CAPITOLO 63 • VOCI DI CORRIDOIO

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Regulus, Berenice e Vega salirono sull'Hogwarts Express, cercando di non dare nell'occhio; nonostante ciò, furono tanti gli sguardi incuriositi e le dita puntate contro i tre, come se ormai fossero macchiati dal loro cognome.

«ci sediamo tutti sullo stesso scompartimento?» chiese Regulus

«ma io volevo sedermi con Pansy e Daphne...» bisbigliò Vega

«è meglio sederci assieme, per evitare altre voci...» disse Berenice poggiando la mano sulla spalla della sorella.

Quell'estate erano successe un sacco di cose: una delle prime era che Sirius Black era evaso, portando scompiglio nel mondo magico e non, e nonostante Mary Black, madre dei tre, avesse cercato di nascondere la notizia, dovette ammettere la verità, o almeno in parte. Disse ai figli che Sirius era loro padre ma che non avesse più a che fare con lui da quando Vega era nata; una bugia, si, ma doveva mentire per forza perché secondo Sirius i ragazzi dovevano sapere la verità dopo aver concluso il loro terzo e secondo anno scolastico o almeno finché non avesse trovato Peter Minus. Oltremodo quell'estate Vega era evasa per una notte da casa, scappando per via di un litigio tra fratelli e prendendo il Nottetempo, per poi incontrare Harry Potter.

Vega guardò assente nel finestrino al ricordo di quel giorno, specie quando il bigliettaio Stanley Picchetto, dopo che Harry chiese chi fosse Sirius Black, disse "veramente non sapete chi è Sirius Black? Lui è un assassino complice di Tu-Sai-Chi". Nella sua memoria era ancora impresso il modo in cui Harry la guardò dopo quella rivelazione, e di come lei cercasse di dargli spiegazioni senza saperne nulla. Si ripromise che, appena ne avesse avuto la possibilità, avrebbe parlato ad Harry.

«mi chiedo che piano stia tramando nostra madre per aver indotto Remus ad accettare la cattedra di Difesa Contro Le Arti Oscure» disse Berenice cercando di smorzare il silenzio e di creare un atmosfera meno malinconica.

«è evidente che lo ha fatto per far sì che Remus ci tenga d'occhio; ha paura per la situazione che si è creata e vuole proteggerci. Dobbiamo biasimarla, dopotutto immagina come ci si sente ad essere stata abbandonata con tre figli dal proprio marito e poi scoprire che questo è un criminale a piede libero che ha la possibilità di farci del male» disse Regulus serrando la mascella.

Berenice lo guardò intensamente, come se cercasse di capire cosa stesse pensando. Da quando Mary aveva detto "la verità" ai propri figli, Regulus aveva preso in odio il padre, accusandolo dell'infelicità della madre e di ogni altro malessere di famiglia; come aveva potuto abbandonare lui e le sue sorelle assieme a sua madre nel bel mezzo della guerra magica? Regulus ribolliva di rabbia, strinse i pugni fino a far sbiancare le nocche. Berenice lo notò, facendosi già un'idea di come quello poteva definirsi già da subito un anno scolastico catastrofico.

                                  ❦︎

Passó una settimana. Gli studenti di Hogwarts ormai dovevano attenersi alle regole di sicurezza, stando attenti e evitando di camminare da soli per i corridoi. Inoltre, a sorvegliare Hogwarts c'erano i dissenatori, che non erano tanto amichevoli.
Era Domenica e nel cortile di Hogwarts tutti gli studenti dal terzo anno in poi si stavano radunando per andare ad Hogsmeade. Regulus e Berenice andavano insieme a Draco, mentre Vega se ne stava al castello, essendo ancora al secondo anno. Era seduta difronte la fontanella toccando con le dita l'acqua gelida che scorreva, nel mentre che guardava i suoi fratelli e suo cugino andarsene.
Avrebbe aspettato un'oretta circa, giusto il tempo per togliersi di mezzo la McGonagall, e poi avrebbe cambiato aspetto prendendo le sembianze di un'altro studente con le sue capacità da metamorfomago per poi andarsene in giro ad Hogsmeade.
Notó gli amici di Harry Potter, Hermione Granger e Ron Weasley, dirigendosi da soli senza il loro amico. Poi vide Harry assieme alla McGonagall. Non sentiva cosa si stavano dicendo i due, ma una cosa era certa: Harry non poteva andare ad Hogsmeade.
Harry rimase li, da solo, a guardare gli altri studenti andarsene, come Vega.
La Black colse l'occasione e andò da lui, per parlargli.

«ehy» disse.

«ciao».

Harry posó lo sguardo su di lei; la guardava come se da un momento all'altro avrebbe fatto chi sa quale cosa strana tipo trasformarsi in un unicorno o altro, ma Vega era talmente ipnotizzata nel guardare i suoi occhi che non ci fece caso. "Ha gli occhi di sua madre, Lily" aveva detto Mary Black parlando del ragazzo.
Vega sapeva che da giovane, ai tempi di Hogwarts, sua madre e suo padre erano migliori amici di James Potter e di Lily Evans, i genitori di Harry.

«devi dirmi qualcosa?» chiese Harry guardandosi intorno.

La Black non fece altro che notare i suoi capelli sbarazzini neri.

«Volevo parlarti di Sirius Black» disse.

A quelle parole la ragazza ebbe la meglio su Harry, catturando a pieno la sua attenzione.

«parla» la incitò Harry sistemandosi gli occhiali

«vedi...Sirius Black è mio padre ma non ci ho a che fare da quando io sono nata... Ha abbandonato mia madre assieme a me e a i miei fratelli e da all'ora non ne abbiamo più notizie. Volevo che lo sapessi...» disse Vega mordendosi il labbro

«o-ok...grazie per avermelo detto» disse Harry sorridendole.

Vega gli sorrise e fece per andarsene quando Harry disse

«se vuoi un giorno puoi uscire con me, Ron ed Hermione... non siamo come tuo cugino e Pansy Parkinson ma perlomeno non ci si annoia mai... e se vuoi puoi portare anche tua sorella Berenice»

«si grazie... mi farebbe molto piacere» disse sorridendo.

Stava rincasando dentro il castello quando vide suo fratello e sua sorella accompagnati da Remus Lupin che facevano ritorno. Regulus aveva il sangue che gli colava dal naso e alcuni lividi nel viso, specie l'occhio destro nero.
La piccola Black corse immediatamente da loro, preoccupata.

«Cosa è successo? Perché Regulus sanguina?» chiese Vega

«un Grifondoro del settimo anno mi ha detto che ero una feccia umana per via del cognome e Regulus ha deciso di fare l'eroe facendo a botte con quel ragazzo» disse Berenice con il braccio del gemello attorno alle spalle per aiutarlo a stare in piedi

«ne è valsa la pena... ho vinto pure» disse il ragazzo

«dobbiamo andare in infermiera! Per la barba di Merlino, vostra madre mi ucciderà!» disse Remus

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Quella non era l'unica volta in cui Regulus picchiava qualcuno per un commento sgradito alle sue sorelle, nonostante loro gli dicessero più volte che quelle erano voci di corridoio. Una volta uno studente di tassorosso aveva fatto un commento sgradevole su Vega dicendo che preferiva essere torturato pur di lavorare in coppia con lei all'ora di Trasfigurazione, e in chissà quale modo Regulus lo venne a sapere e inutile dire che fu messo in punizione per aver rotto il braccio al ragazzo. Un'altra volta, all'ora di colazione una serpeverde di nome Brandy disse una battuta su Sirius Black dicendo "se mi trovo Black davanti lo supplico di non uccidermi perché sono amica di sua figlia"; Peccato che Regulus non percepí l'ironia e con calma la richiamó, per poi gettarle addosso l'intera brocca di succo di Zucca. Ormai Remus stava impazzendo nel tener a bada Regulus. "Mangia, ti sentirai meglio" diceva Lunastorta al serpeverde offrendogli un pezzo di cioccolata nel mentre che sanguinava dopo aver picchiato qualcuno.

Spazio autrice:
Ciaooo
scusate la mia assenza, sono successe un sacco di cose in queste settimane. Ho preso il Covid imao, ma sto bene, inoltre mi stanno capitando un sacco di situazioni in cui mi ritrovo molto in Mary Black lol. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, mettete una stellina e commentate sbizzarrendovi 🖤💃🕺

-Mary Black 🖤✨

The fourth Black sisterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora