Jungkook's pov
Jimin lasciò la casa troppo presto e già ne sentivo la mancanza. Rivederlo sorridere è stato uno dei regali più belli che la vita potesse donarmi, e non ci avrei rinunciato facilmente. Avevo rimesso la fede al dito, simbolo del nostro amore, ed ero pronto a sposarlo di nuovo, ogni giorno della mia vita.
Per colmare la sua assenza sistemai un po' la casa, preparando il tutto per domani. Finché non avvertii il suono della serratura scattare.
<<Amore sei tornato>>, affermai posando ciò che avevo in mano.
<<Anche tu mi sei mancato tanto baby>>, disse. La voce squillante di Yugyeom mi fece rizzare tutti i peli del corpo, avvertendo un brutto presentimento.
<<Cosa ci fai qui? Non è più casa tua, devi ridarmi le chiavi>>, lo minacciai. Cercai di prendergliele dalle mani, ma le nascose sotto la camicia. Furbo.
<<Vieni a prenderle>>, sorrise malizioso.
<<Non ho voglia di fare questi giochetti con te, ridammi le chiavi e vattene prima che torni Jimin>>, affermai preoccupato. Se lo avesse visto qui sarebbe stata la mia fine. Yugyeom non mi ascoltò, anzi si inoltrò di più nella stanza, sdraiandosi sul divano.<<Hai sentito cosa ho detto?>>, chiesi spingendolo giù.
<<Kookie smettila di fare il duro, lo so che mi desideri tanto quanto ti desidero io. Facciamo così, concedimi di averti un'ultima volta e poi mi farò da parte. Te lo prometto>>, mormorò prendendomi le mani.
<<Non mi sono mai concesso a te, non del tutto per fortuna. Non me lo sarei mai perdonato. Amo Jimin, e ne sono sicurissimo>>, affermai felice. Lui è stato un abbaglio, un'ancora in un momento di sconforto passeggero. Non rinnegherò mai quello che ha fatto per me perché sarei ipocrita. Gli ho voluto bene, gli ho aperto le porte della mia vita, di casa, del mio cuore. L'ho fatto in maniera consapevole, anche se me ne pento ogni giorno di più.<<Quindi hai scelto lui? Hai di nuovo scelto lui? Com'è possibile?>>, esclamò tirandosi i capelli.
<<Ne sono innamorato, lui è mio marito>>, affermai mostrandogli la fede. La prese con rabbia, cercando di tirarmela via, ma fui più veloce.
<<Lui è tuo marito quando ti conviene. Per il resto vuoi altro, vuoi qualcuno che ti ami, che si prenda cura di te, ed io sono disposto a farlo se me ne darai l'occasione>>, rispose accarezzandomi il collo. Potevo avvertire il suo respiro caldo, il tono seducente che utilizzava, non più in grado di farmi cedere però.<<Ci sono state incomprensioni, litigi, ma nulla che non si possa sistemare. Forse è umiliate il fatto che ti stia quasi pregando, ma non importa, perché ti amo e non mi pento di nulla, se questo può portare ad avvicinarci>>, sussurrò. Lasciò dei baci sul mio collo, salendo fino alla mandibola, continuando a toccarmi ovunque.
<<Lasciami cazzo!>>, esclamai spingendolo. Continuavo a pensare a Jimin, pregando affinché non arrivasse. Ero terrorizzato dall'idea che potesse vederci.
<<Dammi una possibilità>>, portò le braccia dietro il mio bacino, rimanendo immobile a guardarmi. Sentii gli occhi pizzicare, a causa del nervosismo che circolava nel mio corpo. Finché non scoppia completamente in un pianto disperato.<<Tesoro non piangere, si sistemerà tutto vedrai>>, rispose. Baciò delicatamente le mie labbra, prima a stampo e poi in modo più accesso, portando una mano fra i miei capelli, dandomi accesso alla sua lingua, avvertendo i suoi sospiri di piacere. Cercai di staccarmi con forza, ma quando ci riuscii fu troppo tardi. La porta d'ingresso si era spalancata e le urla di Jimin risuonavano in tutto il soggiorno.
