Rosa Rossa

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Angolo autrice: Questo è un piccolo 'Speciale San Valentino', fa riferimento a fatti già avvenuti in precedenza nella narrazione principale, in particolare si fa riferimento al capitolo 'Addio'. Come sempre spero di non distorcere profondamente il personaggio di Aro e spero di riuscire a farvi immergere, secondo la mia interpretazione, in quella che è la sua mente. Ditemi cosa ne pensate ovviamente,  se ci riesco, se vi piace e se vi fanno piacere questi capitoli.

Buon San Valentino! Un bacione, Layla Lilshepherd

È notte fonda e mi aggiro placidamente per i corridoio del palazzo, sono pensieroso e un po' inquieto. Oggi ho fatto una passeggiata per le viuzze della mia amatissima Volterra, sfruttando un pomeriggio con il cielo plumbeo di Aprile, in una vetrina ho visto una rosa rossa bellissima.

Come un fulmine a ciel sereno mi sono reso conto che Adel ha trascorso San Valentino qui, senza riceve nemmeno una rosa rossa da parte mia: inaccettabile!

Io sono sposato e non so nemmeno in che angolo di questo Mondo sia mia moglie, i miei pensieri accarezzano Sulpicia per un istante. Non ho affatto pensato a lei quando ho visto i setosi petali scarlatti, mi scappa una risata amara dal naso mentre scuoto il capo. Se mi presentassi a Sulpicia con una rosa rossa, probabilmente la disintegrerebbe con un morso e poi farebbe a pezzi me se non corressi sufficientemente rapido.

La conosco, mi rispetta, ma sono certo che attualmente mi odi profondamente per quello che le ho fatto, immagino sia comprensibile. Esco sul bel terrazzino del ritratto del '700, quello che ho fatto vedere a Adelaide tempo prima nel mio studio; accarezzo il mento pensieroso alzando gli occhi sul cielo scuro e freddo, questa notte è senza Luna.

Mi chiedo quando Sulpicia muoverà contro di me, sono certo che prima o poi troverà la giusta pena da infliggermi per quello che le ho fatto. Mi è capitato molto spesso di dover decidere la giusta pena per azioni sconsiderate di alcuni vampiri e Sulpicia era sempre una risorsa.

L'unico difetto di mia moglie era il doverci ragionare a lungo, la sua era una scelta attenta e ponderata, trovava sempre pene adeguate ed equilibrate rispetto alla gravità del crimine commesso. Peccato che una qualità assolutamente di vanto dei Volturi, oltre all'efficienza, sia la rapidità d'azione.

Quando mia moglie aveva trovato la giusta pena io oramai ero già passato ben oltre nei miei impegni. Sono dunque certo che, avendo molto tempo per decidere cosa fare a me, troverà il piano perfetto per farsi giustizia con le sue stesse mani. La sensazione di inquietudine e pericolo attanaglia il mio demone, che inizia a scalciare nel petto urlandomi di correre a cercarla ed eliminarla. Diverse volte sono stato sul punto di ordinare a Demetri di trovarla e distruggerla, mi sono sempre fermato un istante prima lasciando il segugio perplesso per il mio silenzio dopo averlo convocato. Non sono il tipo di persona che cambia idea repentinamente, quando prendo la mia strada la percorro sino alla fine senza fermarmi davanti a nulla, niente può arrestare Aro Volturi.

Quello che mi ha colpito oggi, durante la mia presa di coscienza, è stato il pensiero automaticamente diretto a Adelaide, penso che in realtà sia giusto così: San Valentino è la festa degli innamorati o degli amanti, non degli sposi con un matrimonio consumato e sbiadito dal tempo.

Il vento invernale soffia pungente sulla campagna avvolta nel buio, sicuramente è una notte molto fredda, ma io sono in camicia come sempre, la mia pelle pallida e gelida non avverte alcuna spiacevole sensazione.

Mi chiedo se dovrei portare qualcosa a Adel, forse sì perché ho pensato immediatamente a Lei anche se è parecchio che non torno nella sua camera vuota qui a palazzo. Passo il più lontano possibile da quella porticina in legno scuro, evito accuratamente quel corridoio se posso.

La Regina degli ScacchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora