The fourth Black sister

CAPITOLO 26 • LA PREPARAZIONE AL TANFO DI CALZINI SPORCHI

Mary Black parlava animatamente gironzolando per la stanza, gesticolando molto; nel mentre, Sirius era sdraiato sul suo letto, ascoltandola. Appena finito di raccontare l'accaduto del giorno prima, Sirius la squadrò e disse

«miseriaccia... Ancora non mi capacito di cosa è veramente Bellatrix...»

«cosa intendi dire?» chiese Mary torva

«forse mi sono espresso male ma...Bellatrix sembra essere diventata cattiva, senza offesa»

A quelle parole Mary si nascose il viso, in modo di non intravedere lo sguardo di suo cugino. Ciò che aveva detto Sirius era veramente crudele, ma vero, e non poteva dargli torto.

«ehy, tu non sei come loro, tu sei diversa. Loro non ti descrivono, è questo che adoro di te» disse poi Sirius alzandosi dal suo letto per consolare Mary.

«lo so, ed hai ragione ma...mi preoccupa che qualcuno dei miei amici sappia la verità. Sai che le voci girano. Nemmeno Adrian sa tutto sulla nostra famiglia, e se lo scoprisse ho paura che non mi accetterebbe più... Se proprio deve saperlo devo dirglielo io»

«sei per caso impazzita? Come intendi dirglielo, "ehy lo sai, mia sorella è una mangiamorte", no! Inoltre sai benissimo che nessuno ha scoperto la loro identità. Ma poi, non ti stai sentendo con lui?»

«si... ma dovevamo vederci, peccato che il padre sia iperprotettivo verso i suoi confronti e inoltre ha come ospite dei suoi parenti francesi, da parte della madre... quindi non ci possiamo vedere. Sai, scrivergli non è come vederlo dal vivo» rispose Mary imbarazzata

«ah è mezzo fancese. Comunque ti capisco, io e James siamo nella vostra stessa situazione, escludendo il fatto che uno dei due non è cotto dell'altro»

«Oh ma stai zitto! Non è come dici tu!» disse subito Mary arrosendo.

Sirius rise divertito.

Intanto al di fuori della camera, Regulus Black origliava la conversazione. Sirius gli aveva detto di scansarsi che lui e Mary dovevano parlare in privato. Non sembrava minimamente toccato di ciò che suo fratello disse. Aveva ascoltato poco, aveva solo sentito dell'amico di Mary. Ma poi una cosa detta da Sirius sembrò prenderlo in considerazione.

«Sai, James per me è il fratello che non ho mai avuto» disse il Grifone, ignaro che suo fratello lo stesse spiando.

A quelle parole Regulus abbassò lo sguardo. Lui aveva dato un'ultima occasione a Sirius, perché non lo capiva? Una lacrima amara scese dal volto pallido del ragazzino, nel mentre  che un pensiero gli pervase la mente: e se i suoi genitori avevano ragione riguardo al suo conto? E se Sirius si meritava la rinnegazione da parte sua? L'ultime parole che sentì furono quelle di sua cugina, che disse prendendo le difese del cugino più piccolo

«Non fare lo stupido! Hai già un fratello, di sicuro migliore di Potter!»

Regulus Black si diresse in camera sua, che era vicina a quella di Sirius, piangendo silenziosamente. Come aveva potuto pensare di contare qualcosa per il suo cosi detto fratello? 

E fu dal quel giorno che il destino dei fratelli Black si divise, ma non del tutto; un giorno si sarebbero, col beneficio del dubbio, riconciliati.

                                ❦︎

Ci troviamo stavolta a casa degli zii di Sirius e Regulus, ovvero da Cignus e Druella Black. Qulche giorno dopo.

Sirius era sdraiato sul prato verde, mentre Mary gli era seduta affianco. In quel giorno solo Sirius era venuto da Mary, visto che i suoi genitori e suo fratello erano a Diagon Alley per comprare tutto l'occorrente per il primo anno di Regulus. Pure i genitori di Mary andarono con loro, per fare qualche piccola spesa per le loro due ultime figlie. Nemmeno Narcissa era a casa, visto che era stata invitata dai Malfoy a passare un pomeriggio con loro.

Da "babysitter" dei cugini Black cera Dorea Black, la loro oramai vecchietta zia, che si dondolava sulla sua sedia a dondolo contemplando la tranquillità della campagna.

«sai, non vedo l'ora di iniziare il nuovo anno ad Hogwarts» disse Mary

«solo tu puoi dire una cosa del genere! Anche se so che probabilmente solo per vedere il tuo caro "Adrian"» disse Sirius beffando la cugina ironicamente

«si, ma soprattutto perché potró partecipare alle selezioni di Quidditch»

«beh, se non fosse per il fatto che ho la tua compagnia, anche a me piacerebbe tornare ad Hogwarts»

«solo per vedere i tuoi amici e per far impazzire la McGrannit!»

«vero» rispose Sirius facendo la linguaccia

«ma almeno ti stai allenando?» chiese Sirius dopo un pó

«ovvio che sì» rispose Mary

«stai mentendo, non osi nemmeno guardarmi in faccia!»

«eh va bene, non so mentire, questo perchè non mento mai, e comunque hai ragione, non mi sono allenata»

«e che aspetti? Ti devi preparare al tanfo di calzini sporchi, specie in una squadra solamente composta da maschi»

«non lo so, i miei non credo che me lo permettono, loro sono dell'idea che salire su una scopa sia solo per maschi»

«si ma oggi i tuoi non ci sono, vedrai che la nostra cara zietta Dorea ci darà il permesso, e in caso contrario disubbidiremo lo stesso» disse infine Sirius alzandosi, dirigendosi dalla zia.

Mary lo seguì.

Incredibile ma vero, la cara zia aveva dato loro il permesso, raccontandogli anche che anche lei giocava a Quidditch all'età di Mary.

«ora, spero che tu abbia imparato qualcosa dalle lezioni di volo a scuola» disse Sirius

«si, andavo molto bene»

«allora prendi il volo»

Mary, sentendosi sfidata disse un "OP" e il manico della scopa volò verso la sua mano. Salì titubante sopra per poi prendere il volo. Tutto questo nel mentre che portava la gonna.

«niente male, ti credevo più ingenua. Ho fatto male a sottovalutarti» disse Sirius

Mary sorrise, per poi dar inizio all'allenamento.

Alla fine sua cugino disse

«sai ti stanno bene i capelli lunghi, ma sono scomodi per giocare a quidditch»

Mary lo guardò stranita, per poi tornare ad allenarsi.

Per tutta l'estate Mary fu allenata da Sirius, per preaparasi al grande momento: le selezioni di Quidditch.

Spazio autrice:
CE L'HO FATTA A PUBBLICARE AAAA
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vi salutooo 🍃🌼