Adelaide Volturi

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Giorno 1

Pomeriggio

Ripenso a la cosa incredibile che ho appena vissuto, con un sorriso emozionato mi ridesto dai miei pensieri trovandomi in camera mia. Le gambe mi hanno automaticamente portata qui, mi scappa quasi da ridere: questa è diventata davvero casa mia.

Se ripenso alla prima volta che sono entrata in questa camera sembra un tempo così lontano, una vita precedente, un'Adel decisamente diversa da chi sono ora. Presto le urla riecheggiano sino a me mentre sono seduta alla scrivania giocando a scacchi, tengo ancora i bianchi ma non per molto direi. Aro ha parlato di una settimana prima dell'arrivo di Vladimir e Stefan, saranno qui per metà Agosto.

Nel pomeriggio ricevo la felice visita di Demetri e Felix che hanno gli occhi di un bel rosso brillante.

"Allora sei soddisfatta Adelaide?" mi abbraccia Demetri con impeto alzandomi da terra, ruotando appena e rimettendomi giù, credo sia felice che sia entrata a far parte dei Volturi.

"Speciale come sempre tra l'altro" un occhiolino giocoso di Felix, credo si riferisca alla deroga sulla mia condizione umana, anche lui sembra felice che faccia parte della ciurma.

"Sono felicissima" sorrido radiosa ad entrambi, la voce è sempre bassa.

"Anche se sei umana devi festeggiare! Cosa farai?" chiede Demetri interessato.

"Non costringerla a parlare" lo richiama il vampiro forzutissimo. Io corro alla scrivania per ovviare al problema, prendo un pezzo di carta e una penna da un cassetto e mi rendo conto di non avere idee per la risposta, allora traccio un sincero 'Ancora non lo so'.

"Volevamo dirti che ci dispiace per ieri notte. Fortunatamente c'era Aro, avremmo dovuto fare la guardia" sembra che i due siano venuti non solo per festeggiare. Alla fine li convinco che non è colpa loro per tutto quello che è successo. Ragiono su possibili festeggiamenti ma non credo di poter uscire con questi segni sul collo, la mia idea di festa è: ballare in una discoteca, divertirmi e bere qualche drink, ma direi che nulla di tutto ciò è vampiresco.

Bianca passa a portarmi alcune pomate e medicine, poi ricevo ulteriori visite di benvenuto da Renata, Chelsea, Marcus e Caius e la bellissima moglie. In effetti sono tutti gentile e educati, anche Santiago si presenta e rimango stupita quando trovo Alec e Jane alla porta; mi sforzo di essere altrettanto gentile sorridendo.

"Vogliamo chiederti scusa e darti il benvenuto tra noi" Alec parla per entrambi, il tono è tranquillo e sembra sincero.

In conclusione il pomeriggio passa tra un colpetto di nocche e l'altro sulla porta di camera mia, mentre i volti più o meno noti della Guardia si susseguono in un gentile benvenuto. Conosco così i pochi visi ancora sconosciuti che mi hanno sempre osservata addossati alle pareti della Sala dei Troni.

Nicolas è un giovane rai capelli corvini lisci, con un ciuffo all'insù, una grande mascella e gli occhi rossi infossati che gli garantiscono uno sguardo da bel tenebroso. La pelle è pallidissima e la fisicità atletica, sembra un tipo estremamente cupo, riservato, inflessibile e forse istintivo in termini esplosivi. Le sopracciglia ordinate sono sempre contratte in un'espressione corrucciata. Scopro che il suo dono è l'incandescenza sulle mani, la sua pelle immortale diventa rovente, come se sotto un sottile strato semi trasparente si muovesse del magma.

L'aspetto più affascinante delle sue capacità risiede nel fatto che possa creare dei rivoli incandescenti in quello che tocca, talvolta incendiandolo. Il suo grosso limite è l'estensione del dono alle sole mani e il lungo tempo d'azione: per incendiare un oggetto impiega alcuni minuti, allo stesso modo il suo tocco non risulta istantanea letale per un vampiro.

La Regina degli ScacchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora