Jimin's pov
Presi una decisione importante, ma sofferta, sarei tornato a vivere da Jungkook. Ci pensai per molto tempo e dopo attente riflessioni capii che era la cosa migliore da fare. Non potevo pagarmi la casa da solo, dai miei genitori non ero intenzionato ad andare, e forse tornando alla nostra quotidianità anche il nostro rapporto sarebbe migliorato. Ora era certamente tutto diverso avendo anche Yugyeom tra i piedi, ma ero sicuro dei sentimenti che Jungkook nutriva per me e li avrei fatti riaffiorare. Avvisai anche Taehyung, che non sembrò particolarmente entusiasta. Mi aveva proposto molte volte di lasciar perdere, di aprirmi a nuove conoscenze, ma come potevo farlo se non riuscivo a toglierlo dal mio cuore?
Così mi ritrovai davanti a casa nostra, senza suonare il campanello. Avevo conservato le chiavi, ed ero sicuro che il mio ingresso sarebbe stata una grande sorpresa per entrambi. Misi le chiavi nella serratura ed entrai. Non trovai nessuno, forse stavano dormendo. Sperai con tutto il cuore non insieme, non riuscirei a vederli.
Lasciai la valigia all'entrata, e mi sedetti sul divano, grande e comodo come lo ricordavo. Un po' mi ero abituato al confort che la vita accanto a lui mi aveva riservato, e tornare nel mio vecchio appartamento non era stato semplice.
Notai come la casa fosse rimasta invariata, le foto che avevo posto sui mobili erano esattamente come le avevo lasciate. Strano che non le avesse tolte. Dovevo assolutamente aggiungere quelle del matrimonio.
<<Jimin? Non sapevo saresti venuto>>, affermò sorpreso. Jungkook era bellissimo appena sveglio. Aveva i capelli spettinati, e gli occhi socchiusi. Senza contare i suoi addominali in bella vista.
<<Avrei dovuto?>>, domandai. Si accigliò.
<<È casa mia, non puoi entrare quando vuoi. Ti avevo chiesto di prendere le tue cose e di non entrare più qui o con Yugyeom ci sarebbero stati problemi>>, spiegò. Si mise qualcosa, preso dal freddo, o dal nervosismo, non saprei. E continuò a guardarmi.
<<Non mi interessa se ti creo o no problemi con Yugyeom, sono venuto qui per te, non per lui>>, esclamai infastidito. Come poteva interessarsi così tanto a cosa potesse pensare quell'idiota che sapeva solo rubare mariti.<<Allora dimmi, ti ascolto>>, affermò a braccia conserte. Mi avvicinai lentamente, cercando di cogliere qualche segnale dalle sue espressioni. Sembrava stanco, come se non avesse riposato bene.
<<Taehyung si è trasferito con Yoongi, lasciandomi l'appartamento. Come già saprai ho delle difficoltà economiche e volevo chiederti se potes->> mi bloccò.
<<Vuoi dei soldi? Jimin, ti ho detto che puoi prenderti la parte che ti spetta senza dovermelo chiedere. Anzi, ti faccio subito un assegno, seguimi>>, mormorò.
<<Non voglio nessun assegno, né i tuoi soldi. Ho solo bisogno di un posto in cui vivere, e pensavo che forse potrei tornare qui>>, affermai.<<Ne abbiamo già parlato, ti prego di andartene>>, disse sconsolato. Rimasi in silenzio, guardandolo attentamente. Mi mancava così tanto, da voler annullare tutte le distanze e baciarlo, ma sono sicuro che si scanserebbe.
<<È una cosa seria fra di voi?>>, chiesi. Non posso promettergli che mi farò da parte, ma se davvero sta iniziando a provare qualcosa di forte per lui, non posso intervenire.
<<Lui mi ama>>, affermò. Mi si spezzò anche l'ultimo pezzo di cuore che pensavo fosse rimasto intatto, sentii gli occhi pizzicare, ma non sarei crollato. Non un'altra volta.
