Lettera per il Re

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Entro in casa, corro in camera prendo il power bank del telefono, documenti e la busta con quel che resta dei soldi che mi aveva dato Lui e corro fuori.

"Adel dove vai?" urla mia mamma.

Mi blocco, torno in cucina le do un bacio sulla guancia, vado al tavolo e prendo il Re nero dalla scacchiera. Apro un quaderno dei compitini di Stefano che è lì vicino, strappo una coppietta e rubo una bic, schiocco un ultimo bacio sulla guancia di mio fratello e corro nuovamente fuori.

"Non aspettatemi, vi voglio bene!" urlo prima di chiudere il portone, mi spiace solo che mio padre è al lavoro, inizio a correre verso la stazione.

Devo fare alcune soste per riprendere fiato, intanto riprende a piovigginare mentre arrivo in stazione. Compro il biglietto dei due regionali e uno del Freccia rossa, poi prendo al volo il primo dei tre.

Mi siedo al mio posto stremata sul primo Freccia rossa, dopo un'altra corsa, mentre la sera cala; non sono abbastanza in forma per questa sfida fisica ed emotiva. La mia corsa umana, i mezzi pubblici, non possono farmi arrivare prima di un vampiro. Mi aggrappo al verbo reclutare, se stanno ancora reclutando e non sanno che qualcuno sta correndo ad avvisare i Volturi, forse la mia corsa umana può fare la differenza.

Se davvero riuscissi ad avvisare Aro, anche a costo della mia vita, Lui potrebbe prepararsi e sono sicura riuscirebbe a gestire la situazione, ripoterebbe l'ordine e i vampiri rimarrebbero nascosti nell'ombra. Forse posso dare un mondo migliore alla mia famiglia, avvisando Aro.

Chiudo gli occhi riprendendo fiato piano piano, il mio sedere è ancora zuppo e la cosa è davvero fastidiosa, il telefono vibra, mia mamma.

"Amore ma dove sei andata?" è preoccupata.

"Ho bisogno di andarmene mamma" mento "Vado a Cuba e poi cerco lavoro là, ho bisogno di cambiare tutto, di stravolgere la mia vita, lontano dall'Italia però. Mi spiace, quando sarò pronta tornerò, promesso" le dico quasi con le lacrime agli occhi.

"Perché ci fai questo?" chiede disperata, la voce rotta dal pianto, non ce la posso fare.

"Perché vi voglio bene, vi voglio tutto il bene del mondo, darei la vita per voi. Non chiamarmi, non risponderò, perdonami" e butto giù.

Non posso fare altro che mentire su tutto, lasciarle la speranza che vada a Cuba a rifarmi una vita, magari una famiglia, che sua figlia sia felice altrove. So che Caius mi ucciderà appena mi vedrà, se non sarà lui lo farà Aro perché ho infranto il nostro patto, ho tradito nuovamente la sua fiducia tornando a Volterra, se non sarà Lui allora saranno i Volturi. 'I Volturi non danno una seconda possibilità' le Sue parole risuonano nella mia mente. Niente più esperimenti, niente lezioni o dimostrazioni, mi sto solo suicidando correndo sotto i canini di Aro: No, deve essere molto di più che un suicidio!

È proprio per l'eventualità che Caius possa uccidermi prima che io riesca a dire 'A' che tiro fuori il foglio e la bic. Sono assolutamente indecisa su cosa scrivere e alla fine mi ritrovo a pensare e ripensare alle informazioni carpite dai tre vampiri, rimanendo con il foglio bianco e la penna in mano.

Le ore passano e le teorie più stravaganti scivolano nella mia mente e vengono rapidamente scartate. Arrivati a Livorno, aspetto per fare il cambio in piena notte mentre attendendo seduta ad una panchina sulla piattaforma dell'ultimo treno.

Non riesco a spiegare come i Rumeni abbiano scoperto tutto, mi sembra di guardare una scacchiera semi oscurata. Non riesco a riconoscere i pezzi, le posizioni e soprattutto non posso capire la strategia che c'è dietro, è davvero molto frustrante.

Il mio cervello elabora mille teorie, una meno probabile dell'altra, mentre attendo sulla banchina, rigiro tra le mani il Re nero come la notte: presto sarà sotto scacco...

La Regina degli ScacchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora