Jimin's pov
Tornammo a casa la mattina dopo. Era sabato, e non riuscivo a staccarmi da Jungkook. Dopo aver sentito quelle due parole che più avevo aspettato nella vita, non ero intenzionato a lasciarlo mai più. Fu dolcissimo per tutto il tempo, riempiendomi di parole confortanti, complimenti e carezze.
<<Jimin non scendi in salotto?>>, domandò affacciandosi dalla porta.
<<Si, arrivo>>, risposi. Finii di vestirmi, guardandomi un'ultima volta allo specchio. Ero presentabile.
<<Muoviti>>, esclamò sorridendo. Gli diedi un bacio a stampo e scesi le scale. Ieri era stata una giornata bellissima, finalmente ero riuscito a conoscere la sua famiglia che era meravigliosa con me. Ero piaciuto persino a suo padre, il che la dice lunga. Jungkook sembrò essere a suo agio, nonostante la presenza inaspettata di Jackson. Fu gentile per tutta la serata, cercando un colloquio civile con suo fratello. Parlai molto con lui su questo fatto, vorrei che lo perdonasse. Non era colpa sua se suo padre decise di frequentare un'altra donna e puntare le tue attenzioni sul nuovo arrivato, sono scelte che i genitori fanno. Purtroppo, molte volte sbagliate, ma che non si possono evitare. Ovviamente non ascoltò nulla, troppo testardo per cambiare opinione.<<Facciamo un bagno insieme?>>, mormorò succhiando la pelle al di sotto dell'orecchio.
<<Sto iniziando a pensare che sei dipendente dal sesso, mi lascerai stremato>>, scherzai. Mi fece voltare unendo le nostre labbra, lietandomi di un bacio tutt'altro che casto.
<<Sono dipendente da te. Abbiamo perso troppo tempo e non sono disposto a farlo ancora. Non voglio che te ne vada, o che cambi idea sul mio conto, ne soffrirei>>, esclamò stringendomi.
<<Se non ho cambiato idea dopo tutto che mi hai combinato, non lo farò ora che stiamo insieme>>, lo rassicurai. Non ero convintissimo delle parole appena pronunciate, ma non volevo rovinare gli unici momenti di tranquillità che avevamo. Non mi fido del tutto, e so che la questione Yugyeom non si è conclusa. Non posso controllarlo tutto il giorno, e non ho neanche la forza morale per farlo. Ieri intravidi una sua notifica sul telefono, a cui non rispose, ma sono sicuro che non si darà per vinto. Vorrà riprendersi mio marito.<<Quindi facciamo il bagno?>>, continuò adulandomi.
<<No, non mi va di toccare l'acqua>>, ammisi.
<<Non ti sto rifiutando Kookie>>, aggiunsi poco dopo. La sua espressione non mi convinceva, ma sembrò accettarla come risposta. Facevamo l'amore quasi in ogni momento, bastava anche solo uno sguardo. Ci desideravamo continuamente.<<Non mi sono offeso tranquillo>>, mormorò. Raggiunsi il divano, appoggiando la testa sulle sue gambe. Mi guardò sorridente, e iniziò ad accarezzarmi i capelli.
<<La casa sembra vuota ora>>, esclamò.
<<Scusami? Ti manca quell'idiota di Yugyeom?>>, affermai infastidito.<<Intendevo dire che è troppo grande per due persone, forse dovremmo prenderne una più piccola. Ci sono due piani, 4 camere da letto che nessuno usa, in più lavoriamo sempre, è quasi inabitata>> rifletté. Sospirai pesantemente, avevo appena compiuto una gaffe pazzesca, ma lui sembrò non darci peso. Non riesco a togliermelo dalla testa, ho paura che basti un attimo di distrazione per perdere Kookie per sempre.
<<Non mi va di traslocare, mi piace questa casa>>, affermai.
<<Allora rimarremo qui, lo facevo più che altro per farti sentire a tuo agio, ieri ti ho visto un po' in difficoltà a casa di mia madre>>, affermò baciandomi la testa.
