Grazie di cuore a te che stai leggendo
Colgo l'occasione per festeggiare un altro evento: il documento word sul mio PC ha raggiunto ufficialmente la modica cifra di 200 pagine!
Ogni capitolo, ogni commento e stellina, per me sono un grande traguardo e ogni tanto è doveroso ringraziarti. Se stai ancora seguendo, sopportando e supportando questa storia un po' assurda è un immenso successo che non potevo nemmeno lontanamente immaginare quando ho iniziato a scrivere il primo capitolo. Buona lettura!
Il tempo passa e i miei zii mi consigliano un buon terapeuta, mio fratello cerca di farmi ridere in tutti i modi. Sono tutti fantastici e sono loro davvero molto grata, il vero problema sono io, con non posso accettare l'unico aiuto di cui avrei bisogno: parlare con qualcuno, per rielaborare e provare a passare oltre.
Le serate sono i momenti peggiori: rileggo l'ultimo biglietto di Aro e poi corro a farmi una doccia per essere sicura di rimanere sola. Poggio la fronte sul vetro e l'alone di condensa mi informa sempre dell'imminente attacco di panico in arrivo, quando riprendo il controllo nascondo le lacrime sotto il getto della pigna.
Le nottate sono divise tra incubi in cui vago per il Palazzo dei Priori deserto mentre sono alla ricerca di Aro senza mai trovarlo e nottate in cui lo incontro immediatamente mi lancio tra le sue braccia, bacio le sue labbra e finiamo sospirando tra le lenzuola del grande letto a baldacchino. Quando mi sveglio dall'incubo sono distrutta e stanca, quando mi sveglio dal secondo sogno piango silenziosamente non potendo tornarvi immediatamente dentro.
La mattina mi sveglio sempre tardi e il pomeriggio mi rinchiudo in un bar poco distante da casa oppure gioco a scacchi in cucina.
"Ma si può sapere dove sia finita la regina bianca?" chiede Stefano mentre si prepara la solita merenda pana e Nutella.
"La Regina è rimasta a Volterra" sospiro sconsolata.
Non so nemmeno se sto parlando del pezzo o della mia stabilità mentale, so che mio fratello si sta maledicendo per aver ritirato fuori l'argomento 'Volterra' involontariamente. Stefano è un bravo fratellino e ha capito che più si gira alla larga da quel discorso e meglio sto, in realtà non sto davvero meglio, sarebbe più corretto dire che io riesco a nascondere meglio il mio stato d'animo.
"Adel, hai lasciato della carta nei pantaloni!" la voce di mia mamma giunge in cucina, non capisco cosa intenda. La trovo in bagno con il bucato da stendere e un pantalone della mia tuta da casa sul braccio e un foglietto piegato tra le mani.
Lo riconosco immediatamente, normalmente lo conservo nel comodino e lo rileggo nei momenti di dubbi sulla mia sanità mentale, la Sua calligrafia mi conferma che è tutto reale, altrimenti impazzirei definitivamente. Un tuffo al cuore, un nodo alla gola e gli occhi gonfi di lacrime quando vedo il biglietto dell'addio completamente zuppo, lo apro delicatamente e sulle pieghe tende a sfilacciarsi la spessa carta ruvida, l'elegante calligrafia è sbiadita e praticamente non si legge nulla. Mia mamma e Stefano ovviamente sono piombati a sbirciare quando hanno visto la mia reazione ai loro occhi esagerata per un bigliettino.
"No..." mugolo io quando il biglietto si sfalda definitivamente in diversi pezzettini, fuggo dal bagno in lacrime.
"Ma cos'era?" la domanda di mia mamma giunge sino alla mia camera mentre sto già prendendo la giacca e cambiando le scarpe, devo uscire immediatamente di casa, non posso affrontare anche un fiume di domande insistenti.
La vista completamente appannata mentre schivo di poco Stefano nell'ingresso, apro il portone e corro sul vialetto del giardino fino al cancelletto, apro e corro al piccolo parchetto vicino a casa. Quando arrivo ovviamente lo trovo vuoto, il clima primaverile dà un'aria più mite del solito ma è brutto tempo e tutti i giochi sono bagnati, dunque nessun bambino li usa. Mi siedo sul bordo dello schienale di una panchina in legno, le scarpe da ginnastica sulla seduta, mi stringo nella giacca affondando le mani nelle tasche. Passo un bel po' di tempo lì ferma immobile pensando che ho perso l'unica cosa che mi confermava la Sua esistenza, l'unica prova che non fossi totalmente e irrimediabilmente pazza.
STAI LEGGENDO
La Regina degli Scacchi
Fiksi Penggemar{COMPLETA} Scacco matto al Re per Aro Volturi, sta per incontrare La Regina degli Scacchi. Adelaide, giovane donna di scienza, si è da poco trasferita in un bilocale sotto le mura di Volterra quando si scontra con l'esistenza del sovrannaturale cono...