Sala del Consiglio: parteI

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Curiosità: L'immagine ritrae la Cripta del Vampiro di Volterra. Immaginando la Sala del Consiglio nei sotterranei, già citata in Uno sguardo, ho preso spunto da questa foto.

Informazioni: Questo capitolo è diviso in due parti, domani uscirà la seconda parte. L'ho spezzato perché altrimenti diventava davvero troppo lungo secondo me. Spero comunque possa farvi piacere! Buona lettura, Layla Lilshepherd

Mentre il clima diventa sempre più mite inizio ad apprezzare l'aria fredda che caratterizza il Palazzo dei Priori, il sole scalda molto e la sera l'aria è frizzante ma molto mite rispetto all'inverno.

Le giornate scorrono tranquille mentre i Maestri sono intenti ad organizzare l'eventuale battaglia, le serate nello studio di Aro sono piacevoli e tranquille.

Il mio telefono vibra sul basso tavolino in vetro dello studio di Aro, lui mi sorride gentilmente ammiccando al dispositivo per invogliarmi a rispondere; la chiamata procede tranquillamente.

"Tesoro abbiamo deciso di venire a Volterra" gongola contenta mia mamma: cosa?!

Vado immediatamente nel panico. Non possono venire qui, non devono incontrare Aro, questo vampiro è entrato nella mia vita stravolgendola irrimediabilmente, non voglio succeda nulla di simile a loro.

Balbetto che non possono, che non devono ma ormai hanno deciso e organizzato dunque tra una settimana arriveranno qui. Vogliono che li porti a visitare Volterra e che li faccia conoscere questo misteriosissimo Aro Volturi.

Sono paralizzata sul sofà nero in pelle e Lui ha la fronte corrucciata, ovviamente sta sentendo tutto e non sembra ben disposto nei confronti dell'imminente visita della mia famiglia. Quando termino la chiamata non esito un secondo.

"Sistemo tutto io con loro, non ti preoccupare, mi inventerò qualcosa per la tua assenza" e un suo leggerissimo assenso genera una fitta al cuore che ignoro prontamente "È meglio che vada" sussurro alzandomi.

"Buonanotte Adel" il tono è vellutato e il sorriso gentile prima di allontanarsi dalla parte opposta alla mia direzione.

Rientro nella mia stanza e dopo essermi preparata mi infilo sotto le coperte, passo alcune ore ascoltando musica persa nei miei pensieri e infine vado a dormire.

Il sonno però non è affatto tranquillo, come spesso accade ultimamente: Afton, Stefan e Vladimir popolano i miei incubi inseguendomi mentre cerco Aro disperatamente in ogni angolo del Palazzo dei Priori, o di Volterra, oppure di un bosco buio sconosciuto. Talvolta invece è Aro ad essere inseguito e io cerco di fermarli ma sono troppo veloci anche solo per vederli. In ogni caso l'angoscia regna sovrana nelle mie notti.

Questa notte però noto un dettaglio in più del solito mentre cerco di inseguire i tre vampiri che danno la caccia ad Aro nel bosco. Quello che suppongo essere Vladimir ghigna soddisfatto appollaiato su un ramo mentre stinge tra le mani una busta grande. Improvvisamente so che quelle sono le prove ed entrambi sappiamo quante siano fondamentali sia per condannare che scagionare Aro, ma ovviamente non riesco a sottrargliele perché umana. La costante di queste notti angoscianti è il profondo senso di sollievo alla vista della trave spezza, il mattino seguente, che mi conferma di essere tornata alla realtà.

Quando mi sveglio è l'alba, la luce rossa del sole entra dalle finestre e si insinua oltre le tende storte del baldacchino, il pilastro non è ancora stato sistemato dunque i drappi porpora non riescono a bloccare tutti i raggi.

Mi alzo e vado alla finestra per godermi il panorama, la piazza è ancora deserta e silenziosa, Volterra sta ancora dormendo anche se in questo palazzo sono io l'unica a dormire, scuoto il capo divertita e mi stropiccio gli occhi sbadigliando stancamente. Penso e ripenso alla busta del sogno, così tremendamente famigliare e sconosciuta insieme. Ho la sensazione di averla già vista, insieme ho il desiderio di conoscere il suo contenuto per poterla collocare temporalmente nella mia memoria.

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