The fourth Black sister

CAPITOLO 39 • UN TUFFO NEL LAGO NERO

Passarono i mesi: Hunter e Mary ormai avevano ufficializzato la loro relazione, e quest'ultima era diventata prefetto di Serpeverde.
Il quinto anno era iniziato da poco, e Mary non aveva ancora chiarito con Sirius; la cosa la faceva sentire giù di morale, e cercava in tutti i modi di reprimere quelle emozioni negative, ma senza successo.

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Era seduta in un tronco vicino al lago nero, insieme ad Hunter.
Mary aveva la testa poggiata sul petto del suo ragazzo nel mentre che leggeva.
Ad un tratto sentì degli schiamazzi di studenti a pochi metri da lei, che inizialmente cercò di ignorare, ma poi, dopo aver perso la pazienza si alzò, seguita dal Corvonero, dirigendosi verso il luogo da cui provenivano le voci.

C'erano studenti di diverse casate, prevalentemente Grifondoro, accerchiati attorno a qualcuno che Mary inizialmente non riuscì a scorgere.
Si fece largo tra la folla di studenti, riuscendo a vedere Sirius e Mary McDonald assieme, che bullizzavano pesantemente Severus Piton.

La serpeverde pensava che Severus era solo nemico di James Potter, ma evidentemente si sbagliava.

«Scusate l'interruzione, ma ho il dovere da prefetto di porre fine a questo scompiglio. Inoltre, voi due verrete con me nell'ufficio del preside, dove vi saranno tolti dei punti per la vostra rispettiva casata avendo bullizzato un vostro compagno di classe!» disse Mary a voce alta mettendosi in mezzo alla mischia

«non seccarmi Black!» disse Mary McDonald ignorando la sua esistenza

«10 punti in meno a Grifondoro per aver ostacolato l'intervento della sottoscritta, e se continuate vi saranno tolti altri punti» disse la serpeverde

«perché non risolviamo la questione con un duello?» chiese la Grifondoro

«mi piacerebbe tanto sconfiggerti qua difronte a tutti, ma aimè il mio dovere da prefetto è di sbrigare le questioni in modo civile» rispose a tono Mary

«potresti smetterla di rovinare ogni momento? Che c'è non ti basta avermi ferito o cosa?» disse Sirius con sguardo gelido

«ehy lasciala stare, hai capito?» disse Hunter mettendosi in mezzo

«stanne fuori Johnson, è una questione tra me e mia cugina!»

Hunter voleva ribattere, ma non ebbe tempo di dire la sua che Sirius tirò fuori la becchetta e disse

«EXPELLIARMUS!»

Il Corvonero venne colpito dal l'incantesimo, venendo travolto dall'altra parte del prato. A quella vista Mary tirò immediatamente la bacchetta fuori e disse rivolta a Sirius

«IMPEDIMENTA!»

Il grifone, sotto incantesimo, non riuscì più a muoversi e allora Mary McDonald urlò

«non toccare il mio ragazzo: STUPEFICIUM»

Ma Mary disse

«PROTEGO», proteggendosi dall'incantesimo.

Iniziarono un duello, con la stessa cerchia di studenti di prima che assisteva alla scena. La Black se la cavava benissimo; nel mentre Sirius era ancora fermo sul posto e Hunter invece in disparte.

«ANTEOCULATIA» urlò Mary Black all'avversaria, a cui crebbero due corna ramificate in testa.

Nel sentire crescere delle protuberanze in testa McDonald lasciò cadere la bacchetta a terra, toccando le corna. Mary per un attimo esitó, ma poi per sua sorpresa la ragazza prese la corsa verso di lei, attaccandosi alle sue spalle e trascinarla con sé a terra.
Iniziarono a fare a botte "come i babbani", rotolandosi per tutto il prato.
Arrivarono verso il confine che portava al lago nero, e per un attimo le due Mary si guardarono negli occhi.
Tutte gli sguardi avevano sete di vendetta, e non gli importava cosa sarebbe successo dopo.
Mary McDonald si buttò nel lago, portandosi dietro Mary Black, iniziando una lotta di calci e schiaffi sottoacqua, tirandosi anche i capelli.
Passarono pochi minuti a sentire la voce della professoressa McGonagall che incitava loro di uscire dall'acqua con voce severa.
Le due, dopo varie dimenazioni uscirono dal lago, ringraziando che la piovra al suo interno le avesse lasciate in pace.
Appena Mary Black incroció lo sguardo della professoressa di Trasfigurazione rabbrividí, pensando a quale punizione gli avrebbe inflitto da lì a poco.
Le due ragazze si misero in piedi, bagnate fradice, con la Grifondoro con ancora le corna, e la McGonagall iniziò la romanzina