La Regina degli Scacchi

Febbre: parte I

Informazioni utili: Questo capitolo è diviso in due parti, il seguito uscirà domani. Come sempre spero la storia possa piacervi e gli avvenimenti appassionarvi senza risultare troppo banali. Come sempre ditemi cosa ne pensate. Buona lettura, Layla Volturi!

Crollo tra i cuscini dopo aver preso un altro Oki e inizio a sognare: i due eserciti di vampiri si scontrano e io non faccio nulla, non riesco a svolgere l'unica richiesta di Aro che è furente, mi addossa ogni colpa mentre crollo in terra disperata. Vedo morire Demetri, Felix, Renata e dunque anche io ed Aro veniamo assaliti.

Mentre nel sogno cado nel pozzo nero della morte, nella realtà riemergo dal pozzo nero del mondo onirico che oramai tanto mi tormenta, prendo fiato intanto che riconosco la trave spezzata: è la realtà..

Sospiro, mi sento debole, ho caldo e mal di testa, le tempie pulsano mentre vengo percorsa da spasmi. Con un palmo tasto la fronte e la trovo più calda del normale, ho la febbre, scosto appena le tende del baldacchino per costatare che è quasi l'alba. Torno a dormire sperando che ignorando il problema possa sparire da solo, ma quando qualcuno bussa alla mia porta mi sveglio ancora debole e stanca.

"Adel alzati e preparati, tra poco partiamo" è la voce di Renata.

"Sì certo, grazie" sussurro in risposta: cosa vuol dire partiamo?!

Non avendo tempo e forze per ragionare troppo mi alzo e vado a prepararmi, sento le gambe molli, ho dolori alle ossa e ovviamente il polso è quello che crea più problemi; le occhiaie sono profonde e gli occhi lucidi. Vengo percorsa da piccoli spasmi e insieme sto sudando, il mio corpo sta combattendo contro l'infiammazione in tutti i modi e io devo andare a combattere contro i vampiri. L'ammonimento di Aro rimbomba nella mia testa 'Non è un mio problema, quello l'hai creato tu e lo gestirai senza fiatare' e ancora 'Vedi di riprenderti per domani, non saranno allenamenti leggeri'. Mi calo l'ennesimo Oki, cerco di mitigare le occhiaie, mi vesto a strati per poter gestire al meglio la mia temperatura con gli indumenti e porto con me l'ultima bustina rimasta di antinfiammatorio: devo assolutamente attrezzarmi meglio entro questa sera.

Quando esco dalla stanza Renata mi accompagna al portone, tutta la Guardia è riunita pronta per la partenza. Sono tutti celati da mantelli, cappucci, cappelli e foulard, sembrano davvero molto strani.

"Demetri portala te" ordina la voce di Aro, viene dal gruppetto di mantelli, ma non saprei definire chi sia esattamente tra quelli. Il segugio guizza al mio fianco porgendomi una mano inguantata: oh perfetto, una corsetta sovrannaturale con la febbre...

L'intera guardia si muove in un vecchio bosco non molto lontano da Volterra, il viaggio sulle spalle di Demetri è tranquillo ma non guardo nulla per non sentirmi peggio di come già sto. Il bosco assomiglia in modo davvero inquietante a quello del mio sogno più ricorrente, è davvero molto fitto, la luce dell'alba quasi non filtra tra le alte fronde rigogliose, il terreno è un intreccio di radici e gli alberi sono alti e grossi.

"Oggi ci prepareremo qui" dice Aro mentre tutti sbucano dai mantelli abbassando il cappuccio ed io scendo dalle spalle di Demetri "Adel, Renata, Felix voi con me. Gli altri divisi in due gruppi: corpo a corpo e poteri, nessun colpo è escluso" una breve pausa alzando lo sguardo in alto con un piccolo sorriso "Attenti agli alberi" ammonisce, non capisco se teme che li abbattano o cos'altro.

Io, Felix, il leader e la sua fedele guardia del corpo ci separiamo dal resto della guardia poco più in là.

"Renata è uno scudo potentissimo, ma ha un'estensione limitata, quanto più tende lo scudo attorno a me e lei, più questi questo si affievolisce. Adel, il tuo compito sarà far sì che rimaniate difesi anche te, Marcus e Caius, ma per ora iniziamo solo con te. Felix ci aiuterà a verificare la stabilità dello scudo" un sorriso emozionato e subito dopo un cenno. Mi concentro e potenzio il dono della vampira, io e Aro veniamo avvolti da un'unica cupola generata da Renata. Immediatamente Felix piomba su di noi, la cupola regge all'impatto, ma poi sembra rimbalzare come un elastico sulla vampira che sgrana gli occhi stupita.