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Se fossi solo,

se non ti avessi conosciuto,

Avrei potuto rinunciare,

perdermi nel mare.

Ma il mio cuore arde ancora per

un desiderio irrefrenabile

Ti ritroverò ancora una volta,

come se fossimo destinati.

[Heartbeat, BTS]

*****

Gli allenamenti erano giunti al termine e stavamo andando a fare una doccia, stavo camminando accanto a Woobin e mi bloccai improvvisamente guardando un punto indistinto davanti a me. - Devo andare.
Il mio migliore amico drizzò le orecchie e si bloccò, mi fissò dritto negli occhi, cercando di fermarmi. - Lo so che ti ho detto di fare ciò che senti, ma dove credi di andare? Lei sta aspettando Rin. - L'ultima frase fu un sussurro, ma capii perfettamente cosa voleva dirmi, purtroppo era scattato qualcosa in me e, senza comprenderne il motivo, sentivo la necessità impellente di dirle che ero io il ragazzo del bacio nel vicolo, che ero io il bambino che aveva salvato da annegamento certo anni e anni fa. Guardai Woobin e non replicai, lo superai semplicemente e raggiunsi l'ascensore.
- Korain, torna qui! - Urlò.
Ma era tardi per tornare indietro, le porte si chiusero davanti ai suoi occhi supplicanti.

Arrivai al piano del parcheggio e appena uscito dall'ascensore raggiunsi Clarisse e cercai di confessare tutto, ma sul più bello arrivò Rin e mi feci indietro, dicendo una bugia. La cosa più sorprendente fu che lei mi resse il gioco. Ero scioccato ma, allo stesso tempo, contento della sua reazione, però mi sentivo in colpa per Rin. Il mio hyung era sempre stato buono con me, un fratello maggiore degno di nota, e io come lo stavo ricambiando? Perché avevo questo bisogno incessante di dire la verità a quella ragazza? Lei non doveva significare niente per me, eppure mi sentivo attratto da lei come un'ape col miele, non potevo farne a meno.

Quando tornai dentro e raggiunsi gli altri nello spogliatoio, Woobin mi osservò con aria preoccupata. - Allora? - Sussurrò.
- Stai tranquillo, non è successo nulla. - Sospirai. - Lui è arrivato sul più bello, anche se non ho capito perché è sceso. - Mi morsi il labbro riflettendoci su.
- Beh, menomale... Stavi per fare una sciocchezza! - Concluse lui, prima che Harin rientrasse per lavarsi.
Forse il mio amico aveva ragione, non stavo riflettendo a mente lucida e, come avevo già pensato in precedenza, dovevo farmi da parte per Rin che era un ragazzo fantastico e, più di ogni altra cosa, perché a breve sarebbe andato via e non potevo togliergli quel briciolo di felicità che aveva trovato in lei.

Mangiai svogliatamente e, appena finito, mi rinchiusi nella stanza per giocare ai videogames, ma anche se era uno dei miei passatempi preferiti non riuscii a concentrarmi. Avevo ancora in mente il momento in cui Clarisse aveva coperto la mia menzogna con Rin, malgrado non sapesse nemmeno perché l'avevo seguita fino al parcheggio. Tentai di distrarmi scrivendo e commentando qualcosa su weverse, ma per la prima volta nella vita i miei amati fan non potevano aiutarmi. Del resto non avrei potuto chiedere consigli su questioni così delicate, avrei fatto scoppiare un putiferio e non era di certo mia intenzione. Mi rassegnai all'evidenza e mi andai a coricare, ma prima che potessi addormentarmi il telefono squillò avvisandomi dell'arrivo di un messaggio. Non avevo idea di chi potesse essere a quell'ora e, quando aprii la notifica, il mio cuore rischiò di esplodere.

Era lei...

Clarisse: Cosa volevi dirmi prima?

