CAPITOLO 59 • I CONSORTI

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Passarono mesi, e nel mentre che Regulus e Berenice frequentavano Hogwarts, Cygnus Black, nonno paterno dei due, stava ogni giorno peggio, soffrendo di malattia sdraiato a letto.
Ogni tanto Mary andava a casa Black, non facendosi mancare qualche battutina acida di come i due, specie lui, fossero stati dei pessimi genitori.
Nel mente, quando la piccola Vega stava con Walburga o con Narcissa, la Black ne approfittava per andare a trovare Sirius ad Azkaban.

«... Regulus è stato smistato in Serpeverde mentre Berenice in Corvonero» disse Mary

«sono così orgoglioso di loro» disse Sirius cercando di trattenere le lacrime.

Mary lo guardò, triste, e disse

«forse sarebbe meglio che loro sapessero la verità-»

«no... un giorno sapranno tutto, ma adesso sono troppo piccoli... non è ancora il momento».

                                  ❦︎

Si avvicinò il periodo di Natale.
Mary, seppur volesse che Regulus e Berenice trascorressero il loro Natale ad Hogwarts come loro volevano, decise che per una volta si sarebbe fatta un'eccezione.
Il nonno stava tanto male, rischiando di celebrare il suo ultimo Natale.

Mary e sua figlia Vega stavano aspettando alla stazione di Hogwarts i gemelli Black, che stavano rientrando da Hogwarts.

Il treno arrivò e poco dopo alcuni studenti iniziarono a scendere.

«vedo Regulus!» disse Vega indicando alla madre la figura del ragazzino che pian piano si avvicinava da loro.

«ma... dov'è Berenice?».

Mary ci mise poco a capire che la ragazza non era salita nemmeno sul treno.
Il ragazzo, con i bagagli e la gabbia per il gufo raggiunse la famiglia.

«ciao mamma, ciao Vega»

«Regulus, Berenice non è venuta con te?» chiese Mary sapendo già la risposta.

Regulus iniziò a sudare freddo; la sorella gli aveva pregato di inventare una qualsiasi scusa, pur di non far arrabbiare la madre. Lei temeva una romanzina da parte sua per essere stata smistata in una casa che non fosse Serpeverde.

«emh, Berenice stava male. Lei... Lei è caduta dalla Scopa all'ora di Volo e si è fatta male, molto male» mentí il serpeverde.

Mary lo guardò torva, poi Vega disse

«ti prego Regulus, sai benissimo che mamma può leggere nel pensiero!».

Regulus stava per svenire. Se la madre non l'avrebbe ammazzato, ci avrebbe pensato sua sorella gemella.

«dai, andiamo. Scriverò una lettera a tua sorella, dopo...».

                                  ❦︎

L'indomani, a Natale, Mary, Walburga e i suoi figli si smaterializzarono a casa Black.
Si diressero nel vialetto, e appena giunti difronte al portone esso si aprí, venendo accolti nel solito modo di Druella Black.
Aveva cambiato aspetto dall'ultima volta che sua figlia la vide: aveva i capelli biondi, il corpo snello, e i soliti occhi gelidi. Come sempre ne aveva approfittato dei suoi poteri da Metamorfomago.

«Figlia cara, quanto tempo senza vederti!» disse Druella con voce stridula abbracciando in modo espansivo la sua ultima erede.

«madre... ogni luna nuova diventate sempre più... vecchia» disse Mary ad occhi socchiusi

«oh, mi ero dimenticata del tuo umorismo spettrale... Regulus! Vega! I miei nipotini preferiti, gli unici che portano il nostro cognome, come siete cresciuti! Inoltre, da come mi ha detto nonna Walburga, Regulus è diventato un serpeverde! Quanto sono fiera! Ma quanto a Berenice... che se non sbaglio non è venuta, vero? Oh Vega cara non prendere esempio da tua sorella maggiore. Lei è come... suo padre».

The fourth Black sisterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora