Quando usciamo rimango avvolta nel suo soprabito, ben premuta contro il muro in pietra del locale in modo tale da sfruttare al meglio la piccola tettoia sopra la testa. L'acqua sta scrosciando intensa giù dal cielo e non abbiamo alcun ombrello, Aro è al mio fianco, è avvolto nel suo mantello nero mentre fissa il buio davanti a noi pensieroso. Sono sicura che i suoi occhi possano vedere nell'oscurità più totale, ma attualmente suppongo stia ragionando profondamente.
Dopo un sospiro un piccolo sorrisetto increspa le sue labbra, si para davanti a me, sorride gentile e si sfila il mantello facendo scattare la piccola chiusura a forma di V.
Il velluto scivola rapidamente dalle sue spalle con un fischio sibilato sfregando sul tessuto del vestito nero sottostante. Aro afferra il mantello prima che possa cadere e lo fa roteare elegantemente dalla sua figura alle mie spalle. Mi ritrovo in un attimo coperta da un altro suo indumento mentre mi chiude sapientemente il fermaglio sotto al collo sorridendo.
Sono ancora imbambolata dall'eleganza e gentilezza del gesto, le mie guance arrossiscono e guardo in terra quando alza il cappuccio sulla mia testa, mi sento quasi una bambina. Scostandosi da me la sua mano scivola sul mio volto in una carezza e infine le sue dita afferrano il mio mento per alzare il mio viso.
E' un gesto che non faceva da tanto tempo e il mio cuore accelera improvvisamente.
"Ti sta bene Adel" sussurra suadente riferito al mantello dei Volturi "Vieni seguimi" si volta lentamente invitandomi a seguirlo tenendo una mano verso di me.
Costeggiamo le mura del locale, cerco di sfruttare al massimo le grondaie e il poco tetto a bordo strada, poi lo seguo in un vicoletto buio. Non capisco dove mi stia portando perché ci stiamo dirigendo esattamente del lato opposto rispetto al Palazzo dei Priori.
Appena siamo avvolti dalle tenebre si posiziona davanti a me di schiena, voltando però il viso permettendomi di intravedere il suo profilo stupendo.
"Salta su" un sorrisetto tende le sue labbra e un cenno della testa mi invita sulle sue spalle, sono totalmente sconvolta e rimango impalata lì "Forza, non mordo... forse" ghigna e i suoi denti bianchi e perfetti brillano nell'oscurità.
Afferro i due lembi del suo mantello e, tenendoli, mi aggrappo alle Sue spalle saltando. Ovviamente afferra le mie gambe a metà coscia tenendomi saldamente sulla sua schiena, intanto che io sistemo meglio il mantello cercando di coprire entrambi.
Un secondo dopo inizia a correre con velocità sovrannaturale, abbasso la testa perché l'aria tenga il cappuccio sulla mia testa invece di tirarlo via; provo a sbirciare qualcosa da sopra le sue spalle. L'acqua colpisce il velluto nero con ancora maggior forza data la velocità impressionante, non vedo nitidamente nulla ma riconosco i lampioni di Volterra per la tenue luce arancione che appare ai miei occhi umani come una riga dai contorni sfocati.
In una manciata di secondi ci fermiamo e intuisco di trovarmi sotto un tetto perché l'acqua non colpisce più il tessuto che mi avvolge . Quando scendo dalle sue spalle alzo il cappuccio, riconosco immediatamente l'androne della sede del potere giudiziario dei vampiri.
"Wow" sussurro guardando il mantello fradicio, ma constatando di non essere stata colpita da nemmeno una gocciolina. Sorridendo alzo lo sguardo su di lui che invece ha il volto e i capelli fradici, anche il vestito è in parte zuppo e aderente alla sua figura snella e slanciata.
Il suo viso diafano è ricoperto da goccioline alcune delle quali scivolano sui suoi zigomi, altre lungo la fronte. Una di queste scende tra le sopracciglia e percorre rapidamente tutto il suo naso in discesa aggrappandosi disperata alla sua bellissima punta lievemente spigolosa.
Alcune ciocche alte sono attaccate al suo viso e il resto dei capelli è comunque zuppo e gli ricade sulle spalle contornando il viso. Automaticamente allungo una mano verso di Lui per spostare alcune di queste dalla sua fronte.
"Mi spiace tanto" sussurro, mi sento tremendamente in colpa per la sua condizione attuale. I suoi occhi guizzano verso la mia mano è quasi stupito e poi mi sorride dolcemente slacciando il mantello e levandolo dalle mie spalle.
"Altrimenti ti bagni comunque" sorride ripiegandolo con cura sul suo braccio, è completamente incurante dell'acqua che lo ricopre, non penso senta nessuna differenza rispetto al solito.
Ci incamminiamo verso la mia stanza e quando passiamo sotto il piccolo portico noto la luce lunare illuminare una piccola porzione del giardino interno; mi sporgo. Tra le nuvole nere e cariche di pioggia un piccolo squarcio permette il passaggio di alcuni raggi lunari.
"Aspetta, vieni" sussurro allungando la mano verso Aro come ad invitarlo e lui si avvicina curioso. Voglio verificare una cosa molto particolare che avevo notato molto tempo prima.
Lo invito a esporsi ai timidi raggi della luna calante che fa capolino tra le nubi, sembra stia spiovendo e la tempesta si stia calmando un pochino diminuendo il ritmo delle gocce d'acqua. Aro sorride curiosamente eseguendo silenzioso la mia richiesta e il risultato è straordinario ai miei occhi.
Avevo notato, la sera dell'incontro nella zona panoramica sulle mura, che la sua pelle sembrava emanare una tenue luminescenza ove illuminata dalla luna, ovviamente allora pensavo di essermelo immaginata. Con le goccioline di acqua presenti sul suo viso l'effetto è anche maggiore e decisamente ben evidente, anche allora non avrei avuto alcun dubbio l'avessi visto così. Non è in alcun modo paragonabile al gioco di luci che producono i raggi solari sulla sua pelle immortale, ma il tenue chiarore generata da Aro pare specchiarsi nelle piccole gocce rendendole più bianche e brillanti.
"Brilli anche alla luce della luna" sorrido divertita mordendomi un labbro osservando il suo viso perfetto. Il candore e il riverbero luminoso lo fanno sembrare un angelo, gli occhi rosso cremisi sono un dettaglio decisamente persuasivo sulla sua natura, ma non mi sembrano più così stridenti con la sua bellezza, bensì un dettaglio aggiuntivo della stessa.
"Come?" chiede aggrottando la fronte, so perfettamente che ha sentito le mie parole, pare più stupito dalle stesse.
"Sì, l'avevo visto anche sulla zona panoramica la prima volta, è molto tenue" sorrido facendo spallucce "Con le gocce si vede molto meglio" sorrido, i suoi occhi sono perplessi.
"Io non l'ho mai visto" sussurra perso nei suoi pensieri. Sono stupita e decido di potenziare il suo dono in modo tale che possa vedersi, attraverso i miei occhi, senza bisogno di una connessione tattile.
Gli occhi si sgranano alla sua stessa vista, sorride divertito ed emozionato, il silenzio cala tra noi e io continuo a bearmi della vista del suo volto; quando smette di piovere Aro torna vicino a me.
"Non sapevo mi vedessi così" sussurra davanti a me.
"Quella sera sulle mura pensavo di aver visto male..." rivelo ridendo e lui soffia una leggera risata dal naso scuotendo la testa.
"No, intendo che non pensavo mi vedessi così... normale nonostante tutto" sorride gentilmente "Comunque io non l'avevo mai vista questa luce" mi informa guardandosi le mani, ruotandole come se queste potessero improvvisamente rivelargli qualcosa di inaspettato.
"Davvero?" sono basita di poter apprezzare una cosa che i suoi occhi sovrannaturali non possono cogliere.
"Perché dovrei brillare alla luna?" ridacchia divertito scuotendo la testa ancora bagnata.
"Perché riflette la luce del sole" sorrido dolcemente e Lui pare stupito e interessato.
"Ha senso" un brivido di freddo mi scote leggermente "È meglio andare ora" e si volta per accompagnarmi.
Procediamo in silenzio nel corridoio e nella mia mente frullano mille pensieri riferiti alla discussione durante la cena, quando arriviamo davanti alla mia porta gli rendo il soprabito ringraziandolo nuovamente per i vestiti, per la cena e per non avermi fatto bagnare da capo a piedi.
"Domani parleremo nuovamente" sussurra accarezzandomi la guancia "Buonanotte Adel" poggia un leggero e casto bacio sulla mia fronte e scivola via nell'oscurità del corridoio nel silenzio più assoluto.
Dopo una rapida sciacquata mi infilo la camicia da notte di seta e mi metto a dormire, sono estremamente stanca ma il mio sonno non è tranquillo.
Angolo autrice: Questo è un capitolo piuttosto particolare, molto tranquillo in un certo senso, ma penso che dopo lo scorso fosse necessario dare un momento di respiro. Come sempre ditemi cosa ne pensate, anche riguardo al particolare della luce lunare che sembrerebbe poter vedere solo Adel! La sua teoria vi convince? Un bacione, Layla Lilshepherd
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La Regina degli Scacchi
Fiksi Penggemar{COMPLETA} Scacco matto al Re per Aro Volturi, sta per incontrare La Regina degli Scacchi. Adelaide, giovane donna di scienza, si è da poco trasferita in un bilocale sotto le mura di Volterra quando si scontra con l'esistenza del sovrannaturale cono...