<<E tu?>>, domandai. Gli accarezzai la guancia, sentendo il suo respiro caldo, e il suo corpo che mi richiamava.<<Io non so cosa provo. Se ti ho sempre accanto non posso andare avanti capisci?>>, domandò sorridendomi.
<<Perché? Se hai detto che fra di noi è finita, cosa c'è che ti frena? O forse non mi hai dimenticato>>, dissi felice. Si accorse dei miei tentativi e si allontanò, distogliendo lo sguardo.
<<Certe cose non si dimenticano. Tu sei stato molto importante per me e quello che abbiamo condiviso rimarrà sempre nel mio cuore, come un bellissimo ricordo>>, disse. Lo abbracciai da dietro, stringendolo forte. Le sue mani si posero sulle mie, accarezzandole.
<<Tu sei il mio presente oltre che un ricordo>>, affermai. Appoggiai la testa sulla sua spalla, rimanendo immobile. Volevo gustarmi fino in fondo quel poco affetto che stavo ricevendo, che mi ero guadagnato con tanta fatica.<<Quindi non stai cercando un coinquilino>>, affermò soddisfatto. Tolse le mie mani, voltandosi. Prima che potessi pensare a qualche altro stratagemma per avvicinarlo, si accoccolò a me. Mise le braccia attorno al mio ventre, con la testa nell'incavo del mio collo.
<<Anche se fosse? Magari ne trovo uno carino, gentile, che sappia prendermi>>, lo provocai. Aumentò la presa, mordendosi il labbro.
<<Se pagassi io per metà l'affitto? Se aspetto che tu prenda i soldi che ti spettano, fanno prima a raddoppiare>>, scherzò. Notai una punta di serietà nelle sue parole. Davvero sarebbe disposto a pagare l'affitto per non vedermi vivere con un altro uomo?<<Quale sarebbe il problema se vivessi con altro uomo? Infondo anche tu lo fai>> risposi. Alzò la testa con sguardo di sfida.
<<È diverso, fra di noi c'è qualcosa di importante, voi siete estranei>>, affermò. Ed ecco come tutte le mie speranze di frantumarono in un secondo. Era geloso di me, ancora protettivo, ma quando si sentiva attaccato correva a rinfacciarmi quanto la sua nuova storia procedesse a gonfie vele.
<<Ok ho capito, allora me ne vado, troverò una soluzione>>, dissi scostandomi. Notai delusione nel suo volto, ma non era neanche paragonabile alla mia. Presi la valigia e aprii la porta di casa, che fu subito sbattuta fortemente.
<<Ho già visto questa scena troppe volte, e so che se ti faccio uscire da quella porta me ne pentirò. Puoi restare, a patto che non ti intrometta nella mia relazione con Yugyeom>> affermò. Non sapevo se essere felice o triste per le sue parole. Si sarebbe pentito, ma non vuole che mi immischi nella sua relazione. È diventato bipolare? O ama due uomini e non se ne rende neanche conto.<<Voglio dormire in camera nostra, so che è rimasta inutilizzata e penso sia arrivato il momento che qualcuno ci viva>> risposi superandolo. Non lo ringraziai neanche, ero troppo infastidito dai suoi continui richiami al nuovo fidanzato. Non si era mai esposto così per me, né con la sua famiglia, né con gli amici, e ora invece lo difende come se fosse il grande amore della sua vita. È così incoerente da farmi venire voglia di schiaffeggiarlo.
Salii le scale, ritrovandomi davanti a quella porta che per tanto tempo non avevo varcato. Il tempio del nostro amore. Aprii la porta, cadendo a terra incredulo. Yugyeom riposava sotto le coperte, nel letto che aveva ospitato le nostre notti d'amore.
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Fatemi sapere cosa ne pensate pensate❤️

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~Unpredictable~ Jikook
FanficJimin e Jungkook sono due poli opposti che si richiamano continuamente. Il primo pauroso, gentile, sincero, riservato. Il secondo passionale, schietto, bugiardo, deciso in tutto quello che fa. Sarà una pizzeria a farli incontrare, e dal primo sguard...