<<Non posso crederci>>, esclamò buttando a terra ciò che aveva in mano. Sbatté la porta dietro di sé, guardando tutto tranne che me. Spinsi all'indietro Yugyeom per correre da lui, ma dallo sguardo deluso che mi lanciò mi fermai.
<<Non è come sembra, Jimin devi ascoltarmi, posso spiegarti tutto>>, affermai disperato.
<<Perché è qui, perché lo hai fatto venire?>>, sussurrò.<<È venuto da solo, perché ha le chiavi, che ora mi ridarà>>, affermai autoritario. Yugyeom fece una faccia soddisfatta, lanciando le chiavi sul tavolo e sedendosi a braccia conserte, godendosi lo spettacolo che lui stesso aveva creato.
<<Dici che ami, ma non è vero. Avrei preferito la verità visto che lui non ti è ancora indifferente>>, sentenziò acido. Feci un passo verso di lui, cercando di prendergli la mano, che non rifiutò. Guardò a sottecchi ogni mio movimento, cercando di calmarsi.
<<Jimin non c'è nessuno al mondo che ami più di te amore lo sai. Non dimenticare gli ultimi giorni che abbiamo trascorso insieme, non farti influenzare da ciò che hai visto>>, dissi piangendo. Guardò lui e poi me, scuotendo la testa.<<Tutto questo è ridicolo. Pensa se non fossi tornato a casa, sareste finiti di sicuro a letto insieme>>, ironizzò.
<<Vattene da qui, ora e per sempre>>, presi Yugyeom per un braccio trascinandolo fino all'uscita. Imprecò per tutto il tempo, dicendo parole a caso, tra cui il fatto che si sarebbe fatto di nuovo vivo. Sempre se non lo uccido io prima. Gli chiusi letteralmente la porta in faccia, tornando da Jimin che nel frattempo aveva lasciato la stanza.Lo cercai dappertutto finché non lo trovai seduto sul nostro letto, a gambe incrociate, tenendo la fede fra le dita.
<<Mi ha baciato lui, te lo giuro>>, affermai raggiungendolo.
<<Tu glielo hai permesso però>>, replicò. Rimase poi in silenzio, incapace di dire altro.
<<Vuoi che ti lasci da solo?>>, sospirai allontanandomi. Fece qualcosa che mai mi sarei aspettato. Mi attirò a sé, abbracciandomi da dietro.<<Sento che sei sincero quando dici di amarmi, e per questo voglio crederti. Domani c'è il matrimonio di Tae e voglio che sia un giorno splendido per lui, perciò è meglio se stiamo separati per un po'. Ho bisogno di riflettere e quando la cerimonia sarà terminata ti prometto che ne riparleremo>>, affermò asciugandosi gli occhi.
<<Va bene, rispetto la tua decisione, però ti prego di rimanere qui con me, a casa>>, proposi.
<<Tu sei l'unica cosa che conta per me, non penso di meritarmi tutto questo dolore, non penso proprio>> continuò. Lo presi fra le mie braccia, cercando di consolarlo in ogni modo possibile, rassicurandolo sul fatto che Yugueom non l'avrebbe passata liscia, non sarebbe riuscito a separarci questa volta.<<Non lasciare che lui vinca>>, affermai. Mi sorrise lievemente, lasciandomi un bacio a stampo.
<<Comunque posso dire una cosa? La tua espressione disgustata dal suo bacio è impagabile>>, scherzò accennando una risata.
<<Ti amo amore, infinitamente davvero>>, risposi. Lo spinsi indietro, sovrastandolo con il mio corpo, guardandolo l'ultima volta negli occhi prima di baciarlo, di accarezzarlo, di stringerlo a me tutta la notte.-------------------------------------------------
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~Unpredictable~ Jikook
FanfictionJimin e Jungkook sono due poli opposti che si richiamano continuamente. Il primo pauroso, gentile, sincero, riservato. Il secondo passionale, schietto, bugiardo, deciso in tutto quello che fa. Sarà una pizzeria a farli incontrare, e dal primo sguard...