Non potevo rispondere raccontandole come stavano davvero le cose, mi ero ripromesso di lasciare perdere tutto e non volevo deludere il mio hyung, però... C'era sempre un "però" quando si trattava di lei.
Volevo sapere perché mi aveva aiutato, doveva esserci un motivo.

Korain: Tu perché non hai detto la verità a Rin?

Clarisse: Pensavo di farti un favore... Avevi uno sguardo colpevole, non volevo infierire.

- Ma tu guarda... - Dissi tra me e me con un mezzo sorriso. Risposi subito, in fibrillazione. Ero talmente eccitato che stavo per chiederle di vederci per una cioccolata calda, ma poi mi bloccai.
Che stavo facendo? E i buoni propositi di qualche minuto fa dov'erano finiti? Avevo deciso di chiudere la conversazione, ma il cellulare si illuminò nuovamente.

Clarisse: Ti va un tè? Magari mi dici cosa volevi davanti a una bella tazza fumante.

Era forse impazzita? O voleva fare uscire fuori di testa me? Forse entrambe...
Ci volle una volontà inaudita per rifiutare, perché avevo una voglia matta di parlare con lei a quattrocchi.
Nell'ultimo messaggio risposi anche alla prima domanda che mi aveva posto, le dissi che avevo sbagliato persona, che stavo cercando un'altra ragazza e non volevo fare sapere nulla ai miei compagni, perciò anche lei doveva mantenere il segreto.
Avrei voluto urlarle tutta la verità e nient'altro che la verità, invece andai a dormire pieno di rimpianti.

La mattina seguente avevamo un'intervista e, a seguire, un'esibizione, non avevo avuto tempo neanche per grattarmi la testa e per breve tempo dimenticai la conversazione della sera precedente con Clarisse. Fu una giornata talmente piena che dimenticai perfino di possedere un telefono.
Quando finalmente riuscimmo a liberarci dagli impegni, lo staff ci portò a cena e, a tavola, parlammo degli imminenti viaggi che ci attendevano. Avevo completamente dimenticato che tra una settimana dovevamo partire per l'America, ma fui felice di ricordarlo, perché avrei avuto modo di stare alla larga da lei.
Mentre parlavamo delle varie apparizioni che ci attendevano osservai Harin, esaminai le sue espressioni, cercando di capire se fosse preoccupato di lasciare la sua ragazza per qualche tempo, ma nel suo volto non trovai la minima paura, sembrava sicuro di sé, tanto da farmi provare un'invidia atroce.
Smisi di pensare a Clarisse, a Rin e a tutta la situazione in generale, non volevo avere distrazioni di nessun tipo, mi buttai sul cibo e finsi di ascoltare la conversazione con il nostro manager. Solo quando salimmo in auto e afferrai il telefono notai un ulteriore messaggio, nonostante avessi già chiuso quel discorso. Lo aprii, ne lessi il contenuto e, senza pensare a chi avevo accanto in macchina, sussultai alla vista di quelle parole che erano, per me, un sollievo e un dilemma al contempo.
Ero fortunato, avevo memorizzato Clarisse sotto un altro nome, Soulmate. Rin era seduto vicino a me quella sera e io, sbadatamente, non credetti di poterlo trovare sbirciare, cosa che invece fece.
Il messaggio era breve, diceva "comunque credo di averti già visto da qualche parte", e fece ridere il mio amico. - Rain, ma perché qualcuno dovrebbe dirti una cosa del genere? Non è ovvio dove ti abbia già notato? - Poi guardò il mittente. - Mmh... Non ci starai nascondendo qualcosa, ragazzino? - Rise ancora di gusto, mentre io iniziavo a sentirmi un verme celando i miei sentimenti e nascondendo l'identità di chi aveva mandato il messaggio. Mi scostai, avvicinandomi al finestrino e, coprendo lo schermo agli occhi di Harin, rilessi il messaggio.

Infine realizzai...

Lei si stava, forse, ricordando di me?!

Zero o'clock •{Kim Taehyung}•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora