Avvertenza: In questo capitolo vengono accennate tematiche decisamente delicate, non approvo il comportamento di alcuni personaggi, le parole sono forti. Spero di aver quindi trovato un buon equilibrio che lasci trasparire le emozioni, senza però creare disagio o fastidio in nessuno di voi.
Quando rinvengo non apro subito gli occhi, credo Aro sia nei paraggi, sono sdraiata su una superficie morbida e stretta, quasi sicuramente un divano. Mi sento morire dentro: è davvero così malvagio da farmi rinvenire sul divano che tutto il pomeriggio ho odiato?
Accarezza impercettibilmente la superficie per constatare, sollevata, essere in pelle e non di velluto, sono quasi certamente nel suo studio elegante. Apro gli occhi titubante e subito lo vedo sul secondo sofà, come al solito sta consultando un tomo.
"Mangia" ordina secco, con un rapido cenno al tavolino, senza nemmeno alzare lo sguardo su di me.
Non ho molta fame ma non faccio storie, trovo un bel piatto di polenta calda: leggero...
Credo Lui noti il mio naso leggermente arricciato.
"Non hai febbre, ti devi rimettere in forze perché domani ti allenerai, mangia. Non ti piace? Non mi interessa" sussurra come se fosse una lieve minaccia. Non lo guardo in viso e avvicino il piatto, uso la sinistra e sono abbastanza impacciata, piano piano procedo nella cena.
La polenta è buonissima e mi fa anche abbastanza piacere, una domanda mi frulla in testa, vorrei tanto chiederglielo e alla fine non resisto.
"Hai visto tutto, sei felice? Cosa pensi ora?" sospiro con sguardo fisso sul piatto.
"Che sono offeso, io e Sulpicia siamo molto più fantasiosi di come ci hai immaginati!" alzo lo sguardo sconvolta dalle sue parole, ghigna scuotendo il capo "L'abbiamo fatto in modi umanamente inimmaginabile" quel sorriso sghembo mi sembra quasi malvagio. Forse lo registro così solo perché mi ha schiaffeggiata con la sua risposta, era inaspettata e sono io a sentirmi offesa e nauseata dalla sua frecciatina. Sbuffo e spingo via il piatto sul tavolo per allontanarlo dal mio naso.
"Mi è passato l'appetito" esordisco alzandomi diretta alla porta. Aro non pare d'accordo con la mia decisione perché guizza davanti a me bloccandomi, praticamente sbatto dentro il suo petto.
"Non credo proprio, devi finire di mangiare prima" sussurra con un sorrisetto, nuovamente non mi convince affatto e mi pare malvagio. Con una mano mi afferra il gomito sano e mi accompagna sui miei passi verso il sofà, senza troppa cavalleria mi spinge giù a sedere.
Non muovo un muscolo e Lui rimane piantonato alla mia sinistra poi si flette appena, tanto che basta per far scivolare il piatto verso di me. Se un po' lo conosco questa è la fase uno, ovvero è il Suo modo di impormi qualcosa in modo gentile e indolore per tutti.
È sempre stato piuttosto ragionevole in quel senso, ha sempre tentato con le buone maniere prima di passare alle cattive. Peccato la mia testa sia dura quasi quanto la sua, dunque solitamente l'ho sempre fatto passare alla fase due. È qualcosa che odio quando si impone così su di me, solo perché è straordinariamente più forte, veloce o indistruttibile. Non resisto alla tentazione di farlo imbestialire; è una piccola vendetta per la frase volutamente umiliante ed offensiva nei miei confronti, dunque incrocio le braccia al petto placidamente.
Stranamente non diventa esplosivo, sospira calmo e calcolatore, si accuccia vicino al tavolino sempre rimanendo vicino a me.
"Adel, non costringermi a farti aprire quella bella boccuccia e farti ingoiare le cose a forza" una luce malvagia illumina i suoi occhi. Dopo un istante di titubanza il volto viene inquietantemente percorso da un sorriso malizioso, una luce eccitata illumina le iridi mentre la lingua accarezza le labbra in modo lascivo, come se si fosse immaginato qualcosa di ben diverso tutto insieme.
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La Regina degli Scacchi
Fanfiction{COMPLETA} Scacco matto al Re per Aro Volturi, sta per incontrare La Regina degli Scacchi. Adelaide, giovane donna di scienza, si è da poco trasferita in un bilocale sotto le mura di Volterra quando si scontra con l'esistenza del sovrannaturale cono...