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Io e i ragazzi avevamo appena concluso gli allenamenti e nei giorni successivi avremmo dovuto partecipare a degli eventi che includevano alcune premiazioni. Eravamo tutti su di giri e, per poco tempo, Rin mise da parte il risentimento e parlammo insieme al resto del gruppo proprio come ai vecchi tempi.
D'improvviso Woobin mi diede una gomitata e mi indicò l'ora sul display del cellulare. - Cavolo! - Esclamai. - Ci vediamo dopo. - Dissi al mio amico, mentre salutavo i miei compagni e raccoglievo le mie cose, recandomi ai piani inferiori.
A breve Clarisse si sarebbe esibita per la seconda fase delle selezioni e io volevo essere lì per lei. Volevo esserci sempre, a dire la verità, in qualsiasi momento della sua giornata, volevo viverla, ma era anche difficile starle accanto come avrei desiderato, perciò raccoglievo ogni briciola che riuscivo a racimolare pur di gustarmi un po' della sua vita.
Quando arrivò il suo turno la trovai spettacolare, ogni movimento era pura perfezione e non ci sarebbe stato nessuno in grado di superarla. Non avrei mai creduto che potesse possedere quel talento, nonostante ricordassi vagamente che da bambina giocava spesso con le sue scarpette da ballo, portandole ovunque, perfino in campagna, rischiando di sporcarle tra la terra e i fiori.
Appena la musica cessò segnando la fine della sua prova, non resistetti e feci un fischio di ammirazione, provocando qualche risata tra la giuria, ma più importante di tutto, sul viso di Clara si presentò il suo magnifico sorriso, una delle tante cose che amavo di lei.
Il CEO fu il primo a parlare e capii subito dove volesse andare a parare: lei ce l'aveva fatta!
Mi alzai di scatto recandomi all'entrata dei camerini, attendendo per rapirla e andare a festeggiare. Ero nascosto in un angolo e quando Clara fece il suo ingresso da dietro le quinte, si fermò a parlare con il tizio della videochiamata, finché lui non mi indicò col dito facendomi sbarrare gli occhi. Speravo che nessuno mi riconoscesse, ma lui era sicuro che io fossi lì per lei, perciò dedussi che il mio insulso travestimento non aveva funzionato.
Finalmente la mia bella mi raggiunse e avrei tanto voluto prenderla tra le braccia e urlare che era stata divina, ma dovetti trattenermi, le afferrai semplicemente la mano incastonandola con la mia e la trascinai in auto, diretti verso casa.

Quella sera cenammo insieme a Woobin. Dopo la brutta notizia dataci da Joon, volevo tirarlo su di morale, e quale migliore occasione di un festeggiamento che era anche merito suo? Aveva aiutato Clara con la coreografia e sapevo che una compagnia diversa dal solito avrebbe sicuramente distratto il mio fedele compagno di avventure.
Il frigo di casa mia non era mai stato tanto pieno di roba come quel giorno. Avevo comprato tutto quello che il supermercato offriva, perché non sapevo bene cosa piacesse alla mia ragazza, anche se sul dolce non avevo dubbi: hoddeok, i suoi preferiti.
Clara si era accomodata in soggiorno con Woobin, mentre io mi ero buttato sui fornelli, decidendo di preparare delle costolette di maiale con qualche contorno di accompagnamento. Non era il massimo, ma volevo provarci per lei.
Avevo appena recuperato la carne, quando sentii Woobin scusarsi per il suo comportamento.
Dei brividi mi percorsero tutta la spina dorsale, mentre l'ansia mi attanagliò improvvisamente, certo che stesse per uscire un discorso che non avevo ancora intrapreso con lei. - Bin-ah! - Urlai, chiedendogli poi di venirmi ad aiutare, mentre il battito accelerato del mio cuore mi provocò quasi un'apnea.
- Ya! - Aggiunsi sussurrando e facendo il broncio. - Sei pazzo, per caso? - Ma Woobin era confuso. - Non le ho ancora parlato della leva militare.
- Rain, ma perché glielo nascondi? Non sarai tu a partire con Harin. - Il mio pulcino spelacchiato si accigliò, ma tentai subito di fargli tornare il buon umore.
- Woobin-shii! - Pronunciai con voce piena. - Non parliamo dei nostri problemi stasera. Siamo qui per festeggiare la tua allieva! Non te lo avevo ancora detto, ma è entrata a far parte della squadra. - Sorrisi, fiero del risultato conseguito dalla mia ragazza, come un padre del proprio bambino, mentre guardavo il vuoto e sognavo di vederla danzare nei miei video musicali.
- Korain... - Woobin si schiarì la gola mentre un odore acre mi attraversava le narici, deconcentrandomi dalle mie fantasie. - La carne si sta... - Ma non riuscì a completare la frase che subito andai nel panico.
- Accidenti!- Gli angoli della mia bocca si piegarono, stampandomi l'espressione più triste di sempre in viso. - Volevo cucinare per lei e guarda cosa ho combinato.
- Ordino i ravioli. - Concluse serio il mio amico, mentre io accettavo sconsolato.

La cena si rivelò più piacevole del previsto, ero felice che Clarisse e Woobin andassero d'amore e d'accordo, non avrei desiderato di meglio per loro. Speravo anche che lei potesse trovare conforto dal mio amico, perché sapevo bene quanta solitudine avesse vissuto, aveva evitato determinati rapporti durante gli anni e volevo che, adesso che ero io ad accompagnarla durante il percorso della vita, non si perdesse più nulla, a cominciare dalle nuove amicizie. Anche per quel motivo avevo messo a tacere la mia gelosia verso quel ragazzo che aveva osato prendersi tutta quella confidenza con lei, portandola sulle spalle perché ubriaca. Non ero nessuno per privarla di certe cose, anche se avrei ucciso all'istante chiunque mettesse le mani su Clara. 

Quando restammo soli, lavai i piatti, mentre lei mi osservava sorseggiando un bicchierino di soju.
- Che fai? Ti ubriachi senza di me? - La guardai con un sorriso sghembo, deliziandomi di quella vista. Aveva le gote leggermente arrossate e si mordeva interiormente il labbro, guardandomi con cupidigia, segno che l'alcol aveva già fatto effetto. Non resistetti e, tolti i guanti, le andai incontro, strappandole la bevanda di mano e accompagnandola verso la camera da letto. La desideravo così tanto che, mentre la spogliavo, gettai tutto per terra, buttandomi infine a capofitto sul suo corpo.
Sentivo ogni fremito di piacere che le provocavo e godevo a mia volta, in risposta a tutta quella bramosia. Non c'era nulla che potesse rompere quella passione così forte che ci legava, niente che ci avrebbe distrutto, perché insieme diventavamo un'unica cosa, un'unica anima e un unico cuore.

Nulla poteva scalfirci...

O almeno, quello era ciò che credevo.

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Seguendo semplicemente i

Movimenti dei nostri corpi,

Siamo ombre alla luce della luna.

[Trivia: Just Dance, J-Hope, BTS]

Zero o'clock •{Kim Taehyung}•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora