capitolo 1 • UNA MONOTONA GIORNATA A CASA BLACK

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Casa Black, anno 1971.
Vagava avanti e in dietro, nel mentre che il silenzio invadeva il corridoio del secondo piano di casa Black.
Scrutava le numerose lettere che teneva in mano, in cerca del suo nome scritto in una di esse.
Alcune lettere dalle buste verdi caddero sul pavimento, ma la ragazzina non ci fece caso, era troppo concentrata, intenta a trovare il suo nome su una busta, fino a quando si ritrovò in mano una lettera dalla busta giallastra, siggillata con la ceralacca. Scostò la busta e notò che nel tergo c'era scritto il suo nome; una calligrafia molto ordinata ed elegante che citava le seguenti parole

Mrs M. Regina Proxima Black
Quarta stanza del terzo piano di casa Black
Londra

La ragazza rilesse, bisbigliando con voce infantile tra sé.

Subito aprì la lettera, scrostando la ceralacca dalla carta, e buttando la busta a terra. Lesse velocemente la lettera: era stata ammessa ad Hogwarts!
Hogwarts era la scuola di magia e stregoneria situata in Scozia, che come collegio scolastico misto accoglieva ragazzi e ragazze tra gli undici e i diciassette anni. Per le famiglie nobili e purosangue, ovvero nuclei familiari composti solo da persone magiche, era importante che la propria progenie ricevesse la lettera di ammissione della scuola magica, poiché il non ricevere la lettera stava ad indicare nella maggior parte dei casi la mancanza di magia nel sangue, cosa vergognosa e grande motivo di imbarazzo per il nobile casato.
S

i guardò intorno, in cerca di qualcuno nelle vicinanze a cui poter riferire la notizia, ma purtroppo non trovò nessuno.

Prese le scale che portavano al secondo piano, in cerca di qualsiasi membro della sua famiglia.
Incominciò a correre, saltando pure due gradini alla volta. Così facendo però inciampó sulla sua stessa gonna, rotolando fragorosamente nelle scale, fino all'ultimo scalino, che si fermò con le gambe in aria e i lunghi capelli ricci color oro tutti scompigliati. Poco dopo da sopra le scale vennero in soccorso tre ragazze. La più alta aveva i capelli ricci e neri, gli occhi grandi castano scuro, il naso ero piccolo, aveva la bocca carnosa, e una carnagione pallida, e gli zigomi ben definiti. Era Bellatrix, soprannominata da tutti, specie in famiglia, 'Bella', la prima di quattro sorelle, la più fedele alla propria famiglia. Bella fu seguita dalla seconda sorella, Andromeda, detta anche Andy, la più amata, che aveva i capelli mossi color nocciola e uno sguardo intenso, con tratti che la facevano assomigliare molto alla sorella più grande. Infine susseguì la terza sorella, Narcissa, Cissy, che aveva i capelli lisci biondo cenere, quasi mossi nelle punte, con occhi color ghiaccio e bocca abbastanza carnosa. La più simile alla madre tra le sorelle Black, il gioiello prezioso dei suoi genitori.
L

e tre raggiunsero Mary, preoccupate e allarmate.

«Cosa è successo, Mary?» chiese Bellatrix.

«sono solo inciampata sulla mia gonna... Ma sono stata ammessa ad Hogwarts!» rispose Mary sventolando orgogliosamente la lettera, che non aveva mollato di mano nemmeno dopo essere caduta dalla scalinata

«Siamo fiere di te...ma devi stare più attenta quando prendi le scale!» disse Andromeda rimproverando la sorella amorevolmente.

Subito dopo vennero i genitori di Mary: Cygnus e Druella.
La madre aveva i capelli biondo cenere impeccabili, raccolti in uno chimion basso, e aveva un fisico snello, con la pelle rigida che resisteva all'età avanzata. Il padre, dagli occhi porcini e le guance rosee, portava la barba ed era un po' calvo alle tempie.
Sembravano due statue di marmo impeccabili nel modo in cui si comportavano, freddi e distaccati, emanando una certa autorità, persino nei confronti delle giovani figlie, ancora troppo buone e legate tra loro per essere pronte a diventare semplici figure marmoree scolpite con un'impeccabile precisione, prive di difetti agli occhi altrui.

«che cosa è successo?» domandò Druella

«Mary è inciampata con la sua gonna nelle scale» disse Bellatrix piena di sé.

«e, sono stata ammessa ad Hogwarts» continuò Mary sventolando in aria la lettera di ammissione come trofeo.

❦︎

Il resto del pomeriggio Mary lo passò vantandosi di essere stata ammessa a Hogwarts. Bellatrix era irritata dai modi della sorella più piccola, tanto che poi gli rispose a tono che si stava vantando un pòtroppo, esagerando. Si mise a tacere solo dopo che la sorella Andromeda le ricordò di quanto lei fu fastidiosa e vanitosa quando ricevette la sua lettera di ammissione.

Era lora di cena a casa Black, e la famiglia era riunita a tavola, aspettando le portate.
Ad un certo punto Mary ruppe il silenzio, chiedendo alla madre

«ora che ci penso anche Sirius dovrebbe aver ricevuto la lettera di Hogwarts. Zia Walburga vi ha scritto alcuna lettera a riguardo?»

«forse non l'ha ricevuta... magari è un magonó! Non mi stupirei più di tanto, d'altronde ci arreca già abbastanza vergogna quel ragazzaccio, portando solo imbarazzo e disonore alla nostra nobile casata ribellandosi in quella maniera. L'ho detto a Walburga di tenerlo a bada; dovrebbe ritenersi fortunato a portare un cognome nobile come il nostro, pochi hanno l'onore e la fortuna di nascere con il sangue così puro nelle vene e avere un titolo degno dalla nascita... Ingrato... » borbottó Cignus irritato, intromettendosi.

Sirius era uno dei cugini delle sorelle Black, primo figlio di Walburga Black, sorella di Cygnus, e di Orion Black, loro cugino, sposatosi con la cugina per garantire la linea purosangue e portare avanti la loro ideologia di "purezza" e di superiorità contro i babbani (i non-magici) e chiunque non fosse abbastanza puro e nobile magicamente. Più che idee, erano rigidi comandamenti, la verità più pura per i membri delle nobili famiglie magiche, che erano abituati all'idea di matrimoni combinati, sontuosi banchetti, e grandi balli, organizzati solo per sfoggiare al resto del mondo le loro ricchezze.
Sirius, a differenza del resto della famiglia, non sosteneva quelle idee, come faceva Andromeda e come facevano anche molti altri membri giovani della nobiltà magica che sapevano ragionare con la propria testa, e questo causava una forte tensione tra lui e la sua famiglia, creando un certo disagio e una certa vergogna e delusione nel vedere il futuro erede tradire il suo sangue. Sirius era conosciuto per essere, sin da piccolo, un ribelle, e causava sicuramente non poco ribrezzo tra i membri del casato, tant'è che la madre stessa preferì apertamente più volte il fratello più piccolo di lui, Regulus Arcturus, più degno per lei di essere un Black. Il padre delle quattro sorelle Black odiava Sirius esattamente come la sorella, e non si faceva scrupoli a dire apertamente ciò che pensava di lui.
Nonostante Sirius fu isolato sin da bambino dal resto della famiglia (specie dai membri più giovani come Regulus stesso e Mary) per la sua personalità ribelle certamente non gradita, questo non impedì a suscitare alla quarta figlia di Cygnus un particolare interesse verso il ragazzo, incuriosita e affascinata dalla sua persona.

Nonostante fossero cugini, lei aveva avuto poche volte occasione di parlare e dialogare con lui, scambiando solo qualche parola, sia perché il padre stesso le vietava di frequentarlo per paura che potesse influenzarla a quelle idee contrarie alla famiglia, sia perché Sirius stesso la evitava come il resto della sua famiglia aveva fatto da sempre con lui, ritenendola uguale al resto del loro parentato, cosa non vera.

«No, cara, ma se vuoi domani potremmo scrivere a zia Walburga, e chiederle di Sirius» disse Druella alla figlia guardando il marito.

Mary accetó e incominciò a mangiare con gusto.
Nonostante fingeva di seguire alla lettera i valori della famiglia Black, ed era onorata di far parte di una stirpe di maghi purosangue, la pensava in modo diverso dalla sua famiglia su Sirius. Ovviamente non lo poteva dire a nessuno, o l'avrebbero isolata come facevano con il cugino, ma, segretamente, ci teneva molto a Sirius.

The fourth Black sisterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora