tonerò da te>>, affermai. Notai delusione nel suo sguardo, ma non ero ancora pronto a trascorrere intere giornate con lui, a sopportare i suoi cambi di umore, o superare gli enormi problemi di cui non avevamo ancora parlato e che avevamo deciso di lasciarci alle spalle solo per una notte. In più dovevo davvero lavorare.
<<Ok...allora...andrò a casa>>, mormorò spostando il lenzuolo. Fece per andarsene, ma avvolsi un braccio attorno al suo, riportandolo fra le mie braccia.
<<Devo parlarti di alcune cose prima che te ne vada>>, sussurrai.

<<Ti sei pentito>>, ripeté.
<<Non mi sono pentito, ma credo che per una volta potremmo avere un dialogo costruttivo senza che tu mi faccia sentire inferiore, o fuori posto>>, mi lasciai scappare. Si voltò di scatto prendendomi il viso fra le mani. Distolsi lo sguardo, non volevo ferirlo così.
<<È così che ti sei sentito? Per me non sei assolutamente inferiore, siamo sullo stesso livello. So che alcuni miei comportamenti possono esserti sembrati autoritari, ma non era questa l'impressione che desideravo lasciarti. Ho preso alcune decisioni per entrambi, e me ne pento ogni giorno di più, ma erano dettate tutte dall'amore. Non posso cancellare il passato, ma tutto quello che ho fatto Jimin era solo per renderti felice>> spiegò. Accolsi il calore rilasciato dalle sue mani sulle mie guance, dalle sue labbra ad un passo dalle mie, rimanendo sorpreso dalla sincerità delle sue parole.

<<Non voglio parlare di questo ora, ma di noi>>, affermai deciso. Riportai la sua attenzione su di me.
<<Jungkook la notte d'amore che abbiamo passato è stata voluta da entrambi e l'ho amata con tutto il cuore, ma questo non basta per cancellare tutto quello che è successo. Non voglio farti pensare che sia tutto a posto, che stiamo di nuovo insieme, perché per me non è così io->>, mi bloccò.
<<Non mi dire così, io non posso perderti di nuovo. Jimin pensavo che....ci fossimo aperti l'uno all'altro e che stessimo migliorando>>, affermò sconsolato.

<<E lo stiamo ancora facendo. Vorrei solo non affrettare le cose, prenderla con più calma per non sbagliare più. Jungkook credo che sia meglio riiniziare dall'inizio, come se non conoscessimo. Non posso cancellare dalla mente l'immagine di Yugyeom che dorme nel nostro letto, non posso non pensare a come lui abbia vissuto più di un mese ormai a casa nostra, abbia condiviso una quotidianità quasi fosse il tuo ragazzo. Non posso dimenticare come tu gli abbia permesso di prendere il mio posto>>, continuai. Dopo ogni mia parola il suo sguardo diventava sempre più perso e gli occhi più lucidi. Non riuscivo a lasciarmi tutto alle spalle in un giorno, e non avrebbe neanche avuto senso ricominciare così, senza fondamenta solide.

<<Lui non prenderà mai il tuo posto nel mio cuore, pensavo lo sapessi>>, sentenziò infastidito.
<<Ho smesso di crederci quando vi ho visti insieme. Tu non ti rendi conto, ma lui ti piace. C'è qualcosa che ti attrae, che ti tiene legato a lui, forse la sicurezza, la stabilità che può creare un rapporto nuovo, felice. Per me è difficile vedere questo nei tuoi occhi, nei tuoi movimenti, nelle tue parole. Lo hai elogiato tante volte davanti a me, lo hai messo prima di me, e questo mi ha fatto soffrire>>, esclamai. Purtroppo, Yugyeom si era infiltrato lentamente nella sua vita e nel suo cuore, portandolo a dubitare su chi volesse veramente al suo fianco. Una parte di lui sono sicuro che mi ama, mi desidera, tanto quando amo io lui. Con la netta differenza che per me non c'è nessun altro al mondo che possa sostituirlo, mentre lui, uno l'ha già.

<<Non è come credi tu, certamente lui è importante per me, non posso cancellarlo dalla mia vita. Sicuramente tutto quello che sto dicendo non farà altro che peggiorare le cose fra di noi, ma voglio essere sincero e dirti tutto quello che penso. Abbiamo trascorso tanto tempo insieme, condiviso momenti, ci siamo confrontati su tante cose, ed è anche grazie a lui che ho capito cosa abbiamo sbagliato e dove possiamo migliorare. Jimin ci sono state un sacco di occasioni che mi hanno portato a mettermi con lui, a provare a costruire qualcosa, ma non ne ho mai avuto il coraggio, perché ho sempre avuto te nel cuore>>, rispose. Strinse le nostre mani, guardandomi supplichevole.

<<Puoi dire di amarmi?>>, domandai schietto.
<<Non lo so, ma so di non poterti lasciare andare ancora, perché mi si spezzerà il cuore e me ne pentirò per sempre>>, affermò. È diviso fra due amori, e questo non può che essere un problema. Sono geloso di Yugyeom, lo odio, vorrei che scomparisse dalla sua vita, cosa che a quanto pare non accadrà.
<<Non lascerò campo libero a Yugyeom, certo che non lo farò. Tornerò a vivere a casa nostra, pian piano ripoterò le mie cose, ma questo non vuol dire che stiamo insieme. Vorrei che passassimo dei bei momenti insieme, che parlassimo di più, che uscissimo qualche volta con i nostri amici, senza forzature, solo tu ed io>>, proposi. Gli accarezzai la guancia per tranquillizzarlo, il suo corpo era tesissimo, potevo notarlo dalle labbra sigillate, e i muscoli delle braccia contratti. Non che mi dispiacesse vederli.

<<Se è l'unico modo per averti vicino, va bene>>, affermò. Mi lasciò un bacio sulla guancia, accoccolandosi sul mio petto e stringendomi a sé.
<<Porterò il letto in camera nostra sostituendolo con quello vecchio. Farò venire qualcuno a prendere le tue cose e parlerò con Yugyeom affinché non ti dia fastidio. Ora vieni che ti preparo la colazione>>, sorrise. Gli lasciai un bacio a stampo.

<<Sono felice Jimin, tanto>> affermò, portandomi in cucina.

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~Unpredictable~ JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora