Capitolo 54

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Jimin's pov

Rientrai a casa di Jungkook verso sera, morto dalla stanchezza. Erano quasi mezzanotte, e non mi reggevo in piedi. La casa era illuminata parzialmente, si intravedeva la luce e i suoni provenienti dalla televisione in soggiorno, e una figura maschile sdraiata sul divano.

Procedetti con calma, togliendomi il giubbotto e lasciando le scarpe all'ingresso.
<<Che ci fai tu qui?>>, mi attaccò Yugyeom.
<<Ci vivo, Jungkook non ti ha detto che saremo coinquilini?>>, scherzai. Fece una faccia scioccata, portandomi ad avere un po' di fastidio. A quanto pare, come al solito, non si era esposto con lui avvertendolo della mia presenza.
<<Scusami? Non sono stato avvisato, potrebbe non essere vero>>, affermò deciso.
<<Ti ricordo che è anche casa mia, sei tu l'intruso qui>>, replicai. Lo superai senza degnarlo di uno sguardo. Ci mancava solo che perdessi tempo con lui. Volevo salutare Kookie prima di andare a dormire, quando mi ricordai di non avere una stanza.
<<Ora ci vivo anch'io, Jungkook non mi ha chiesto di andarmene. Posso rimanere quanto voglio>>, disse soddisfatto.
<<Questo è da vedere>>, aggiunsi. Salii le scale, dirigendomi direttamente da Jungkook. Volevo delle spiegazioni, certamente questa sua mancanza di sincerità mi aveva infastidito, ma per una volta volevo lasciar correre. Sarei stato l'incubo peggiore di Yugyeom. Così bussai un po' alla porta, ed entrai. Lo trovai disteso a guardare la tv, sotto le coperte, con un braccio a sorreggere la testa. Che carino.

<<Jimin, come stai?>>, mi salutò. Chiusi la porta alle mie spalle e mi inoltrai nella stanza. Mi sedetti accanto a lui, aspettando che mi facesse posto nel letto, cosa che non accadde.
<<Sono molto stanco, ma bene. Le mie cose sono già qui? Dove posso dormire?>>, chiesi curioso.
<<C'è una stanza vuota, riservata agli ospiti che puoi utilizzare, ho portato tutto lì>>, spiegò.
<<La nostra stanza?>>, domandai. Sarebbe bello ritornarci insieme qualche volta, o anche da solo. Ritrovare tutte le nostre cose, le nostre foto, la sua fede, che continua a non portare al dito.
<<Non ci entro mai, ho promesso che sarei tornato lì solo con te>>, affermò avvicinandosi. Spostai le coperte, facendomi spazio nel suo letto. Nonostante dormisse da solo, era molto grande e confortante. Appoggiai la testa sul cuscino, ammirandolo. Ci guardavamo intensamente, con occhi innamorati, pieni di luce l'uno per l'altro.

<<Mi hai pensato oggi?>>, chiesi baciandogli la guancia. Mi tenne stretto a sé, accarezzandomi la schiena e appoggiando la testa sulla mia.
<<Ti penso sempre>>, mormorò. Quanto vorrei che fosse vero, che la sua mente, come il cuore, fosse rivolto solo a me.
<<Sei contento che sia qui? Yugyeom non sa nulla di me, perché?>>, domandai. Sospirò.
<<Non volevo creasse altri scandali, si è già arrabbiato perché abbiamo passato la notte insieme. Si sente ferito, e non so cosa fare per farlo stare meglio. La verità è che non stiamo insieme, ma lui crede che sia suo, solo perché mi ama>>, spiegò.

<<È brutto amare e non essere corrisposto. Per quanto lo odi, capisco il suo dolore, è logorante>>, ammisi. Non sapevo cosa Jungkook provasse effettivamente per me, e questo non mi dava pace. Yugyeom soffre per la sua mancanza, per la distanza che Kookie ha eretto fra di loro. Si comporta esattamente in modo uguale con entrambi.
<<Ti riferisci a noi? Non sei mai stato non corrisposto Jimin>>, affermò.
<<Non ne sono così sicuro, comunque non ne voglio parlare. Avvisalo della mia permanenza, non voglio problemi>>, risposi alzandomi. Jungkook mi riportò fra le sue braccia, lasciandomi un bacio a stampo.

<<Buonanotte>>, sussurrò.
<<Anche a te>>, sorrisi.

Lasciai la stanza, incamminandomi verso la mia. Trovandomi il nemico davanti.

<<Hai ascoltato tutto immagino>>, lo incalzai.
<<Sai cosa mi fa più rabbia di te? Che hai un potere immenso su di lui e non te ne rendi conto>>, affermò.
<<Non ho nessun potere, semplicemente lo amo, anche se a quanto pare non sono ricambiato del tutto>>, risposi a tono.
<<Lui non mi ama, non c'è nulla che possa fare per avere il suo cuore. Il suo corpo sì, l'ho avuto molte volte, ma il cuore è inarrivabile>>, ammise. Non sapevo se essere felice arrabbiato per le sue parole. Aveva avuto il suo corpo? Cosa significava questa frase? Jungkook mi aveva sempre assicurato di non averci mai fatto sesso, ed io gli credo, quest'essere farebbe di tutto per dividerci.

<<Lasciami in pace>>, mormorai andandomene. Mi fece voltare, stringendo le dita attorno al mio polso, e sbattendomi contro la porta.
<<Due parole dolci, due fottute parole dolci ed è tornato da te, hai idea di quanto mi faccia male questo? Lo capisci o no!>>, urlò scuotendomi. Lo pregai di lasciarmi, non sarei mai arrivato ad una lite con lui. Sapevo difendermi benissimo, ma sarebbero state parole buttate al vento.
<<E tu hai idea di quanto mi abbia ferito vederti insieme a mio marito? Vederti prendere il mio posto? La mia casa, il mio amore!>>, urlai. Jungkook uscì di fretta dalla stanza, separandoci. Presi di peso Yeongeom portandolo via, lasciandomi da solo. Scesero le scale continuando a litigare. Credevo che per una volta sarebbe rimasto con me, difendendomi, invece era corso a calmarlo, come se ai suoi occhi, lui fosse la priorità. Mi chiusi in camera mia, nascondendo la il viso nel cuscino, cercando di rilasciare lo stress che avevo accumulato.

Sentii alcune delle loro frasi, e di sicuro non ero l'unico. Forse la mia presenza sarebbe riuscita a separarli definitivamente, forse sarei riuscito a riavere mio marito. Ora che ci penso, dovrei disdire l'affitto, e raccontare a Tae le novità. Non lo vedevo da un sacco di tempo, insieme a Yoongi, e mi mancavano tanto. A quanto pare Yoongi hyung aveva parlato con gli amici di Kookie, Hoseok, Jin e Namjoon hyung per farci rincontrare, ma non ero molto intenzionato a vederli. L'ultima volta è stato un disastro. Chissà se sanno qualcosa di quello è successo fra di noi, Jungkook è molto riservato, sarebbe il colmo se avesse lasciato i suoi migliori amici all'oscuro. Non mi sorprenderebbe comunque.

Poco dopo le urla si calmarono, lasciando spazio al suono di una porta sbattuta. L'ultima cosa che sentii fu una frase che mi lasciò perplesso, facendomi emozionare, ridere di gioia.

<<Se provi a sfiorare un'altra volta mio marito ti scaravento fuori da casa mia, in un secondo. Non ti avvicinare a lui, la tua permanenza qui ha le ore contate. Lui è l'unico uomo per me>> mormorò. 

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~Unpredictable~ JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora