Giorno 6
Pomeriggio
Ancora profondamente corrucciata per lo studio attento del mio riflesso torno in camera e sobbalzo, presa alla sprovvista, quando trovo un ospite nella stanza.
"Marcus" soffio poggiando una mano sul petto. Mi sono spaventata all'ombra scura della sua tonaca, la sua figura è quantomeno inattesa in camera mia.
"Ho sentito cos'è successo prima" sospira con sguardo assente, vacuo e lontano come al solito. Educatamente gli sposto la sedia invitandolo ad accomodarsi se lo desidera e lui si muove stancamente sedendosi. Attendo prosegua la frase, credo sia venuto a dirmi qualcosa, ma il silenzio cala prepotente.
"Io invece non ho udito urla" faccio notare con un piccolo sorriso. Spero possa confermarmi non ci sia stata alcuna strage aggiuntiva alla morte della ragazza. Un profondo cenno del capo solleva il mio cuore dall'aggiunta di un ulteriore peso.
"Ho sentito cos'hai detto ad Aro" il tono è poco più che un sussurro, credo si riferisca al titolo affibbiatogli di 'sociopatico'.
"Mi sono lasciata prendere dalla rabbia" sospiro sedendomi pesantemente sul bordo del letto, osservo il pavimento dispiaciuta. In tutto il pomeriggio ho pensato alle mie azioni, senza curarmi invece delle parole decisamente gravi rivolte al leader.
"Gli hai dato ogni singola colpa" mi fa notare guadandomi con sguardo più presente del solito, un'onda bonaria di rimprovero colma le sue iridi scarlatte.
"Ho rischiato di morire" sussurro per giustificarmi un pochino. Non credo di aver sbagliato sulle prime affermazioni, avrei dovuto fermarmi prima dell'ultima, su questo ha ragione.
"Non è stato Aro ad assumere quella ragazza, non è stata di Aro la mancanza di verificare non avesse con sé un'arma, non era compito suo menzionargli la tua presenza qui dentro" mi elenca pacatamente. Rimango ammutolita, capendo di aver sfuriato con Lui, avergli riversato addosso ogni colpa ingiustamente "Ti chiedo scusa per la mia mancata verifica. Tuttavia vorrei precisare di averle detto della presenza di una ragazza umana con una bella collana argentea a forma di V" riduce gli occhi a fessure sporgendosi verso di me.
Il vedovo allunga un braccio verso il mio collo e mi irrigidisco automaticamente, l'ultima volta che si è avvicinato a cercato di uccidermi. Un suo dito affusolato e pallido scosta appena il colletto della camicetta leggera, afferra il sottile filo della collana e la estrae da sotto il tessuto morbido.
"E' meglio se la lasci in vista questa" mi consiglia caldamente inclinando il capo. Deglutisco abbassando il viso, osservo il bel pendente e il prezioso rubino incastonatogli alla base. Ho sempre paura possa vederla qualcuno quando esco per le vie di Volterra, così la nascondo "Ti vergogni possano vederti con questa bella lettera attorno al collo?" chiede il vedovo dai capelli dolcemente ondulati.
"Ho più paura possa attirarmi guai perché la indosso e sono umana" sospiro sinceramente, è la verità.
"Questa collana può invece aprirti molte porte in questa città, aiutarti" mi informa solenne "Ti posso garantire non esista città più sicura di Volterra, se sei dalla nostra parte" un piccolo sorriso arguto tende per un istante le sue labbra "Nessuno ti farà del male tra queste grosse mura di cinta, nessun immortale può entrare senza che noi lo sappiamo prima" mi spiega alzandosi con un sospiro.
Credo sia pronto ad andarsene, osservo la sua alta e ritta schiena, l'immensa ed elegante tonaca gli calza a pennello conferendogli grande magnificenza, colgo l'ultimo istante della sua presenza.
"Come posso fare con Aro? Ho sbagliato tutto..." chiedo un po' disperata, Marcus si volta lentamente, inclina il capo pensieroso.
"Scusati, sii sincera e sii te stessa. Lui non chiede nient'altro" una piccola pausa pensierosa "Sono certo tu possa trovare le parole giuste, in fin dei conti vi capite l'un l'altra meglio di quanto io non possa fare osservando questi bei fili colorati" muove una grande mano a mezz'aria, come per indicare la presenza di un qualcosa che io non posso vedere. Un istante dopo guizza via e io sussurro un 'Grazie' sincero, sicura possa ancora udirlo.
STAI LEGGENDO
La Regina degli Scacchi
Fiksi Penggemar{COMPLETA} Scacco matto al Re per Aro Volturi, sta per incontrare La Regina degli Scacchi. Adelaide, giovane donna di scienza, si è da poco trasferita in un bilocale sotto le mura di Volterra quando si scontra con l'esistenza del sovrannaturale cono...