Anaconda

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Grazie a te che stai leggendo

Quando ho iniziato a scrivere questa storia non avrei mai pensato di giungere a questo grande traguardo. Sono felicissima di poter festeggiare questo 100-esimo capitolo in concomitanza della pubblicazione di uno 'Speciale'. Questo capitolo non fa parte della narrazione principale, ma arricchisce la trama fornendo maggiori informazioni dal POV di Aro, spero possa farvi piacere. Buona lettura, Layla Lilshepherd

Cammino rapido verso il mio studio, ho bisogno urgente di pensare in pace, questa mattina Adelaide mi ha già fatto alterare due volte, credo sia un record anche per lei. Sbuffo profondamente infastidito dal suo comportamento, proprio non capisco cosa le passi per la testa certe volte.

Non sono abituato a non leggere la mente di chi mi è vicino e non mi riferisco a quando Lei spegne il mio dono, certe volte proprio non la seguo. Sembra di essere sulla riva di un mare in tempesta con quella ragazza, è imprevedibile, avventata talvolta, incomprensibile alcuni suoi atteggiamenti, spiazzante e intensa.

Talvolta ho l'impressioni che fugga lontano, solo per prendere la rincorsa per tornare tra le mie braccia, mi accarezza dolcemente il viso e poi mi schiaffeggia. Mi fa provare emozioni che riescono a oltrepassare anche la mia spessa pelle marmorea, sento qualcosa di vicino al più sincero affetto, forse all'amore e un secondo dopo cerca di usarmi per ottenere quello che vuole.

Lei pensa sia difficile seguire i miei sbalzi d'umore o i cambi di tono, ma non ha mai capito quanto faccia fatica io a prevedere i suoi, a intuirli. Tutto questo mi piace assai, ecco perché Adelaide mi infratisce: ne sono affascinato, attratto, coinvolto. Quando c'è Lei di mezzo sono bombardato da mille stimoli differenti, sembra di provare emozioni più intense, belle o brutte che siano, sembra amplificare ogni secondo dell'esistenza che passo con lei.

Dopo tremila anni non c'è quasi più alcuna novità, anche le vicende, giorno dopo giorno, diventano prevedibili. I dialoghi, i movimenti, anche i sospiri e gli sbuffi sono prevedibili. 'La storia va avanti, ma la storia si ripete' ecco il problema di un'esistenza così lunga, la monotonia del tempo eterno.

È bastato che quella ragazza entrasse in scena per cambiare tutto, ogni situazione diventa ora imprevedibile, ogni cosa può succedere o non succedere. Ecco perché non posso fare a meno di lei, ecco perché le perdono ogni cosa, passo sopra su cose anche piuttosto gravi, come usarmi per arrivare ad un obbiettivo: non posso farne a meno, mi intrattiene, mi distrae, mi coinvolge e dunque mi piace, forse anche troppo.

Sbuffo sbattendo la porta dello studio alle mie spalle: sembro un drogato, un tossico!

Mi dirigo a passo svelto e rigido verso il trono, quello che è successo questa mattina è comunque molto grave, Adel ha cercato di plagiarmi perché trasformassi Bianca. Mi è quasi dispiaciuto ucciderla, faceva davvero bene il suo lavoro, ma era quasi giunto il momento di un rinnovo comunque.

Devo decidere se dire, oppure no, a Marcus e Caius della sua cattiva condotta, ma temo la possibile reazione eccessiva di entrambi: eccessiva? Ma che dico?! Adeguata.

La verità è che, per diversi motivi, mi scoccerebbe dover uccidere Adelaide, chiaramente il più importante è che mi serve in battaglia e non perché rallegra la mia esistenza, assolutamente.

Passo l'intero pomeriggio a rimuginare, la vita a palazzo continua ma sigillo il mio udito finissimo ad un piccolo angolo del cervello. Si impara, molto volentieri e molto presto, a non prestare troppa attenzione a tutti i rumori che si odono in giro. In fin dei conti è fastidioso supervisionare involontariamente le attività private di ogni immortale che vive in casa mia, il mio dono è già sufficientemente invasivo.

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