"Sei il sole che è risorto
nella mia vita
Il ritorno dei miei sogni
di gioventù."
[Euphoria, Jungkook, BTS]
*****
Korain non lo sapeva, ma con lui avevo vissuto tante prime volte.
Quando stavo a Parigi non avevo mai avuto un ragazzo fisso, mi era solo capitato di frequentarne qualcuno, ma mai nessuno era riuscito a scalfire la mia corazza e ad arrivare fino in fondo.
A lui, invece, avevo concesso il massimo che potessi donare e questa era solo la prima delle verità non dette. Gli avevo aperto il mio cuore perché lui era l'unico che mi faceva provare quella forte sensazione di "casa" e, molto probabilmente, era tutto legato ai momenti che avevamo trascorso insieme da bambini, senza tralasciare il fatto che ai tempi avevo una cotta per lui che non avevo mai rivelato ad anima viva.Quando avevo finalmente compreso chi era in realtà, riscoprii Korain come il mio primo amore, colui che inconsapevolmente aveva fatto sussultare il piccolo cuoricino di una tenera bimba quando si era rifiutato, anni addietro, di farla entrare nella sua casa sull'albero, ma che alla fine aveva accettato solo per non farla strillare fino alle lacrime, l'unico bambino di cui avevo conservato bei ricordi.
Lo avevo conosciuto in un momento felice della mia vita e, dopo il cielo perennemente grigio che aveva accompagnato ogni giorno di ogni triste anno vissuto da sola, lo avevo incontrato nuovamente.Rain era ignaro di ciò che provavo quando ero piccina, ma forse un giorno glielo avrei rivelato, perché se lo meritava. Stava colorando il mio intero mondo di colori di cui non ricordavo nemmeno l'esistenza.
Quella notte restai a casa sua e, dopo la passione, lasciammo spazio alla tenerezza... quella era un'altra delle mie prime volte.
Non avevo mai dormito con nessuno da quando avevo perso la mia famiglia, proprio perché volevo evitare ogni sorta di legame. Ma con lui non riuscivo a seguire le regole che mi ero imposta, mi faceva mettere in discussione ogni singola scelta e, per questo, mi sentivo viva quando lui mi stava accanto.
Adoravo che mi facesse provare tutte quelle emozioni contrastanti e non avrei più potuto vivere un solo giorno senza la sua presenza costante.Eravamo sdraiati e accoccolati da un po', nascosti sotto le lenzuola, mentre l'oscurità ci avvolgeva e io stavo per addormentarmi, quando Korain mi domandò sussurrando se fossi ancora sveglia. Mugugnai in risposta e lui continuò. - Ti devo dire una cosa.
Avevo il naso incastrato nell'incavo del suo collo e mi stavo beando del suo profumo muschiato, dovetti forzarmi ad alzare lo sguardo verso di lui per osservarne i lineamenti illuminati flebilmente dalla luce della luna che filtrava dalla finestra.
Prese un respiro profondo e confessò ciò che doveva. - Rin non sarà l'unico a partire per il militare.
A quell'affermazione spalancai gli occhi, il cuore mi era salito in gola e sentivo le pulsazioni aumentare e rimbombare anche nelle orecchie. - Vuoi dire che... - Non riuscii neanche a terminare la frase, l'ansia e la paura di perderlo mi avevano inghiottita totalmente.
- Non sappiamo chi andrà con lui, ma Joonwoo ha ipotizzato si possa trattare di Woobin.Eravamo ancora a luci spente e io lo abbracciai più forte, tirando un sospiro di sollievo, mentre Rain mi spiegava tutto.
- Posso essere egoista per una volta nella vita? - Chiesi, infine.
Lui annuì nell'ombra, invitandomi a esporre il mio punto di vista. - Non voglio che tu mi lasci.
- Ma non lo farò, anche se dovessi partire resteremo insieme. - Non mi aveva capita, o forse aveva solo fatto finta.
- Intendevo che non voglio restare sola, senza poterti vedere né sentire. - Quando lo dissi, automaticamente le sue braccia mi cinsero più forte. - Ti ho appena ritrovato, non ho mai avuto niente di buono, tu sei la prima cosa bella da quando...
Non mi fece finire.
- Non partirò. In ogni caso, non andrò, farò di tutto per evitarlo.
Sapevo che credeva a ogni parola che pronunciava, ma se il dovere lo avesse chiamato, ero consapevole che non poteva rifiutare. Speravo solo che non dovesse toccare a lui.
- Se andrai via, ti lascerò! - Scherzai per smorzare la tensione accumulata.
- No, non lo farai. - Sorrise con convinzione, posando un bacio sulla mia fronte.
Ci addormentammo cullati dai nostri stessi respiri, mentre io prendevo coscienza del fatto che non avrei più riposato bene come quella notte.La mattina seguente mi svegliai prima di lui e mi fermai per qualche minuto ad ammirare il suo volto baciato dai raggi del sole. Era bellissimo e ogni volta che lo guardavo il mio cuore faceva male; lui era davvero prezioso per me, era un amico, un amante, un confidente e, a dispetto di ciò che avevo cercato di evitare, lui era diventato il mio tutto.
Korain era il mio sole e io ero un pianeta qualunque che gli girava intorno, attirato dalla splendida e accecante luce che emanava.
Sistemai una ciocca di capelli che gli ricadeva sul viso e lui si svegliò, osservandomi di rimando con sguardo serio, per poi sorridermi e migliorarmi la giornata con quel piccolo gesto.
Facemmo colazione insieme e poi ognuno uscì per conto suo, per non rischiare scandali, nonostante entrambi andassimo nella stessa direzione.
Quello sarebbe stato il mio primo giorno alla Music Life e non stavo più nella pelle quando arrivai all'ingresso ed entrai con un pass che nessuno mi aveva procurato, ma che avevo conquistato col sudore.
Passai la mattinata in compagnia di alcuni ballerini che mi consegnarono il programma settimanale e mi spiegarono per filo e per segno tutte le attività da svolgere durante la giornata; mi condussero alla mensa e mi fecero vedere tutti i luoghi in cui poter riposare, le sale dove andare a ripassare le coreografie quando avevo tempo al di fuori delle schedules e, infine, mi indicarono la strada per gli spogliatoi.
Nel pomeriggio iniziai con le prime lezioni di danza per imparare la coreografia di un pezzo appartenente a un altro gruppo maschile che avrei conosciuto a breve.
Arrivata alla sera ero stremata ma felice come una pasqua, non riuscii a tornare a casa tanto ero stanca, e mi addormentai in una saletta situata accanto alla mensa.
Mi svegliai solo quando qualcuno tentò di spostarmi con cautela. Non aprii nemmeno gli occhi, anzi legai le mie mani intorno al suo collo e sniffai con piacere il meraviglioso profumo muschiato che contraddistingueva Korain.
Mi lasciai cullare dalle sue braccia, finché non arrivammo in auto e mi adagiò sul sedile del passeggero.
- Oggi ho avuto la riunione per la scelta definitiva. - Disse serio, mentre partiva e stringeva lo sterzo con rabbia.
Io lo osservai drizzando le orecchie; avevo capito che si riferiva al discorso che avevamo intrapreso ieri, ma la sua espressione non prometteva nulla di buono.
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Zero o'clock •{Kim Taehyung}•
Fanfiction•{COMPLETA}• Clarisse Moreau ha soltanto dieci anni quando perde entrambi i genitori in un incidente e va a vivere a casa di uno zio con il quale non condivide nulla a parte il cognome. Deve aspettare quattordici anni prima di riuscire a scappare i...