Potere

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Grazie di cuore a te che stai leggendo

Ti ringrazio nuovamente per il piccolo grande traguardo che ha raggiunto questa storia, per me è un grande successo e un'immensa soddisfazione sapere che qualcuno segue il mio lavoro. Spero di poter continuare a intrattenerti e che la storia e la trama ti appassioni sempre di più. Detto ciò ti auguro buona lettura!

Parto a lavarmi dalla testa, uso l'acqua gelida per evitare una vasodilatazione che causerebbe una più grave emorragia. Alla fine il sangue coagula e chiude la ferita, cerco di controllare allo specchio e non è nulla di davvero troppo grave, il colpo con la pietra ha spaccato la pelle, mi verrà sicuramente un bel bernoccolo.

Quando esco dal bagno già cambiata Aro mi sta aspettando seduto sul letto, pare più calmo e rilassato.

"Mi spiace..." provo a scusarmi.

"Non è colpa tua se Felix e Santiago sono sgraziati" soffia lui evidentemente infastidito dalla loro mancanza "Non è un buon posto per farti allenare quello, per la prossima volta mi sarò fatto venire qualche idea" mi informa sovrappensiero "Hai bisogno di qualcosa per la ferita?" deglutisce decisamente emozionato perché sta parlando di sangue.

"Non è grave, va bene così" sorrido avvicinandomi a lui.

Aro mi ha sempre e comunque difesa al meglio delle sue possibilità, anche oggi mettendosi in prima fila, parandosi tra me e chi voleva avventarsi sul mio collo. Il mio battito accelera avvicinandomi a lui ricordando la sensazione di essere tenuta tra le sue braccia mentre mi stava portando in salvo.

Ci sono volte in cui mi sfiora, mi tocca, mi afferra e mi guarda che sembrano aprire nel mio animo dei rubinetti di sensazioni, sentimenti, energia, potere.

Potere...

Sono arrivata lentamente davanti a lui quando ho un'idea, chiudo gli occhi, mi concentro sul mio respiro lento. Sento che mi sta fissando perplesso, immagino di chiudere un rubinetto di quelli a manopola, lo stringo bene mentre prendo il suo braccio per il gomito e invito la mano sulla mia guancia.

Invece delle solite carezze lievi coj le dita tutto il suo palmo entra in contatto con il mio viso, premo il mio zigomo verso lui quasi prendendomi una carezza, sfregando leggermente la mia pelle morbida e calda contro la sua dura e fredda.

"Cosa vedi?" sussurro concentrata sempre ad occhi chiusi.

"Nulla" mi risponde. Sento sfiorare la sua punta del naso contro il mio collo, è un contatto inaspettato e che mi manda in confusione totale, il rubinetto sfugge al mio controllo e Lui balza indietro come se fosse stato punto o come se avesse ricevuto la scossa.

Apro gli occhi scioccata e lo vedo tenersi la mano come se provasse dolore, non è arrabbiato bensì sorride divertito.

"Cos'è successo?" chiedo preoccupata.

"Non lo so, come quel giorno nella Sala dei Troni. E' come se fossi stato investito tutto insieme dai tuoi pensieri, in modo violento" spiega Aro quasi ridendo "Cos'è cambiato?" chiede incuriosito.

"Che mi hai distratta forse?" soffio sarcastica.

"Un brutto mostro dagli occhi rossi può distrarti toccandoti appena?" sorride malizioso è decisamente compiaciuto, io sbuffo diventando paonazza e mi volto.

Improvvisamente il suo corpo aderisce al mio da dietro, le sue mani mi afferrano per le braccia. Sobbalzo impreparata, scosta la mia chioma da un lato, la punta del suo naso tocca la mia tempia, scende sullo zigomo scivola verso l'orecchio "Come hai fatto a bloccarmi, mia cara e sensibile Adelaide?" sussurra lascivo e un brivido percorre tutto il mio corpo.

La Regina degli ScacchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora