capitolo 4 • TI FACCIO LEGGERE CIÒ CHE SCRIVO

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Arrivati in camera, Sirius chiuse la porta.

«secondo te di cosa stavano parlando?» chiese Mary impaurita.

«Non lo so» rispose Sirius quasi preoccupato.

I due si guardarono negli occhi in silenzio, nel mentre che Regulus scrutò la libreria di Mary.

«vieni, ti faccio leggere ciò che ti dicevo prima in sala da pranzo» disse Mary rompendo il silenzio e cambiando argomento.

Sirius, che era quasi ipnotizzato dai suoi occhi quasi quanto lei dei suoi, si diresse verso di lei, che era vicino alla scrivania.

«Sai, sto scrivendo da un bel po' di tempo. All'inizio scrivevo cose a caso, giusto per rilassarmi e calmarmi, ma ora ho deciso: scriverò un libro, diventerò una scrittrice. Ho già pianificato tutto: finiti gli studi ad Hogwarts lavoreró per la Gazzetta Del Profeta, poi-»

«Non abbiamo nemmeno iniziato il primo anno e tu pensi già a che fare dopo aver terminato gli studi a Hogwarts? Non voglio infrangere i tuoi sogni, ma non credo che i membri della nostra famiglia ti permettano di diventare una scrittrice visto che tu sei una nobile purosangue e devi dare più nipoti possibili ai tuoi. Ma poi, tu hai sempre un piano per tutto, pensando ad ogni cosa?» rispose Sirius.

«io pianifico tutto, ho sempre un piano B, e non sono come te, disorganizzato e poi, ti ricordo che un nostro antenato era uno dei vecchi presidi di Hogwarts, quindi non credo che dispiacerebbe ai miei se diventerò una grande scrittrice... Insomma ti immagini me, scrivendo la biografia di qualche mago potente e famoso?» rispose a sua volta Mary povoneggiandosi.

«non mi stupirei nemmeno se tu finissi in Serpeverde» disse Sirius.

Mary sorrise. Sperava veramente di finire in Serpeverde, tutti i membri della sua famiglia erano stati smistati in Serpeverde. Se fosse capitata in un'altra casa ci sarebbero stati grossi problemi, perché un degno Black può solo andare in Serpeverde, dove ci si può dimostrare di essere ambiziosi, furbi e orgogliosi, tutte caratteristiche apprezzate dalla maggior parte dei nobili purosangue, utili per proseguire la linea di sangue puro.

Incominciò a sfogliare molte pergamene. Nel mentre Sirius fece un giretto nella sua stanza: era ben ordinata, il letto a baldacchino era ben fatto, con una grande libreria, con libri di ogni tipo, un grande armadio, un baule ai piedi del letto, una cassettiera e un comodino dove c'erano poggiate alcune cose, come delle foto di Mary, alcune con le sue sorelle e altre da sola, un libro e un diario. Tutti i mobili della stanza erano di castano scuro, compreso il baule. Le pareti erano bianco panna, con un ritratto di Mary appeso, affianco a uno più piccolo con le sue sorelle e i suoi genitori; vicino al letto c'era qualche poster di quidditch attaccato saldamente alla parete, probabilmente con qualche magia lanciata da qualcuno dall'età superiore ai diciassette anni.
Si avvicinó alla libreria, dove Regulus stava sfogliando qualche libro.

«ti piace tanto leggere» disse Sirius leggendo velocemente alcune copertine dei libri.

«uno dei migliori hobby mai esistiti» rispose Mary.

Poi Sirius si diresse verso i poster di Quidditch.

«e non sapevo nemmeno che ti piacesse il quidditch» disse, ancora.

«si, è un bel sport, peccato io sia pigra»

«perchè non fai le selezioni ad Hogwarts tra un annetto? Potresti essere una brava giocatrice»

«è un'idea» disse Mary sorridendo.

Passò qualche minuto.

«L'ho trovata» disse Mary.

Sirius si avvio verso di lei. Mary gli passo una pergamena dove c'era scritto con calligrafia ordinata un racconto. Il ragazzo Iniziò a leggere, mentre Mary lo guardò sorridendo a trentadue denti. Dopo un po' di tempo Sirius smise di leggere e commentò

«sei brava, davvero. Hai talento»

«grazie» disse Mary gioiosa.

Era quello che sperava che gli disse. Insomma era felice per il complimento, ma era ancora più felice che quel complimento venisse da Sirius.
Il silenzio calò di nuovo tra i due, finché qualcuno bussò alla porta della camera dell'infante del casato

«avanti» disse Mary con voce flebile

Un elfo domestico varcò la soglia della stanza, e fissando un punto vuoto annunciò il richiamo di Regulus da parte della madre.
Regulus subito uscí dalla stanza, con l'elfo che lo conduceva, dopo aver socchiuso la porta.
A un certo punto Mary prese la mano a Sirius e gli chiese

«Sirius, mi prometti che ad Hogwarts, anche se finissimo in case diverse, resterai sempre il mio più fidato amico, oltre che cugino?»

«si» disse Sirius.

Subito dopo qualcuno bussò nuovamente alla porta.

«prego»

entrò un'elfa domestica, che subito annunciò

«Signorina Black, sono qui per annunciarle che la signora Walburga Black mi ha detto di richiamare il signorino Sirius Black, che deve fare ritorno a casa»

«grazie Abbey» rispose Mary

«è stato un piacere. Abbey è onorata di servire l'antica casata della famiglia Black, nonostante il traditore di sangue che ve ne fa parte...»

«Taci» disse Sirius furioso

«Abbey, smettila per favore» disse Mary rimproverando l'elfa.

«si, mia signorina» disse l'elfa chiudendo la porta.

«Scusala, è anziana ormai. È ottima nel suo lavoro, ma ultimamente è molto instabile mentalmente» disse Mary

«almeno è gentile con te. Dopotutto gli elfi domestici della nostra famiglia non sono mai stati gentili con me, vechiaglia e non. Pensano che sia un "traditore di sangue" solo perché mi oppongo a i miei per il loro modo di pensare» rispose Sirius.

Sirius fece un respiro profondo, e poi disse

«Sarà meglio scendere, non voglio sentire le urla di mia madre»

«oh... si, scendo anch'io, così saluto zio Orion, Zia Walburga e Reg»

«Non chiamarlo "Reg", mi inquieta»

Mary rise, e poi si diresse al piano di sotto insieme a Sirius, mantenendo una certa distanza.

Salutó gli zii e il cugino Regulus, poi quando fu il turno di Sirius rimase immobile; alla fine prese coraggio e abbracció Sirius. Il ragazzo era stupito ma ricambiò l'abbraccio, poi si salutarono e se ne andarono.
Mary corse in camera sua, sorridendo, mentre Andromeda uscí, a suo dire, per prendere una boccata d'aria.

The fourth Black sisterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora