Ero distrutto.
Averla baciata mi aveva reso felice, ero su di giri e non vedevo l'ora di assaporare di nuovo le labbra di Clarisse, ma lei aveva capito tutto e con la stessa rapidità con cui era arrivata, quella gioia immensa era stata rasa al suolo dalle mie bugie.
Avrei dovuto confessarle la verità sotto casa di Rin?
Avrei dovuto dire che ero quel bambino di tanti anni fa?
Le domande mi stavano tormentando da quando l'avevo lasciata a casa e la testa mi stava scoppiando. Volevo piangere, sentivo di aver perso di nuovo la mia occasione.
E ancora non avevo ancora visto nulla.
Avevo dimenticato la chiamata di Woobin e quando arrivai al dormitorio, lui mi stava attendendo insieme a Joonwoo.
Non avevo mai visto il nostro leader così serio da quando lo conoscevo e mi metteva i brividi.
- Che succede? - Chiesi togliendo il berretto e tirando i capelli indietro, mentre mi buttavo sul letto accanto a Woobin, che teneva lo sguardo basso e stava in silenzio.
D'un tratto la voce di Joon tuonò nella stanza, facendomi spalancare gli occhi per lo spavento. - Che cosa stai combinando?
- Che.. che cosa intendi? - Balbettai col cuore che andava a mille.
- Vi ho visti Korain, è inutile che menti.
Battei le palpebre confuso. Nessuno sapeva di quel posto, quindi com'era possibile che proprio lui ci avesse trovati e soprattutto ci avesse beccati mentre ci baciavamo? - Non capisco di cosa parli, hyung..
Joonwoo sospirò vistosamente, incrociando le braccia al petto e abbassando lo sguardo. Si prese una pausa lunghissima prima di rispondere, mentre la mia ansia saliva alle stelle. - Non so a che gioco stai giocando piccoletto, ma non rischierò il nostro gruppo per le tue cazzate! Ti ho visto nel garage con la ragazza di Rin, vuoi per caso disintegrare quello che abbiamo costruito in questi anni, solo per lei? Eh?
Mi morsi il labbro e respirai a fondo prima di rispondere alle sue accuse e decisi che avrei mentito spudoratamente pur di salvare il salvabile. - Ascolta, prima di tutto sappi che Rin l'ha mollata.
Adesso non so perché lo abbia fatto, ma Clarisse stava male ed essendo un'amica ho solo cercato di aiutarla. Non succede proprio niente tra me e lei. - Gli angoli della mia bocca si alzarono, mentre sfoderavo il sorriso più falso di sempre. - Joon, mi hai fatto preoccupare, seriamente. - Poggiai una mano sul cuore, abbassando lo sguardo continuando quella messinscena, mentre Woobin continuava a stare zitto e a guardare il pavimento.
Joonwoo mi guardò ancora con l'espressione di chi non aveva abboccato, ma poi aggiunse - staremo a vedere, ma sei avvisato Rain, se dovesse succedere qualcosa ne pagherai le conseguenze!
Appena lasciò la stanza, mi sdraiai allargando le braccia, mentre fissavo il tetto senza far trasparire le mie emozioni.Finalmente Woobin si ridestò dal suo apparente sogno a occhi aperti e parlò. - Mi dispiace Rain, non sapevo cosa dire per difenderti, ho dovuto avvisarti, Joon mi ha preso alla sprovvista e...
Lo bloccai. - Non hai detto niente, vero? - Dissi sollevandomi di scatto.
Il mio amico fece segno di no con la testa e io mi rilassai visibilmente. - Non era destino. - Aggiunsi infine facendo spallucce, mentre mi alzavo e andavo in bagno per infilare il pigiama e prendere la decisione più dura e triste della mia vita.
- Che intendi? È andata così male? - Domandò il mio Binbin seguendomi. Sembrava un piccolo e triste pulcino spelacchiato.
- Ci siamo baciati. - Ammisi. - Ma lei mi ha riconosciuto e le cose sono degenerate. E comunque - continuai - anche se fosse andata diversamente, avrei dovuto rinunciare. Hai visto Joonie che faccia aveva mentre mi diceva di smettere questa farsa?
- Rain, ma che dici? Non puoi... - Il mio migliore amico non continuò, sapevamo entrambi che quella era la decisione giusta da prendere.A malincuore decisi che non avrei più avuto contatti con Clarisse, non l'avrei più cercata, non l'avrei aiutata con la coreografia, niente di niente. Dovevo ritornare sui miei passi e ricordarmi che il gruppo era la cosa più importante per me, che il mio fratellone Rin non meritava un tale tradimento da parte mia. Avrei resistito, messo il mio cuore da parte e fatto del mio meglio per il bene dei ragazzi.
Mi guardai allo specchio, ripetendomi mentalmente che era la cosa più corretta da fare, mentre una lacrima silenziosa scendeva rigandomi la guancia.Sembrava la mia felicità che scappava via... E forse lo era davvero.
Fu difficilissimo per me starle alla larga, sapere che Clarisse si trovava nello stesso palazzo, a qualche piano di distanza e non poterla salutare, non rispondere ai suoi messaggi. Avevo delle crisi isteriche che potevano benissimo essere confrontate a quelle di una ragazza in piena sindrome mestruale, tanto che neanche Woobin si avvicinava quando ne soffrivo, perché non mi era mai successo nulla del genere e non sapeva come approcciarsi.
Furono giorni duri, ma la cosa che più mi fece male fu vederla improvvisamente fuori dalla nostra solita sala prove con Harin. Li vidi andare via, la mano di lui che avvolgeva il polso di Clarisse, mentre sparivano dietro l'angolo e il mio cuore si sgretolava lentamente. Restai interdetto e bloccato davanti alla porta per qualche minuto, prima di seguirli per vedere dove andavano e cosa si dicevano, ma non avrei mai creduto di vedere una scena del genere.
Lei aveva la schiena poggiata al muro e guardava Rin che, a sua volta, teneva le mani sul suo viso e la baciava.
Un rumore sordo mi fracassò i timpani, ma sembravo il solo che avesse sentito quel suono assordante, poi capii... Era il mio povero cuore che aveva smesso di sbriciolarsi piano e si era spaccato totalmente a metà, lasciandomi senza fiato e senza più nessuna emozione.*****
Le foglie secche cadono come lacrime,
Il vento soffia e tutto si allontana ogni giorno.
La pioggia si riversa
e tu vai in frantumi fino all'ultima foglia.
[Autumn leaves, BTS]
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Zero o'clock •{Kim Taehyung}•
Fiksi Penggemar•{COMPLETA}• Clarisse Moreau ha soltanto dieci anni quando perde entrambi i genitori in un incidente e va a vivere a casa di uno zio con il quale non condivide nulla a parte il cognome. Deve aspettare quattordici anni prima di riuscire a scappare i...