<<È stato difficile abituarmi a tutto questo, a casa mia condividevo la stanza con mio fratello, c'erano solo due camere e il soggiorno comunicante con la cucina. Dovevamo fare i turni per il bagno, stare attenti a non consumare troppo l'acqua, alla spesa, alla luce. Sapere di avere accesso a tutto senza preoccuparmi di nulla è strano, ma sono felice>>, affermai. Inizialmente fu un duro colpo scoprire la sua posizione economica, perché mi aveva mentito per mesi, ma guardando il lato positivo, mi sarebbe potuta andare decisamente peggio.<<Sono felice di sentirti parlare così, ho sempre avuto paura che non lo accettassi completamente>>, si preoccupò. Mosse la mano per stropicciarsi gli occhi, quando notai un dettaglio.
<<Jungkook.....hai messo la fede?>>, mi emozionai. Sorrise.
<<Non avevo motivi per non portarla e so quanto tu ci tenga>>, spiegò abbracciandomi. Rivederla è un'emozione troppo forte. Ho sognato tante volte di rivederla al dito e ora che si è avverato mi lascia spiazzato.
<<Grazie>>, affermai baciandolo. Mi strinse a lui, ponendo una mano dietro la mia schiena, avvicinandomi. Squillò il telefono.<<Chi diavolo è ora>>, si lamentò. Era il mio. Guardai nel display chi fosse, rispondendo subito.
<<Taehyung>>, esclamai. Jungkook si raddrizzò, mimandomi di mettere il viva voce.
<<Jimin...mi dispiace, non volevo arrabbiarmi con te>>, sospirò.
<<Non importa, mi basta solo essere di nuovo amici>>, affermai. Jungkook mi accarezzò la schiena, dandomi forza.
<<Sono un po' teso per il matrimonio di domani, Yoongi è dalla sua famiglia e non so....tutto questo mi rende nervoso. Non volevo prendermela con te, lo sai che non posso vivere senza di te>>, affermò.<<Neanch'io>>, risposi. Jungkook si irrigidì.
<<Vieni a farmi compagnia? Così mi distraggo, ti riporto a casa stasera>>, propose. Guardai Kookie in attesa di una risposta, che annuì con la testa.
<<Sto arrivando>>, risposi sorridendo.
<<Ti aspetto>>, attaccò.<<Abbiamo fatto pace!>>, affermai saltandogli addosso. Mi prese in braccio di scatto, facendomi volteggiare in aria e ruotare per tutta la stanza. Era incredibile la forza che aveva nelle braccia. Anni e anni di palestra.
<<Ne ero sicuro, ora preparati e torna da me>>, mormorò. Gli diedi un bacio a stampo e mi infilai le scarpe. Ero emozionatissimo. Ho pensato di tutto, persino che non mi volesse più nella sua vita. Tae aveva chiuso tante amicizie per piccoli errori, perché in passato aveva sofferto troppo, e non si fidava di nessuno. Tranne che di me. Dopo anni di amicizia, sarebbe stato assurdo buttare via tutto così.Indossai la giacca di pelle che avevo rubato a Jungkook e presi le chiavi. Salutai mio marito da lontano e uscii. Il vento gelido mi colpì dritto in faccia, facendomi rabbrividire. Eravamo già quasi a settembre, incredibile come passasse il tempo. Ed era quasi il suo compleanno, mancavano solo 3 giorni, e avrebbe compiuto 23 anni. Dovevo assolutamente preparare qualcosa di speciale, e sapevo benissimo di cosa avesse bisogno.
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~Unpredictable~ Jikook
FanfictionJimin e Jungkook sono due poli opposti che si richiamano continuamente. Il primo pauroso, gentile, sincero, riservato. Il secondo passionale, schietto, bugiardo, deciso in tutto quello che fa. Sarà una pizzeria a farli incontrare, e dal primo sguard...