Uno sguardo

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Angolo autrice: Questo è un piccolo 'Speciale Halloween' scritto su due piedi proprio ora, fa riferimento a fatti già avvenuti in precedenza nella narrazione principale, in particolare si fa riferimento al capitolo 'Il tocco'. Spero possa farvi piacere e intrattenervi in un Halloween un po' solitario come quello di questo maledetto 2020. 

Buona Halloween a tutti! Un bacione, Layla Lilshepherd

La notte di Halloween è l'unica in cui potrei uscire dal Palazzo dei Priori senza celarmi dietro alle solite fastidiose lenti a contatto, è l'unica notte dell'anno in cui potrei essere me stesso. Uscire con le labbra grondanti di sangue senza che nessuno mi scopra, passerebbe tutto per un travestimento ed un trucco eccezionale. In realtà, secondo la nostra legge, è comunque illegale mostrarsi apertamente agli uomini, anche quando loro non sospetterebbero nulla.

È come mostrarsi ad un bambino molto piccolo, un neonato o ad un pazzo, è comunque illegale anche se questi non rappresentano una reale minaccia e non sono considerabili in grado di intendere quale sia la creatura che gli sta davanti. Anche se la loro parola venisse derisa o ignorata sarebbero testimoni umani e un pericolo per il nostro mondo segreto.

Onestamente sono stato profondamente tentato di farmi vedere da Adel in tutto il mio splendore immortale, senza celare le iridi scarlatte. Sarei curioso di vedere la sua reazione al mostro che è in me ma tutto ciò è illegale; eppure sono il capo dei Volturi, sono io il legislatore e nessuno lo verrebbe mai a sapere.

Un piccolo strappo alla regola che non causerebbe gravi conseguenze, un piccolissimo ed innocuo esperimento sia per Lei che per me. Lei non scoprirebbe nulla, sarebbe tutto giustificabile come un trucco decisamente ben riuscito, uno sguardo folle iniettato di sangue creato da semplici e comunissime lenti a contatto.

Un sorrisetto eccitato tende le mie labbra mentre pondero davvero interessato la mia simpatica idea. Una piccola azione criminale, ghigno: dolcetto o scherzetto mia piccola e indifesa Adelaide?

Mi chiedo cosa risponderebbe, mi chiedo cosa penserebbe, come reagirebbe.

Ho scoperto il suo nome intero in un brevissimo contatto inaspettato, sono uscito dal bar quasi offeso dal suo gesto. Il mio esperimento è conoscerla alla vecchia maniera, mi incuriosisce davvero molto questa ragazza, ha un modo molto singolare di reagire alla mia presenza. È diversa da tutti gli altri e dunque merita un trattamento d'eccezione da parte mia, peccato Lei non sappia che non deve toccarmi. Dopotutto non è davvero colpa Sua per il piccolo incidente tattile, mi organizzerò diversamente io.

Per quel poco che ho visto dalla sua mente ho capito che è una donna molto razionale, una donna di scienza e penso non percepisca il pericolo del mostro che si trova dal lato opposto del tavolino, solo perché non crede neanche lontanamente possano esistere i vampiri.

Mi viene quasi da ridere al pensiero della sua reazione se intuisse qualcosa. Secondo me crollerebbe, si sbriciolerebbe abbandonata dalla tanto amata razionalità. L'idea di giocare con la Sua stabilità mentale e farla vacillare per un pochino mi stuzzica oltre ogni misura: facciamo questa piccola partita Adel, ti va?

Ovviamente non mi aspetto una Sua risposta, io voglio giocare e Lei giocherà per farmi avere quello che desidero, che le piaccia o meno. Dopotutto questa è un po' la mia festa e il festeggiato deve essere intrattenuto.

Mi alzo dal trono del mio studio con un ghigno divertito sul viso, prendo un mantello elegante, il più vampiresco che trovo, anche se in realtà lo sono tutti. Quello in velluto nero fuori e rosso dentro è davvero un classico e lo ruoto attorno alla mia figura con un sorrisetto soddisfatto, dunque mi incammino verso un'uscita secondaria e nascosta dal palazzo. Per quanto non desterei sospetto con gli occhi scarlatti non devo farmi scoprire dai miei fratelli e dalla Guardia possibilmente. L'uscita sulla piazza principale della mia amata Volterra sarebbe decisamente troppo sfacciata, un rischio totalmente inutile e incettabile.

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