Capitolo 14 • IL PRIMO NATALE SENZA DI LEI

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«vedo che hai capito come si usa un pensatoio» disse una voce alle spalle di Mary.

Ella si irrigidí. Cercò di riconoscere la voce, ma i suoni e le voci ovattate che aveva sentito nel pensatoio gli avevano quasi tappato le orecchie. Si girò lentamente e vide la bionda cenere Narcissa Black. La sua espressione in viso era indecifrabile, ma non sembrava arrabbiata. Mary cercava di dire qualcosa, ma l'ansia la fece balbettare, impedendogli di dire qualcosa di sensato. Prese un respiro profondo e disse, con testa bassa

«scusami Cissy. Non dovevo guardare i tuoi ricordi, senza il rispetto verso te e la tua privacy... e senza il tuo consenso. Mi puoi perdonare...?».

La voce di Mary era un leggero sussurro, a differenza delle altre volte che era stridula e squillante. La faccia di Narcissa, sentendo ciò che aveva detto Mary, diventò un misto di compressione e tristezza.

«Cissy?» chiese Mary non sentendo la sorella parlare

Narcissa con gli occhi ormai umidi, disse

«ti succede a volte, di essere sola, nonostante sei circondata da persone, o di sentirti come se nella tua vita manchi qualcosa? Ecco è così che mi sento da quando lei ha fatto la sua scelta. So che guardare questi ricordi è una cosa sbagliata, ma rivedere il suo sorriso, causato da noi, o sentire la sua risata, immaginarla ancora qua con noi, al nostro fianco...»

«...o solamente, nel caso tuo, riguardarla in un cumolo di fumo magico e immaginario, al posto di pensare a lei in un ricordo sfuocato, tramite la mente» la interrompe Mary

Narcissa la guardò e poi rise leggermente

«"Riguardarla in cumolo di fumo magico e immaginario"? Seriamente? è così che descrivi i ricordi visti in un pensatoio?»

Mary guardò la sorella e scoppiò a ridere, nel mentre che Narcissa, per sorpresa di Mary, l'abbracciò. Sciolsero l'abbraccio poco dopo e scoppiarono di nuovo a ridere. D'un tratto bussarono alla porta.

«avanti»

era l'elfo domestico. Aveva avvisato le sorelle che era pronta la cena. Le sorelle accennarono, scendendo nel piano di sotto per reimpirsi finalmente gli stomaci.

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La cena era stata abbastanza tranquilla, tralasciando la parte quando Cignus, il padre delle sorelle Black, chiese alla figlia Mary se si aveva fatto amicizie con persone di ottimo partito; quella domanda prese in sprovvista Mary, talmente tanto che si strozzo con la sua stessa saliva. Ripensò alle sua amiche: Melanie Vans, che proveniva dal Texas, era una mezzosangue non tanto gradita dalle nobili famiglie di purosangue, mentre Brittney Dane era una purosangue della nobiltà Brittannica, che non faceva parte delle scritto anonimo delle sacre 28 perchè la sua famiglia era nata dopo ciò... un pò come i Potter. Nonostante ciò lei era ben accettata tra la nobiltà prosangue, ma prima di entrare a Hogwarts suo padre si lasciò con sua madre, creando scompiglio con la famiglia e mettendosi nuovamente assieme con una vedova purosangue, che aveva una figlia dal marito precedente, descritta dalla Dane come una signorina viziata e arrogante, che cerca sempre di beccarla in qualche dispetto che non aveva fatto. Di sicuro i suoi non l'avrebbero accetata. Poi una delle ultime era Charlie Shire, una natababbana, o come l'avrebbe definita la sua famiglia "una sanguemarcio". Questa cosa dello stato di sangue era diventata una cosa imbarazzante per non dire ridicola, perchè metteva Mary in imbarazzo quando le sue compagne di stanza gli chiedevano se stesse fingendo di essere loro amica . Alla fine Mary si afrettò a dire al padre che non badava a farsi delle amicizie benchè molte persone erano mezzosangue e sanguemarcio, cercando di essere credibile. Dopo cena Mary si intattenne per una leggera ricerca di qualche libro che non avesse letto nella biblioteca di casa Black, mentre Bellatrix e Narcissa a loro dire erano stanche. Mary sapeva che gli nascondevano qualcosa ma pensò prima alla ricerca del suo libro. Ci mise mezz'ora circa, ma fu una ricerca con un grande guadagno.
Diede la buonanotte ai suoi e si diresse in camera sua, che era naturalmente vicino alle camere delle sorelle. La porta della camera di Bellatrix era chiusa mentre quella di camera di Narcissa era aperta. Mary colse in fragrante le due sorelle con una lettera in mano, simile a quella che aveva ricevuto Narcissa da Andromeda. Le sorelle avevano in faccia un'espressione sconvolta, e giurava di vederle sudare freddo. Bellatrix cercò di uscire dalla stanza ma Mary la blocco, facendo da barriera sul cornicione.

The fourth Black sisterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora