Dopo cena Mary si chiuse in camera sua.
Si sedette nella sua scrivania e incominciò a scrivere, intingendo la punta della penna d'oca sull'inchiostro, e calcando leggermente essa sulla carta dura e ruvida della pergamena. Non aveva intenzione di scrivere una lettera a qualcuno, bensì di scrivere il proprio diario, di cui ci stava lavorando ormai da mesi. Mary amava scrivere, era la sua più grande passione. Se si doveva vedere tra dieci anni, si immaginava come una famosa scrittrice. Non le importava se la sua famiglia le avesse imposto un matrimonio combinato con qualche sconosciuto dopo aver terminato gli studi, nessuno si poteva intromettere tra lei e il suo sogno, nemmeno il suo futuro marito, nemmeno gli obblighi e i doveri di moglie che le sarebbero ricaduti sulle spalle.
Ad un certo punto si girò di scatto, e con il gomito fece cadere la boccietta dell'inchiostro. Stava per maledirsi immaginando cosa i suoi genitori le avrebbero fatto per aver macchiato d'inchiostro un prezioso cimelio di famiglia.
Chiuse gli occhi, aspettandosi il rumore del vetro infrangersi, ma, quando gli aprì, trovò ben altro: la boccetta era in aria a pochi centimetri da terra, intatta. Stava fluttuando. Appena la vide, Mary incominciò a studiarla e a osservarla, sdraiandosi addirittura per terra, chiedendosi il perché di quello strano evento. Era nata nel mondo magico, sapeva dell'esistenza della magia, e la viveva nel quotidiano, ma lei non aveva ancora studiato nessun tipo di incantesimo. E se i suoi poteri stavano incominciando a prendere vita?
Ad un tratto la boccetta smise di fluttuare, cadendo fragorosamente e macchiando il tappeto. Mary, che era di fronte alla boccetta, si sporcó accidentalmente tutta la faccia di inchiostro.❦︎
Dopo più di mezz'ora riuscì a pulire il tappeto.
Si sdraió a letto, stanca.
Le balenarono in mente tanti pensieri a ruota libera, in una velocità sorprendente. Pensava e si immaginava in modo fantasioso il suo primo ingresso ad Hogwarts il primo settembre. Le era difficile fare amicizia con le persone a causa della sua timidezza, e il fatto che il suo cognome nobile attirasse tante persone non per creare amicizia con lei, ma perché interessava loro i propri guadagni e scrupoli purosangue, non faceva che mettere la giovane Black in difficoltà. Sin da piccola era stata abituata durante i pranzi e le cene tra famiglie nobili purosangue o nei balletti a frequentare persone del suo stesso status sociale, ovvero persone ricche, nobili e purosangue, soprattutto maschi, in modo da poter trovare un futuro partito da prendere come marito. Non le piaceva mai interagire con i figli degli amici dei suoi genitori, li trovava banali, disillusi da quelle ricchezze, dove al posto di pensare a godersi la vita il loro unico pensiero era in realtà il matrimonio. Mary non aveva alcuna intenzione di sposarsi, invero nemmeno in futuro. Non voleva rinunciare né al suo cognome, né alla propria indipendenza o alla propria libertà.
Pian piano le palpebre si fecero pesanti; la giovane Black si stropicciò gli occhi, e cadde lentamente in un sonno profondo.❦︎
Aprì leggermente gli occhi, e si ritrovò una mano nel suo campo visivo. Si alzò all'improvviso e trovò suo cugino Sirius che le stava scuotendo il braccio. Mary gli sorrise, ma lui non fece altrettanto.
«Ciao Sirius» disse Mary sorpresa dalla presenza del cugino, stroppiciandosi gli occhi
«Mi hanno detto di svegliarti e prepararti che tra poco pranziamo» disse Sirius, con tono freddo.
«oh, va bene»
Mary trovò strano che a svegliarla fu suo cugino Sirius, con cui aveva avuto poche interazioni e nessuna confidenza, al posto di uno degli elfi domestici, servi del proprio casato, ma non ci pensò troppo, lasciando perdere questo dettaglio.
Poco dopo Mary era pronta. Scese le scale, sfiorando delicatamente il corrimano. Si diresse in sala da pranzo, dove fu accolta dalla sua famiglia, tra cui gli zii, i due cugini e l'elfa domestica Clyde.
Sua zia Walburga, una donna magra dai capelli neri raccolti in una coda bassa richiamò la nipote«Mary, ho saputo che hai ricevuto la lettera di ammissione ad Hogwarts. Congratulazioni» disse con tono freddo ma orgoglioso.
Mary, che stava per chiedere se anche Sirius l'avesse ricevuta, fu preceduta dalla madre che disse guardandola
«Anche Sirius ha ricevuto la lettera di ammissione»
Mary sorrise, e si sedette vicino a Narcissa, capitando di fronte a Sirius. Nonostante cercò di distrarsi in tutti i modi, il suo sguardo ricadeva sempre su suo cugino. In poco tempo aveva notato un sacco di cose in lui, come i suoi modi di fare e il modo disinvolto che applicava in ogni situazione; osservava i suoi lunghi capelli neri, i suoi occhi grigi e la pelle pallida e cerosa.
Era l'opposto di suo fratello Regulus, che aveva i capelli corti, gli occhi color nocciola e un carattere timido, introverso e riservato, come Mary.«ciao» disse Mary rivolta a suo cugino.
«ciao» rispose Sirius indifferente.
Ci fu una lunga pausa di silenzio tra i due. Poi Mary continuò
«mi stai evitando, non è così?»
Sirius non rispose.
Mary, dall'imbarazzo provocato dalla mancata risposta, taque, ritirandosi nei suoi pensieri.«Dovresti evitarmi anche tu, Mary» disse Sirius all'improvviso a voce bassa, ma non troppo affinché la cugina lo potesse sentire
«perché?»
«non sono tanto apprezzato dalla nostra famiglia, e non mi apprezzi nemmeno tu, e se non è così, dovresti»
«non ho motivo di odiarti»
«ti sbagli. Sai benissimo che qua tutti non mi apprezzano perché odio la gente come me e te, cioè i nobili purosangue, e le loro folli ideologie, che tu rispetti diligentemente» ribatté Sirius lasciandosi scivolare sullo schienale della sedia
«seguire quelle ideologie non significa approvarle»
«sei incoerente»
«non tutti sono nati per essere ribelli come te, Sirius» precisò Mary
«La nostra intera famiglia ha cercato di avvertirmi su di te, ma non ho dato loro ascolto, lo sai»
«perché?»
«perché ci tengo a te»
«pervenuta. Non comportarti come se mi conoscessi veramente. Non sono chi tu pensi io sia»
«non sono nella posizione per conoscerti veramente, visto che tu non me ne dai l'opportunità» ribatté Mary.
Sirius non disse più niente. Guardò Mary intensamente, studiandola, per poi farsi scappare un leggero sorriso.
A quel sorriso a Mary si ritorse lo stomaco, si sedette composta al suo posto, nel mentre che Sirius ancora la osservava.
❦︎
Per tutto il pranzo Sirius non smise di fissare Mary, e Mary invece se ne stette a testa bassa, senza proferire parola.
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The fourth Black sister
FanfictionMary Black, sorella della mangiamorte pluriomicida Bellatrix Lestrange, della traditrice di sangue Andromeda Tonks e della madre con un'amore ossessivo verso il figlio Narcissa Malfoy. Portatrice di uno dei cognomi purosangue delle sacre 28, ovvero...